Asti. Palio a rischio? Il sindaco Brignolo impugna l’ordinanza del Ministero sull’uso dei purosangue.
Quasi alla caduta del canapo il Palio di Asti ha rischiato di non svolgersi domenica 18 settembre e ad oggi, nonostante le rassicurazioni del sindaco Fabrizio Brignolo, non è ancora del tutto chiaro se le nuvole addensatesi sulla corsa siano fugate. Il Ministero della Salute ha emesso un’ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 7 settembre, che vieta l’uso di purosangue su piste non idonee e che non abbiano le caratteristiche di sicurezza simili a quelle degli ippodromi.
Per evitare ogni incertezza la Giunta Comunale ha deliberato di impugnare il provvedimento davanti al Tar del Lazio chiedendo contemporaneamente la sospensione cautelare dello stesso. In ogni caso, dalla riunione tecnica tenutasi ieri in Comune, è emerso che il dispositivo dell’ordinanza entrerà in vigore dopo lo svolgimento del Palio, decorsi i 15 giorni dalla pubblicazione e quindi l’evento non è in discussione.
Eppure le polemiche non si fermano. La LAV ha richiesto con lettera aperta al sindaco che “disponga l’immediata sospensione del Palio del 18 settembre prossimo, in assenza dei requisiti di legge prescritti”. E se dal primo cittadino non arrivassero risposte, l’associazione a tutela degli animali è pronta a chiedere l’intervento del Prefetto e dei NAS (intervento che non hanno mancato di richiedere già negli anni scorsi). “Obiettivo della norma è quello di escludere da questo tipo di competizioni cavalli veloci, maggiormente esposti al rischio di cadute e di incidenti mortali. Qualora venisse applicata seriamente questa nuova disposizione del Ministero della Salute, nessun circuito sul quale normalmente si corrono palii e giostre potrebbe essere certificato come idoneo, proprio per le insidie tipiche dei percorsi urbani, con curve strette e traiettorie pericolose” ha precisato Nadia Zurlo, responsabile della LAV Area Equidi. “Non vogliamo assistere all’ennesimo ‘incidente’ che poteva essere evitato – continua Nadia Zurlo – una semplice sospensione, per quanto indispensabile in questo caso, non è che un palliativo non risolutivo e non serve a compiere quell’evoluzione culturale sollecitata dai cittadini di buonsenso, che considerano gli animali esseri senzienti e non giocattoli usa e getta. Simili manifestazioni sono anacronistiche e in contrasto con il sempre più diffuso sentimento di rispetto degli animali. Feste e tradizioni possono essere tutelate senza mettere a rischio la vita altrui”.
L’assessore con delega al Palio, Massimo Cotto, ha ricordato che “La corsa astigiana è sicura. Lo hanno attestato lo scorso anno gli stessi tecnici inviati dal Ministero. Riteniamo quindi che il Palio di Asti debba essere escluso da questo provvedimento. Siamo certi di avere le carte in regola, quindi il domenica il Palio si svolgerà nel segno della tradizione e della storia, con i purosangue e non con i mezzo sangue”. Una delle soluzioni per superare l’impasse sarebbe, infatti, quella di utilizzare i mezzosangue senesi.
Gli ispettori del Ministero sono attesi, proprio per verificare le condizioni della pista, venerdì 16 settembre. Solo dopo il loro sopralluogo si conosceranno le sorti del Palio.
Carmela Pagnotta