Ospedale Unico ASL TO 5 – Venerdì 7 ottobre nasce a Cambiano l’osservatorio popolare. Cassardo: “I 300mila residenti hanno diritto di partecipazione, no a decisioni a scatola chiusa”

Si terrà domani, venerdì 7 ottobre, alle ore 20.30 presso l’Hotel Panorama di Cambiano, in via Alessandro Volta 2, una riunione aperta a tutti i cittadini sul tema ospedale unico. Promotore dell’iniziativa è il comitato spontaneo di cittadini che si era costituito al fine di proporre quale area possibile l’ex Besenzoni Ferraresi, che ora si propone di mutare le proprie finalità.

“L’ospedale Unico, come lo vogliamo. Il comitato diventa Osservatorio Popolare”, questo il tema della serata, al quale sono invitati cittadini, tecnici, politici e mondo sanitario.

A fornirci ulteriori e più approfondite informazioni è Mario Cassardo, portavoce del comitato.  – segue dopo l’immagine –

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Cassardo, Lei è da tempo attivamente impegnato sul fronte ospedale, ci può spiegare i perché di questo suo interessamento?

Mi occupo dell’ospedale unico ASL TO5 per puro senso civico e perché da molti anni, dopo la mia esperienza da sindaco di Trofarello, alla fine degli anni 70, sono convinto della necessità di superare i piccoli e vetusti nosocomi attuali. Nel dicembre dello scorso anno, dopo la nascita di un comitato locale per l’area Elia, fondato dal consigliere comunale di Cambiano ed ex sindaco Michele Mammolito, sono stato interpellato per la mia esperienza in insediamenti con attrazione su area vasta, poiché fino al 2009 ero titolare di uno studio specializzato nella programmazione di centri commerciali. Nel corso della seduta fondante del comitato per l’ospedale sull’area Elia, che grava per il 70% nel comune di Cambiano e per il restante 30% nel comune di Trofarello, sono stato nominato portavoce e coordinatore del comitato stesso”.

Ora il comitato intende trasformarsi in osservatorio, nell’ottica di seguire da vicino gli sviluppi dell’ospedale. Ci spieghi, questo interessamento sarà volto ad una critica laddove il sito prescelto non fosse quello dell’area Elia da voi promosso, oppure avrà un’ottica più generale?

L’intendimento che ci proponiamo che è semplicemente quello di seguire ‘l’operazione Ospedale’ ovunque questo venga costruito, perché crediamo che la gente, gli oltre trecentomila residenti nei 40 comuni che compongono l’ASL TO5, abbiano il diritto di discutere ed esprimere la loro opinione, nel rispetto delle regole democratiche, non potendo accettare a scatola chiusa decisioni prese nelle stanze della politica da sindaci che, pur essendo eletti dal popolo, fino ad ora si sono dimostrati assai restii al confronto con i cittadini”.

Mario Cassardo

Mario Cassardo

Si legge sulla locandina che sono stati invitati medici, politici e personalità a vario titolo. Ci può dare maggiori ragguagli?

Trattandosi di un comitato spontaneo e non di un’organizzazione strutturata, non sono stati inviati inviti formali, ci siamo affidati al passa parola ed ai media locali. Si è comunque informata la segreteria dell’Assessore Saitta, che non ha confermato al momento la sua presenza, a differenza di diversi sindaci del chierese che dovrebbero partecipare così come alcune cooperative di paramedici e dei sanitari ospedalieri dell’ASL. Sono state messe al corrente anche le forze politiche, in particolare esponenti del PD, dei 5 stelle e di Forza Italia”.

Quando sarà definita un’area, indipendentemente da quale sarà, cosa intende fare l’osservatorio e seguendo quali strade?  Più precisamente sono previste azioni legali laddove il sito individuato non fosse a parere dell’osservatorio coerente con quanto deciso dall’assemblea dei sindaci? Promossa da chi? Insomma, concretamente, come intende muoversi l’osservatorio?

Come già detto l’osservatorio vuole essere un modo per far democraticamente partecipare la popolazione ad una questione così importante. Precisiamo comunque che al momento non si è presa in considerazione l’eventualità di azioni legali promosse dal costituente osservatorio, che intende però svolgere una vigorosa azione di pressione politica e mobilitazione popolare affinché vengano rispettate le regole che l’apparato tecnico della Regione ha fissato e che l’assemblea dei Sindaci ha accolto e approvato nel Dicembre 2015, comprese  quelle sulla individuazione del sito, in posizione baricentrica e su un’area già compromessa, non agricola“.

Ci sono diversi soggetti contrari all’idea stessa di ospedale unico,  così come altri sono pro o contro questa o quella location. Premesso che il comitato è nato per promuovere un’area specifica e ora cerca di diventare ‘altro ‘, in questa fase si aprirà cercando di coinvolgere altri soggetti? E’ prevista, per esempio, un’alleanza con i comitati di Chieri?

Crediamo che ormai le posizioni contrarie all’ospedale unico siano del tutto superate e velleitarie, anche se permangono, anche in qualche pubblico amministratore, idee e concetti che sono più orientati a concepire l’opera come ‘il nuovo ospedale che sostituisce quello esistente’ e non un’opera al servizio della comunità di oltre 40 comuni che vanno da Castelnuovo  Don Bosco a Nichelino, passando da Chieri, Carmagnola e Moncalieri, non cristallizzandosi sulla situazione attuale ormai obsoleta. L’Osservatorio sarà comunque una struttura aperta, come l’attuale comitato, e si alleerà e accetterà  adesioni da parte di tutti coloro che ne accettano le finalità e i principi”.

Sandra Pennacini