Ospedale unico, Sacco: “La città della salute a spese della sanità dell’asl 5”. Martano: “Polemica sul nulla”
“Si fa la Città della salute a Torino? Bene, ma si prenderà una quota enorme dei finanziamenti governativi per la sanità piemontese e non resterà più nulla per l’ospedale unico della nostra asl.” Così Rachele Sacco, capogruppo FI in consiglio comunale e presidente del Comitato per l’ospedale a Chieri, commenta la notizia dei giorni scorsi sull’accordo tra comune di Torino e Regione Piemonte per la variante urbanistica che dà il via all’operazione.
“Per noi sarà molto dura. Come comitato, temiamo da tempo che la chiusura dei nostri ospedali di Chieri, Moncalieri e Carmagnola vada di fatto a finanziare la nuova struttura a Torino. Per questo, chiadiamo che i servizi attuali dei tre ospedali siano implementati. Saitta del resto l’aveva promesso ai tre sindaci, fino a quando l’ospedale unico non sarà fatto. Ma temo che le cose andranno diversamente.” Sacco polemizza poi con il sindaco di Chieri. “Martano – dice – non ha difeso il suo territorio, non ha fatto nulla per i due siti che noi abbiamo proposto. Uno dei quali, Pessione, comodissimo alla ferrovia: l’Agenzia Metropolitana ha infatti confermato in un recente incontro, che gli ospedali nuovi dovranno necessariamente sorgere dove ci sono linee ferroviarie: perché questo deve valere solo per Vadò? Per Pessione no?”
Secca la replica del sindaco di Chieri, Claudio Martano: “Sacco avrà informazioni riservate, che noi non abbiamo…E’ assurdo innescare una polemica sul nulla. Teme che vengano chiusi gli ospedali di Chieri, Carmagnola e Moncalieri senza che ne venga costruito uno nuovo? Ma chi l’ha detto? Da quale fonte trae questa conclusione? A questo punto, varrebbe forse la pena che l’assessore Saitta faccia un comunicato ufficiale e confermi che la città della salute si fa, ma che nulla cambia sul cammino che dovrà portare alla costruzione dell’ospedale unico della nostra asl.”