PIEMONTE ARTE: LEVO, FERRARIS, CERRINA, MONCUCCO, VACCHETTA, SAVOIA…
ALFREDO LEVO TRA PITTURA E SCENOGRAFIA
A tre anni dalla scomparsa, è stata allestita nella Chiesa di Santa Croce, in piazza Conte Rosso, nel centro storico di Avigliana, una bella mostra retrospettiva di Alfredo Levo (1921-2013): pittore, incisore, grafico scenografo della RAI.
Formatosi al Collegio San Giuseppe di Rivoli e successivamente presso il Collegio Artigianelli di Torino, ha inizialmente lavorato alla Gazzetta del Popolo per poi passare, nel 1954, alla RAI in qualità di scenografo.
Invitato alle rassegne del Piemonte Artiistico e Culturale e della Promotrice delle Belle Arti al Valentino, Levo ha realizzato nitidi disegni, incisioni, dipinti che legano l’artista all’ambiente, alle vicende del secondo Novecento, alla storia della cultura visiva piemontese e non solo.
In questa mostra, coordinata da Simone Mattiello, si possono vedere disegni legati a paesaggi risolti con una linea puntuale, misurata, limpida nel definire i soggetti, mentre i dipinti sono racconti di una quotidianità rivissuta sulla tela con un segno intenso e penetrante che rivela – ha scritto Albino Galvano – la «qualità di una grafia analitica ma sempre commossa», mentre Marziano Bernardi sottolinea come Levo sia stato «un pittore completo che ha molte cose da dire, e sa dirle con il linguaggio personale che determina uno stile».
Un giostra, una natura morta, un paesaggio urbano, diventano la vera e insostituibile testimonianze di una stagione, in cui le immagini documentano un percorso tra immagine, valore espressivo e interiore creatività.
Un percorso che rivela il fascino di una figurazione intensa e intensamente reinterpretata, dove una vibrante crocifissione, un girasole, una veduta cittadina, sono i soggetti di un racconto elaborato con passione e poesia.
Angelo Mistrangelo
Avigliana, Chiesa di Santa Croce, in piazza Conte Rosso, retrospettiva dedicata ad Alfredo Levo, orario:sabato 15-19, domenica 10-12,30/15-19, sino al 16 ottobre.
CANELLI: GIANCARLO FERRARIS, “COLAZIONE SULL’ERBA”
Inaugurazione, sabato 15 ottobre 2016 ore 17 – 19, della mostra di Giancarlo Ferraris “Colazione sull’erba”. Ristorante Enoteca di Canelli. Corso della Libertà, 45 – Canelli. La mostra sarà visitabile fino al 28 dicembre.
CERRINA, “LA LEGGEREZZA DELLA SCULTURA”
XI edizione 2016. Cerrina, Parco dell’Arte, via Garmontano 5: 15 ottobre – 20 dicembre 2016. Opere: 12 sculture di altrettanti artisti di diverse generazioni e formazioni
La XI edizione de La Leggerezza della Scultura aderisce alla XII giornata del contemporaneo dell’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani. Patrocini: Regione Piemonte, Comune di Cerrina, I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Ministero BB.AA.CC., Direzione Generale dei Beni Librari e degli Istituti Culturali. Contributi: Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Inaugurazione mostra: sabato 15 ottobre 2016, ore 17,00. All’inaugurazione saranno presenti: gli artisti invitati, Carla Crosio, curatrice della mostra, Anselmo Villata, Presidente I.N.A.C., Aldo Visca, Sindaco di Cerrina. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 20 dicembre 2016, dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 17,00; sabato e domenica su appuntamento. L’ingresso alla mostra è gratuito. L’undicesima edizione de “La leggerezza della scultura”, si svolge dal 15 ottobre al 20 dicembre 2016, come consuetudine nel Parco dell’Arte a Cerrina, luogo particolarmente idoneo ad accogliere sia le opere che il pubblico che con esso interagisce, dove natura e creatività artistica si incontrano e dialogano generando un’atmosfera particolarmente suggestiva. È, così, a disposizione gratuitamente di chiunque voglia usufruirne e per tutto il periodo autunnale, uno spazio naturale che in questa stagione si veste di forme e colori