Ospedale unico dell’asl 5, Martano scrive a Saitta: Chieri sceglie Cambiano perché…
Chieri sceglie Cambiano, non Trofarello e tanto meno Villastellone, quale sito per il nuovo ospedale unico dell’asl To 5. Perché, sia nel caso del terreno indicato dal Comune che in quello proposto dalla cordata di privati, è il più baricentrico e il più raggiungibile su strada, perché il suolo è già compromesso e perché non c’è rischio di esondabilità che a Trofarello invece c’è. Ma servono due cose: che gli attuali ospedali continuino intanto a funzionare al meglio e che la viabilità del castelnovese verso Chieri e Cambiano sia potenziata. Questa, in sintesi, la posizione del Comune di Chieri sull’ospedale unico, contenuta in una nota spedita oggi, lunedì, dal sindaco Claudio Martano all’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, ai sindaci dei comuni del distretto chierese dell’asl e al direttore generale dell’asl stessa, Uberti.
“L’esigenza di gran lunga prioritaria – esordisce Martano – in assoluto resta la necessità di realizzazione del nuovo ospedale unico, imprescindibile e unica soluzione per superare numerose e importanti criticità nella gestione degli attuali presidi, che risultano ogni giorno più evidenti. Contestualmente è fondamentale che sia garantito il mantenimento e potenziamento dei servizi sul territorio, configurabili come ‘casa della salute’, in cui possano essere offerte tutte le prestazioni sanitarie che non richiedano ambiente ospedaliero di alto livello (ambulatori, esami, rx, consulenze, day hospital, follow up, ecc.) nelle strutture attuali sedi di presidio ospedaliero. Circa la localizzazione, in relazione alle aree che sono state candidate come previsto, si ritiene che la baricentricità geografica, la facilità di accesso per tutti i comuni dell’asl to5 e la presenza di suolo già compromesso facciano preferire le aree indicate nel territorio di Cambiano. Le infrastrutture ferroviarie convergenti sul movicentro di Trofarello sono elemento sicuramente importante, ma riteniamo non fondamentale, a fronte di altri, quali area agricola, esondabilità di rilevanti aree di accesso, presenza di elettrodotti, proprietà non demaniale, minore baricentricità, e non pensiamo che la scelta possa essere condizionata da un solo fattore pur importante, anche considerando che le caratteristiche del nuovo ospedale, orientato giustamente alle forme acute e urgenti, porterebbero prevalentemente traffico su ruota, e il trasporto su rotaia sarebbe complementare e integrabile facilmente con modesti servizi aggiuntivi. In ogni caso è fondamentale che per tutto il territorio più periferico dell’asl che comprende anche alcune zone dell’astigiano sia studiato e predisposto un piano di trasporto pubblico verso Chieri e/o verso l’area prescelta, servizio ad oggi del tutto insufficiente. Inoltre si chiede di prendere in seria considerazione la proposta di miglioramento viario che è stata avanzata dal sindaco di Cambiano insieme alla sua proposta di localizzazione, ma che ha grandissima utilità anche qualora tale proposta non fosse prescelta. E’ necessario infine che sia garantito il mantenimento, fino alla realizzazione del nuovo ospedale, almeno dell’offerta attualmente presente di servizi ospedalieri, prevedendo nei limiti del possibile, già oggi, un programma di potenziamento, già strategicamente orientato a quella che sarà la specializzazione futura di ciascun sito.”