Ospedale unico dell’asl 5, Carmagnola vuole chiarezza: “Con i tecnici confrontiamo i siti”
Alla conferenza dei sindaci con l’assessore alla sanità della Regione, martedì 30, Carmagnola partecipa con molta speranza e un pizzico di paura. “Perché – dice il sindaco di Carmagnola Ivana Gaveglio – ormai avevamo quasi perso la speranza che ci avrebbero convocati, e invece l’incontro con i tecnici promessoci da Saitta si farà. E speriamo che si tratta di un vero confronto.” Come dire, che non si vada solo per ratificare scelte già fatte. “Mi presenterò con un tecnico del comune – prosegue Gaveglio – e presenteremo delle osservazioni, appunto sul piano tecnico.” Cosa chiede Carmagnola? “Vogliamo una risposta alla proposta che dieci comuni con Carmagnola avevano presentato alcuni mesi fa e che consisteva nell’individuazione del sito ex Stars a Villastellone. Un sito, a nostro modo di vedere, che ha tutte le caratteristiche per essere idoneo a costruirci un ospedale: non ha vincoli e, se non è del tutto baricentrico sulla carta rispetto a chi viene dal Chierese, lo è però se si calcolano non solo le distanze ma anche i tempi di percorrenza nelle ore di punta. Per me è importante chiedersi ‘quanto ci metto ad arrivare’, mentre non è così importante quel che è stato invece molto valutato, e cioè la comodità del treno. La gente in ospedale ci va soprattutto in macchina, e quel che conta è l’accessibilità stradale. La ferrovia è solo uno degli aspetti da considerare, e non il più importante. Quanto ai vincoli, la carta dei siti parla chiaro: quello che sembra il sito più baricentrico, a Trofarello, ha dei problemi. Vorrei capire, nella discussione che certamente faremo martedì con Saitta, quali sono i pesi di questo e quell’argomento. Non ne faccio una questione di campanile, ma voglio capire bene le ragioni della scelta. Il passaggio con i tecnici è fondamentale.” Il sindaco di Carmagnola aveva anche, in subordine, chiesto che si ragionasse almeno sull’eliminazione del pedaggio autostradale per chi, da Carmagnola a Trofarello, sarebbe costretto a pagare. “E proprio mentre chiediamo questo – prosegue – l’Ativa ha comunicato di voler ritirare gli abbonamenti a condizioni agevolate per i pendolari…” Il sito di Villastellone è stato, ovviamente, molto caldeggiato dal sindaco di quel comune, Davide Nicco. Che ha ventilato anche l’ipotesi di un ricorso al Tar in caso di altre scelte. “Quando qualcuno si sente vittima di una ingiustizia, o quanto meno non si vede considerato – prosegue Gaveglio – scattano certe reazioni. Ma mi auguro che il clima dell’incontro di martedì favorisca un vero dialogo. Ripatriamo da zero, dai 40 sindaci che un anno fa hanno sottoscritto tutti un documento a favore dell’ospedale unico. Valutiamo l’area più adatta. E pensiamo al dopo: la scelta di un nuovo ospedale unico non vuole assolutamente dire che l’ospedale di Carmagnola chiuda. C’è una bella differenza tra il nostro ospedale (e questo vale anche per Chieri) e quello di Moncalieri, che lo stesso sindaco Montagna spinge perché venga venduto e che è praticamente inaccessibile.” In conclusione, Carmagnola non alza barricate ma chiede chiarezza. “Facciamo un confronto tra Villastellone e Trofarello. Un vero confronto, senza pregiudiziali.”