Consiglio Metropolitano senza ‘voci’ del Chierese, Martano: “Ha vinto la logica di schieramento”
Nel nuovo consiglio della città metropolitana non siederà nessun chierese. Di più, nessun rappresentante della vasta area che comprende Chieri, la collina, la pianura verso Cambiano e Carmagnola. Le elezioni che hanno visto il successo di misura della lista vicina al Pd su quella del M5S hanno escluso l’unico candidato, il sindaco di Chieri Claudio Martano, nono su dieci nella sua lista e staccato dall’ottavo posto utile per essere eletto. “Premesso che l’esito in generale della votazione non è rassicurante per chi vuole la certezza che si governi, è andata come ci aspettavamo. E’ prevalsa una logica di schieramenti piuttosto che di territori. L’altra volta avevo avuto voti importanti da Carmagnola, ma lì le recenti elezioni comunali hanno mutato il quadro. Moncalieri, con cui avrebbe avuto senso fare aggregazione, ha preferito ‘spingere’ verso le realtà del nord, favorendo l’elezione del sindaco di Beinasco. E non avrebbe avuto senso, a quel punto, che anche Chieri si aggregasse a Beinasco…”. Ma a Martano sono mancati anche voti ben più vicini. “L’ho detto – prosegue – e mi ripeto: è prevalsa una logica di schieramenti, non di territorio. Ma devo dire che se anche avessi fatto il ‘pieno’ di voti della nostra zona non ce l’avrei fatta comunque, senza l’appoggio di almeno uno dei consiglieri comunali di Torino.”
E adesso? “Che io sia o non sia nel consiglio della città metropolitana, questo non sposta in modo significativo le sorti della nostra area omogenea. C’è infine da dire che si registra una certa disaffezione da parte degli amministratori locali, specie se appartengono a comuni piccoli, nei confronti della nuova Città Metropolitana. Che non può più fare le cose che faceva la vecchia Provincia, tipo strade e rifiuti, e non può ancora fare le cose innovative per le quali è sorta. Perciò, non attribuisco né torto né ragione ai sindaci che non sono andati a votare…”
Gianni Giacone