ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati
TORINO -PIOVANI DIRIGE PIOVANI– Nicola Piovani vanta con Ennio Morricone una lunga attivitĂ nel campo della musica per film. Ne ha scritte oltre 150, alcune molto popolari che, in determinate occasioni l’Autore stessi propone una scelta nella forma della suite, usando come filo rosso il nome di un singolo regista. Ed è quanto accadrĂ mercoledì prossimo in occasione del concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI alla cui testa ci sarĂ Piovani stesso (foto). La serata sarĂ articolata in tre sezioni. la suite Taviani (dalle pellicole “Fiorile”, “Il sole arde di notte”, “La notte di San Lorenzo, “Good morning” dei fratelli Taviani); la suite Benigni (“La vita è bella”, 1992, che valse l’Oscar sia al regista sia all’autore della colonna sonora); la suite “Fellini” (“Intervista”, “La voce della luna”, “Ginger e Fred”). Il m° Piovani, circa l’elaborazione delle sue partiture per le sale da concerto afferma:”Tengo d’occhio due tipi di ascoltatori, quelli che conoscono giĂ le mie musiche e quindi automaticamente le collegano alle immagini di cui hanno ricordo e quelli che non hanno mai visto i film e che dunque devono essere stimolati sotto il profilo della fantasia”. Piovani, romano, nasce nel 1946, allievo del compositore greco Manas Hadijkakis, inizia la carriera nel ’69. Collabora agli esordi con il regista Mario Bellocchio (“Nel nome del padre”) cui seguono incontri con registi quali Monicalli, Tornatore, Citti, Albanese, Damiani, Carpi, fratelli Taviani, Moretti, Bigas Luna, Stelling, Irving, Harrison. In parallelo si dedica anche al teatro, firmando le musiche della commedia musicale “I sette re di Roma” di Luigi Magni. La partiture di Piovani riescono a imprimersi nella memoria dell’ascoltatore e a costituire un segno che è una sorta di “testimonianza di vita” sempre realizzata in forma originale sul piano estetico.
Torino, Auditorium RAI “Toscanini”, p. Rossaro
mercoledì 5 ottobre, ore 20,30
ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE DELLA RAI diretta d NICOLAPIOVANI
Musica di Piovani
ingresso euro 15
TORINO- UN PIANISTA DALLA LONTANA SIBERIA– L’Associazione I Concerti del Lingotto apre l’attivitĂ 2016/17, ospitando il pianista Dmitry Masleev (foto) nato a Ulan-Ude. cittadina siberiana tra il lago Baikal e il confine con la Mongolia. Dopo l’affermazione in importanti competizioni internazionali, nel 2015 vince il prestigioso Concorso “Cajkovskij” di Mosca. Si è prodotto in Russia, Giappone, Stati Uniti, Germania, Italia Francia. Il recital ha inizio con tre Sonate di Domenico Scarlatti (ne scrisse ben 555!), quasi tutte per l’uso privato della sua allieva, Barbara, figlia di Giovanni V del Protogallo, che amava condurre una vita ritirata, Bastò la pubblicazione di alcune di esse a Londra sotto il titolo di “Essercizi” perchè la loro fama si spargesse tra i piĂą raffinati intenditori musicali d’Europa. Le Sonate sono quasi tutte in un unico movimento diviso in due parti simmetriche e di uguali dimensioni, entrambe ripetute. Emerge lo Scarlatti piĂą geniale per armonia molto personale e ricchezza di audacia dove l’elemento coloristico ha un ruolo fondmentale. Nessuno dei suoi contemporanei sfoggia una simile varietĂ virtuosistica che travalica i confini stessi del clavicembalo, anticipando così modalitĂ tipiche del pianoforte, tanto che i grandi didatti dell’Ottocento (Moscheles, Czerny, Cramer), resero lo studio di queste Sonate fondamentali per la formazione di ogni pianista. Da allora è invalsa l’uso di eseguirle sul pianoforte. Segue la Sonata in mi bemolle maggiore op. 81 (“Les adieux”) è una delle poche composizioni per cui Beethoven abbia previsto una precisa idea di programma, Essa venne pensata in riferimento alla partenza e al ritorno da Vienna dell’Arciduca Rodolfo d’Austria a causa della guerra austro-francese (1809). Il pezzo non è vasto per dimensioni, sobrio e privo di svolte drammatiche.Il quinto preludio (Alla marcia) è il piĂą noto della raccolta op. 23 di Rachmaninov non solo per il tipo di scrittura pianistica robusta con accordi ribattuti sul tempo debole della battuta. Tale preludio inzizia in modo eroicamente baldanzoso, ripetuto con ossessione che sfocia in un energico crescendo con una cesura data da una parte piĂą cantabile. Ancora di Rachmaninov ilnumero sei degli Etudes de tableau op. 14 è un esempio del suo brillante pianismo e un corpus unico per chiarezza di linguaggio armonico e gusto per la melodia. Chiude il “Totentaz”
nato da un’idea mentre Liszt asservava gli affreschi de “Il trionfo della morte” nel camposanto di Pisa. Qui la melodia è legata al trionfo della morte (la sequenza greggoriana del “Dies Irae”). Non è musica di genere, ma un brano dal forte carattere espressivo il cui contenuto supera i confini delle Variazioni per concerto.
Torino, Auditorium Lingotto (sala dei Cinquecento), v. Nizza 246
Martedì 11 ottobre, ore 20,30
Serie “Giovani”
DMITRY MASLEEV, pianoforte
Musiche di A. Scarlatti, Beethoven, Rachmaninov, Liszt
ingresso euro 10, giovani euro 5