Tangenziale, il M5S: “Così si deve intervenire su Beinasco, Settimo e Moncalieri…”

 

tangenziale“Oggi in seconda commissione regionale si è svolta l’audizione di Giovanni Ossola, amministrazione delegato di ATIVA Spa (società di gestione della tangenziale torinese). Abbiamo chiesto chiarimenti sull’aumento spropositato del pedaggio sul casello di Beinasco, sull’incremento vertiginoso del traffico veicolare sui paesi di prima e seconda cintura (dovuto alla volontà dei viaggiatori di evitare i caselli) e su come vengano utilizzati i maggiori introiti che si attestano a circa 160 milioni di euro nel 2015 con 7,5 milioni di dividendi. Ad esempio solo al casello di Beinasco risulta un aumento del 34% dal 2006 al 2016 a fronte di una diminuzione del traffico dell’11% nello stesso periodo. Ossola si è giustificato scaricando l’intera responsabilità sulla politica. Tocca quindi alla politica decidere sul futuro delle concessioni. Riteniamo quindi necessario che vengano inseriti alcuni paletti bel precisi in vista dell’imminente gara. Occorre una complessiva rimodulazione dei pedaggi e riorganizzazione dell’intera area coperta dalla tangenziale in modo da evitare il congestionamento dei Comuni della prima e seconda cintura e di Torino.”

Federico Valetti, Consigliere regionale M5S Piemonte, Vicepresidente Commissione regionale trasporti, e Giorgio Bertola, Consigliere regionale M5S Piemonte, in una nota hanno messo a fuoco il punto di vista pentastellato sulla materia. “I punti nevralgici riguardano Beinasco, Settimo Torinese e Moncalieri. A Beinasco è necessario arretrare il casello verso None con l’obiettivo di togliere il traffico dai paesi limitrofi (Beinasco, Rivalta, Orbassano e Volvera). A Settimo si rende necessario eliminare la discriminazione dei cittadini settimesi, unici residenti della prima cintura costretti a pagare una gabella da 1,50 euro per usufruire della tangenziale. E’ opportuno quindi valutare agevolazioni o abbonamenti ad hoc per i residenti di Settimo Torinese. A Moncalieri è doveroso collegare adeguatamente la tangenziale con il Movicentro in modo da incentivare l’uso del treno per Torino e disincentivare l’ingresso in città con auto private decongestionando la rotonda Maroncelli di Corso Unità d’Italia.