Riva e il Terremoto, filo diretto con il rivese Don Savino D’Amelio parroco ad Amatrice
Sono tante le proposte emerse nell’incontro di ieri sera, lunedì 29, tenutosi presso il municipio di Riva presso Chieri e finalizzato al soccorso delle popolazioni terremotate. A seguito di più sollecitazioni il sindaco Strasly ha deciso di riunire tutte le associazioni per pensare alla realizzazione di un progetto ad hoc. È ormai chiaro che i fondi umanitari inviati nelle zone terremotate sono sufficienti, almeno per ora, ma ciò di cui si necessita in questo momento è un aiuto economico.
Tra i sopravvissuti al terremoto c’è anche Don Savino D’Amelio, parroco di Amatrice e fratello di una concittadina rivese. Avendo quindi un riferimento sul luogo, potrebbe risultare più semplice e sicuro inviare il denaro contattando il parroco. L’uomo risiedeva presso l’Istituto “Padre Giovanni Minozzi”, nella cui area retrostante stasera alle 18 si terranno i funerali delle vittime dell’evento sismico. Il progetto di Don Savino è quello di ripartire dalla ricostruzione di tre locali: una Chiesa, una struttura per ospitare ragazzi e qualche camera riservata a lui e agli altri sacerdoti. Naturalmente ci saranno delle priorità e dunque, non appena le circostanze lo permetteranno, Amatrice deciderà come investire il denaro.
Al momento quindi non c’è ancora un progetto definito da finanziare, ma si ha intenzione di cogliere l’occasione della Fiera Zootecnica per iniziare a raccogliere denaro. Inoltre si sta programmando un collegamento via Skype per poter interloquire direttamente con Don Savino e le autorità della zona colpita.
Federica Marocco