Zullo e le polemiche in consiglio comunale: “Le nostre osservazioni non sono pretestuose”
Il Capogruppo della “Lista X Chieri” , Antonio Zullo, ha inviato ai media una lettera per esprimere il proprio punto di vista sui fatti di giovedì e venerdì scorso in consiglio comunale, di cui 100torri.it ha già dato ampio risalto.
“Nel Consiglio Comunale di giovedì e venerdì sera, il Sindaco (con alcuni Consiglieri di maggioranza) ha mostrato con chiarezza il suo essere politicamente ostile nei confronti della minoranza. Le osservazioni presentate in Consiglio dalla “Lista X Chieri” “NON SONO PRETESTUOSE” come afferma il Sindaco, ma semplicemente espressione di quel ruolo che un’opposizione preparata e attenta dovrebbe svolgere sempre (vedasi l’attenzione con la quale abbiamo fatto notare che i 100 mila euro del Festival dei Beni Comuni sono stati sborsati dai Chieresi; oppure l’impiego di Ex Brigasti pagati con il denaro dei contribuenti; piuttosto, ancora, le sanzione per violazione del Codice della Strada con auto “pubbliche” in uso a ignoti privati, che rischiavano di essere fatte pagare a tutti i Cittadini e potremmo continuare…). Giovedì sera è stato presentato dal Sindaco (persona non legittimata a presentarlo, così come previsto dall’art. 45 del regolamento del Consiglio Comunale) un Ordine del Giorno qualificato “URGENTE” senza avere le reali caratteristiche di urgenza, infatti è lo stesso Sindaco che lo definisce pubblicamente “NON URGENTE” e pertanto lo ritira il giorno dopo (ci sembra molto contraddittorio). La “Lista X Chieri” ha legittimamente impugnato in Consiglio Comunale: 1) l’inammissibilità dell’Ordine del Giorno presentato dal Sindaco, visto che la competenza è esclusiva dei Consiglieri comunali, il Sindaco, per normativa nazionale, non è un Consigliere Comunale, così come statuito da alcune sentenze del T.A.R.; 2) la mancanza del carattere di urgenza, perché l’argomento era stato discusso nella Commissione Consiliare del 19 settembre e quindi poteva essere presentato nella Conferenza dei Capigruppo entro il 22 settembre, ultimo giorno utile per presentare qualsiasi atto che va in discussione in Consiglio Comunale. Per tutto questo la “Lista X Chieri” è stata contestata dal Sindaco e dall’Assessore Paschero, semplicemente per aver fatto notare che si stavano violando le norme regolamentari che disciplinano il funzionamento del Consiglio Comunale. Nonostante l’evidente violazione e l’intervento del Consigliere Franco Bosco, che chiedeva di ritirare il documento, per farlo presentare nel prossimo Consiglio, così da evitare sia la violazione del Regolamento che l’inutile discussione sulla “URGENZA SI”/“URGENZA NO”, si arrivava ad imporre la Conferenza dei Capigruppo, a maggioranza di Governo PD, che dava il via libera alla legittimità di tale procedura, interpretando a proprio favore gli articoli del regolamento comunale, erigendosi quasi a Giudici della Cassazione o del T.A.R. (incredibile!!). Il venerdì sera, in sfregio della discussione e degli aspri confronti politici del giorno prima, il Sindaco Dr. Martano, di sua iniziativa, scavalcando quindi il ruolo dei Consiglieri Comunali, decideva di ritirare l’Ordine del Giorno adducendo che “NON ERA UN ATTO URGENTE”. Questa è la dimostrazione che violazioni dei regolamenti comunali hanno per il Sindaco, per l’Assessora Paschero e per il PD chierese un mero valore interpretativo a seconda delle convenienze politiche. In risposta alle dichiarazioni del Dr. Martano: “Zullo forse dimentica che nella passata amministrazione più volte il sindaco aveva presentato, alla stregua di un consigliere, emendamenti e quant’altro, e nessuno aveva trovato nulla da ridire…”, possiamo solo affermare che nessuno dell’allora opposizione ha mai sollevato la questione, ignorandola; se ciò fosse accaduto il Dr. Lancione, anche solo nel minimo dubbio, avrebbe immediatamente ritirato il documento evitando ogni polemica politica. Altro aspetto che ha indignato la “Lista X Chieri” è l’atteggiamento del Sindaco di decidere di non far presenziare in Consiglio Comunale l’Assessora Paschero nella discussione delle mozione di sfiducia nei suoi confronti. Ci ha impedito, anche in questo caso, di poter esercitare un diritto nel nostro ruolo di opposizione, obbligandoci quindi a ritirare la mozione per ripresentarla nel prossimo Consiglio Comunale.”