Da Montaldo-Montegrosso in pellegrinaggio al santuario di Re -“ Madonna del Sangue” in valle Vigezzo

re%2018Sabato 20 agosto la comunità di Montaldo-Montegrosso ha organizzato questo bel pellegrinaggio a Re, noto per il santuario mariano. Lungo il percorso purtroppo abbiamo incontrato la pioggia, però siamo tornati lo stesso a casa soddisfatti perché abbiamo potuto ammirare con i nostri occhi le bellezze del Dio creatore e la bravura e la capacità degli ingegneri nel costruire quell’imponente santuario che si nota già da lontano.     Geograficamente il paesino di Re è situato nella Val Vigezzo, in provincia di Verbania, a circa 20 re%2011km da Domodossola e appartiene alle Alpi Lepontine ed è costituita da un imponente altopiano e le montagne circostanti sono ricoperte da boschi e prati, dove pascolano gli animali. Si trova a 710 metri d’altitudine ed è l’ultimo comune della Val Vigezzo, prima del confine della Svizzera, distante circa 7 km. Rappresenta un vero e proprio centro devozionale della valle, meta di pellegrinaggi al suo maestoso Santuario dedicato alla Madonna del Sangue. La guida ci ha spiegato che nel luogo, dove sorge il santuario, si trovava una piccola chiesa parrocchiale dedicata a S. Maurizio, sulla cui facciata era dipinta un’immagine della Madonna col Bambino. Nel 1494 Re era uno dei tanti piccoli borghi della Val Vigezzo, ma un avvenimento prodigioso le cambiò il destino. Una sera di quell’anno, una persona infuriata per la perdita del gioco della “piadella” (simile alle bocce), se la prese con l’immagine della Madonna dipinta sul porticato della chiesa. Accecato dalla rabbia, lanciò una pietra sulla fronte della Madonna dipinta e fuggì via. Il giorno dopo successe un evento prodigioso: il sagrestano toccando l’effigie, si accorse che dalla fronte usciva del sangue ed emanava un intenso profumo, allora suonò le campane e la gente del villaggio accorse gridando al miracolo e l’effusione di sangue durò una ventina di giorni. Le prove del sangue raccolto attestano dai documenti firmati dal Podestà della valle e da diversi notai che si tratta di sangue umano e fatto più singolare, il sangue non scese dritto, ma a rivoli, come di un’immagine che prese vita.                  In seguito a questi fatti prodigiosi, dal 1606 al 1628 fu edificata una chiesa più grande che conglobava l’immagine (iniziata nel 1609). Nei secoli, l’afflusso dei pellegrini richiese un santuario più grande e così, nel 1894, quattrocentesimo anniversario del miracolo, si decise di realizzare un santuario imponente, di stile bizantino-rinascimentale, la cui costruzione iniziò nel 1922 e fu consacrato nel 1958 dal vescovo di Novara e insignito da Pio XII. L’antica immagine della Madonna è conservata presso l’altare maggiore di stile barocco e costruito interamente in marmo. Sul retro dell’altare in un tabernacolo sono conservate in un’ampolla pezzuole di stoffa intrise del sangue miracoloso sgorgato dalla fronte della Madonnina ed è il tesoro più prezioso del Santuario, che è il più importante della diocesi di Novara. Consigliamo vivamente questo pellegrinaggio per un benessere fisico, mentale e spirituale…poi quest’anno con la Porta Santa del Giubileo è ancora meglio!    Bella la cappella sottostante, inaugurata dal Card. Poletti di Novara quando era vescovo di Roma.         L’immagine della Madonna di Re che si trova nella parte vecchia del santuario, che è molto venerata, raffigura l’immagine della Madonna del latte, assai diffuse nel periodo dal XII al XVI secolo, seduta in trono con Gesù Bambino sulle ginocchia, nella sua funzione di madre-nutrice del figlio di Dio. E’un luogo dove ci si può raccogliere e concentrarsi nella preghiera, uno di quei luoghi magici e mistici, dove ancora si sente forte e chiara la potenza della fede.  Dopo pranzo al ristorante “Le tre rose”: come quelle in mano alla Vergine nel dipinto, abbiamo fatto una sosta a Stresa, caratteristica località che si affaccia sul Lago Maggiore, dove si trovano le scenografiche Isole Borromeo (Madre, Bella e dei Pescatori) in una posizione assai suggestiva. La cittadina è situata in una magnifica posizione panoramica sotto le verdi pendici del Mottarone, frequentata stazione sciistica che si raggiunge tramite una funivia. Le numerose ville, i parchi, i giardini, il lungolago, lo spettacolo delle Isole Borromeo, fanno di Stresa una delle più importanti stazioni di soggiorno. Come anche don Ivano ci ha detto, è anche sede del Centro internazionale di studi Rosminiani (dal Beato Antonio Rosmini, filosofo e presbitero), con il compito di promuovere cultura in genere. Tutte queste peculiarità, unite alla dolcezza del clima e alle bellezze paesaggistiche e architettoniche, attraggono molti turisti e ha soddisfatto anche noi che siamo tornati a casa tutti contenti, anche se la giornata era piovosa, ma siamo stati in compagnia e nella mente e nel cuore rimane pur sempre una bella giornata!

Alessandra Gallo