CRONACA – Torino, ruba da un’auto parcheggiata vicino porta nuova: arrestato

 

polfer 3Sebbene le ferie estive, caratterizzate dallo spostamento di numerosi viaggiatori che utilizzano il mezzo ferroviario, stiano volgendo al termine, i controlli della Polizia Ferroviaria proseguono senza interruzione. Proprio nell’ambito dei rafforzati servizi di vigilanza scalo, personale del Settore Operativo di Porta Nuova e delle Volanti della Questura, in un’azione congiunta, ha tratto in arresto un quarantaduenne tunisino, in Italia senza fissa dimora e con precedenti in materia di stupefacenti, per il furto di una borsa contenente oggetti di valore, sottratta da un’auto parcheggiata in via Nizza, nelle vicinanze  della stazione Porta Nuova. L’uomo, approfittando di un finestrino non completamente chiuso del mezzo, ha preso una borsa griffata contenente un portafogli ed un portamonete anch’essi griffati e due smartphone Apple, facendo perdere le proprie tracce.

Appena la proprietaria si è resa conto dell’accaduto, si è recata presso gli uffici  Polfer, ubicati al binario 1, per denunciare il fatto e gli operatori si sono subito attivati riuscendo a tracciare  la posizione dei telefoni della signora, subito localizzati in zona Piazza Madama Cristina.

A quel punto, è stata immediatamente diramata la nota  alla locale Questura che ha prontamente inviato una Volante il cui equipaggio, informato in tempi reali dal personale Polfer degli spostamenti dei telefoni, ha individuato il responsabile; l’uomo ha tentato di fuggire ma dopo un impegnativo inseguimento a piedi, durante il quale ha lanciato una bottiglia di vetro contro un agente delle Volanti, è stato bloccato,  sebbene abbia continuato ad opporre resistenza. Nel corso della perquisizione personale, oltre a parte degli oggetti sottratti dall’auto, sono state rinvenute due tessere bancomat, intestate ad un’altra persona, sottoposte a sequestro e sulla cui provenienza sono in corso accertamenti. L’uomo è stato arrestato per furto aggravato e denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale;   associato presso la casa circondariale Lorusso e Cotugno di Torino, la sua posizione è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.