Il Movimento 5 Stelle: “Il futuro di Moncalieri passa anche dalla progettualità di Palazzo del Lavoro”

Palazzo del Lavoro - Pier Luigi Nervi 1960

Palazzo del Lavoro – Pier Luigi Nervi 1960

“Le recenti dichiarazioni del sindaco Montagna su Palazzo del Lavoro sono da irresponsabili. Affermare che a Moncalieri non interessa cosa si farà di Palazzo Nervi e che l’unica cosa che conta per la nostra città è il sottopasso della rotonda Maroncelli, denota la solita visione miope e propagandistica di chi lavora costantemente per la propria campagna elettorale e molto poco per la Città che è stato chiamato ad amministrare.

Moncalieri rientra nella fase decisionale di quella trasformazione urbanistica perchè Comune confinante e quindi pesantemente coinvolto dalle ricadute che la scelta intrapresa comporterà sull’area circostante, che comprende anche la nostra città.

Il progetto del centro commerciale, purtroppo, non è ancora decaduto definitivamente. Conosciamo la forte contrarietà della nuova Giunta torinese e dell’assessore Montanari, ma sfortunatamente l’ipotesi non è ancora tramontata. A dicembre scorso presentammo un ordine del giorno che non fu mai discusso, mentre il Sindaco, senza mai confrontarsi con il Consiglio Comunale, firmò un accordo di programma con Torino che prevedeva la realizzazione del sottopasso e lo presentò come una storica vittoria politica personale. I dubbi che avanzammo allora sono ancora presenti. Non si capisce perché SMAT debba spendere 4 milioni di soldi pubblici per un’operazione che da Statuto non le compete ed i costi del sottopasso stesso restano avvolti da un fitto alone di mistero. Basta inoltre guardare i cantieri limitrofi della metropolitana e del grattacielo della Regione e paragonare i costi previsionali con quelli effettivi, per smorzare i facili entusiasmi del Sindaco e dubitare della effettiva realizzazione di un’opera che sarà il Comune a dover realizzare dopo aver incassato gli oneri dal privato, che coincidono incredibilmente con il preventivo di costo. E se l’opera poi costasse di più, come regolarmente avviene? Semplice: o li mette il pubblico, oppure non si farà l’opera, ripiegando sul solito palliativo.

Amministrare seriamente vuol dire trovare risposte ai problemi dell’immediato con una visione a medio termine della città e delle sue parti. Quella zona è un enorme cantiere a cielo aperto da più di 10 anni, il commercio è allo stremo, la viabilità insostenibile ed i livelli di inquinamento sono saliti di molto. La trasformazione di Palazzo Nervi va quindi studiata tenendo conto delle trasformazioni che stanno avvenendo e di tutto ciò che comportano queste nuove opere in termini di qualità della vita, traffico, inquinamento, viabilità e mobilità, commercio. Il sottopasso quindi si inserisce come una delle possibilità, come confermato da Montanari, in questa trasformazione, ma non certo l’unica priorità.

Gli studi sul traffico, effettuati per la progettazione del centro commerciale tanto caro a Fassino, prevedevano un aumento di 21 veicoli l’ora e non tenevano conto della futura stazione della metropolitana e del prossimo Parco della Salute. Come già denunciammo, a Torino e Moncalieri ed insieme ad altre associazioni, quegli studi erano parziali, fortemente deficitari e quindi non attendibili.

 Il prossimo capolinea della Metropolitana in Piazza Bengasi è stato progettato senza pensare ad un parcheggio di interscambio, che è doveroso pensare già da ora. Il solo sottopasso risolverebbe il problema del traffico allo stato attuale, diluilendolo fino alla rotonda successiva su Corso Unità d’Italia. Il traffico però aumenterà fortemente con Metropolitana, Parco della Salute e Palazzo della Regione, per cui bisogna pensare in maniera organica a quell’area, offrendo anche, e soprattutto, delle valide alternative alla mobilità automobilistica. Pensiamo al recupero del Movicentro di Moncalieri, alla richiesta di uno studio di fattibilità di una fermata ferroviaria nei pressi di Piazza Bengasi che aiuti l’interscambio treno-metropolitana, impossibile attualmente al Lingotto.

Il sindaco di Moncalieri invece ci viene a raccontare che il problema di Moncalieri è il traffico. Purtroppo il traffico è solo uno dei problemi di Moncalieri e se veramente si ha a cuore la nostra città, bisogna iniziare a programmare con serietà gli interventi, smettendola con la politichina degli spot pubblicitari, magari evitando anche questi pseudoricatti a mezzo stampa.” Così, in una nota, il Movimento 5 Stelle di Moncalieri.