CRONACA – Tortona, scoperti 54 lavoratori irregolari. Denunciate tre persone.

guardia-di-finanzaIl lavoro irregolare rappresenta, da sempre, una piaga nel settore agricolo del territorio alessandrino. Il fenomeno dello sfruttamento della manodopera, oltre a ledere la dignità ed il “futuro economico” dei singoli lavoratori, crea grave nocumento alle numerose aziende che, operando nel pieno rispetto delle normative vigenti, subiscono una concorrenza sleale che sottrae ad esse competitività e “fette” di mercato.

È proprio in tale contesto che i Finanzieri del Gruppo di Tortona hanno concluso un’importante e complessa verifica – e la contestuale indagine di polizia giudiziaria – nei confronti di un imprenditore agricolo attivo nella zona, operante prevalentemente nel settore della coltivazione degli ortaggi.

I controlli eseguiti, finalizzati al riscontro degli obblighi fiscali cui i datori di lavoro sono tenuti, hanno permesso appurare il ricorso ad una tecnica di evasione contributiva molto utilizzata.

In sostanza, le somme di denaro indicate nelle buste paga erano di importo assai inferiore a quanto effettivamente corrisposto ai lavoratori dal responsabile aziendale. A fronte di bonifici di circa 1.500 euro al mese per le prestazioni dei braccianti agricoli, venivano invece rilasciate buste paga con importi varianti dai 300 euro mensili in bassa stagione ai 900 euro in alta.

La finalità principale di tale escamotage era, ovviamente, quella di consentire al datore di lavoro di non operare le ritenute previste dalla normativa e non versare i relativi contributi previdenziali agli Organi preposti.

A seguito di un lungo e paziente lavoro di ricostruzione contabile e di analisi di oltre 40 rapporti bancari, le Fiamme Gialle hanno rilevato, nei tre anni sottoposti a verifica, la corresponsione di maggiori somme per oltre 260.000 euro ad un totale di 54 lavoratori irregolarmente impiegati, prevalentemente di origine extracomunitaria.

I militari hanno, infine, individuato anche violazioni di natura penale. Tre persone sono state, infatti, denunciate per i reati di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” nonché “impiego di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno”.