Asti. Il Palio (senza diretta Rai) esce dalle mura: la vittoria a Nizza.
Un vecchio adagio recita: “Per un punto Martin perse la cappa”. La Rai, non per un punto ma per un paio di minuti, ha mancato di trasmettere la vittoria del Palio di Asti, interrompendo bruscamente la diretta sulla terza rete per cedere la linea al Tg3, pochi istanti prima che la mossa definitiva completasse la finale della corsa. Eppure la rete nazionale aveva investito ben quattro inviati per l’evento, dislocati sulle tribune, nel catino, ai box dei cavalli. E’ un peccato che non sia stato previsto un passaggio di testimone ad una delle reti del digitale: una qualunque rai sport sarebbe stata sufficiente. La conquista del drappo l’hanno così seguita soltanto i telespettatori di GRP, a diffusione locale.
La corsa però non ha risparmiato emozioni: due false partenze; la perdita di un ferro per il cavallo della Cattedrale, subito sostituito dai maniscalchi di servizio; l’intransigenza del nuovo mossiere, Daniele Masala, che con autorità ha ricondotto i cavalli al canapo e in pochi minuti ha dato il via alla gara, partita alle 18:54. Cattedrale, ultimo cavallo a schierarsi, è immediatamente balzato in testa conducendo la corsa fino all’ultima curva, insidiato da San Lazzaro e Don Bosco. Purtroppo il fantino è stato disarcionato e il cavallo scosso della Cattedrale ha perso il primato della gara. Ne ha approfittato Giovanni Atzeni, fantino di Nizza, per guadagnare la prima linea e tagliare il traguardo davanti a tutti. Al secondo posto si è classificato San Lazzaro, terza Santa Maria Nuova. Cattedrale, che non vince il Palio dal 1977, si è piazzata solo quarta.
Nizza Monferrato torna a sventolare il drappo dopo trent’anni dall’ultima vittoria facendolo uscire dalle mura di Asti a 5 anni (2011) dalla conquista di San Damiano, ultimo Comune ad aggiudicarselo. Soddisfatto il rettore Pier Paolo Verri che porterà il Palio al nuovo sindaco del Comune monferrino, nato proprio nel 1986.
Carmela Pagnotta