poetici e affascinanti, arricchito da presenze e installazioni che qui diventano vive, vibranti, animate. La mostra annuale “La leggerezza della Scultura”, è progettata dall’I.N.A.C. in collaborazione con l’Université Paul-Valéry, Montpellier III (Francia) e con il Centro di Ricerca Interdisciplinare in Scienze Umane e Sociali di Montpellier (Francia) e aderisce alla XII Giornata del Contemporaneo indetta dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI). Questa undicesima edizione è curata da Carla Crosio che, assieme al comitato scientifico dell’I.N.A.C. e allo Studio 10, ha effettuato una selezione di 12 artisti i quali, come vuole questa mostra collettiva dedicata alla scultura, formano un gruppo eterogeneo per le personalissime espressività e forniscono una visione realistica sull’attualità scultorea, volta a diversi indirizzi. Gli artisti sono: Adriano Campisi, Carla Crosio, Antonella Gerbi, Robert Gligorov, Robert Lang, Margherita Levo Rosenberg, Mirco Marchelli, Diego Pasqualin, Armando Riva, Ornella Rovera, Valter Luca Signorile, Luisa Valentini. Come consuetudine, non sono stati suggeriti temi per la realizzazione delle opere per la mostra. Forme, materiali, immagini, volumi, derivano dalla cultura individuale e dalla sensibilità di ogni artista e non sono condizionati da alcun elemento contaminante esterno. Ogni artista, dunque, secondo il proprio linguaggio e la propria creatività, propone un’opera o un’installazione con materiali diversi che vanno dal marmo al bronzo, al legno dipinto, al ferro, alla terracotta fino a materiali di più recenti generazioni e al recupero di materiali dismessi; anche l’iconografia è molto varia e va dal figurativo al geometrico, all’informale, al concettuale. La mostra sarà corredata da un volume, collana Arte Visiva – Edizioni Verso l’Arte, di 68 pagine, interamente a colori, su cui sono riprodotte tutte le opere esposte, le biografie degli artisti, i testi critici di Carla Crosio, curatrice della mostra, Diego Pasqualin, artista, Frédérique Malaval, Université Paul-Valéry Montpellier III (Francia), l’introduzione di Anselmo Villata, Presidente dell’Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, le presentazioni di Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Aldo Visca, Sindaco di Cerrina. La mostra si avvale dei patrocini di: Regione Piemonte, Comune di Cerrina, I.N.A.C., Istituto Nazionale d’Arte Contemporanea, Ministero BB.AA.CC., Direzione Generale dei Beni Librari e degli Istituti Culturali, e del contributo della Regione Piemonte e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.
MONCUCCO, WPA – WILDLIFE PHOTO & ART 2016
Una manifestazione di grande respiro dedicata alla Natura , Arte e Fotografia al Castello di Moncucco T.se
Un elogio alla bellezza del nostro Pianeta attraverso immagini naturalistiche, proiezioni, conferenze e workshop di artisti di fama internazionale, accomunati dal desiderio di condividere la passione ed il rispetto per gli animali in libertà, i fiori selvatici ed i loro ambienti. WPA – Wildlife Photo & Art 2016 avrà luogo gli ultimi tre week end di ottobre nell’antico complesso del Castello di Moncucco Torinese (AT), da cui si può ammirare il magnifico paesaggio delle colline del Basso Monferrato, di quelle Torinesi, come quelle del Piemonte meridionale, Superga e l’arco alpino. L’esposizione potrà contare di circa 300 immagini dei più importanti fotografi naturalistici italiani, pluripremiati in concorsi internazionali (WPO,HIPA,IPA, NG, OASIS, Parchi Nazionali Riuniti, Wildlife Photographer of the Year e Coppa del Mondo FIAP) e le opere di famosi illustratori naturalistici. Autorevoli ospiti si alterneranno nei sabati e domeniche di ottobre curando interessanti seminari, presentazioni e workshop (su prenotazione). WPA è ideato ed organizzato dall’associazione Naturecolors di Fabrizio Moglia.
L’inaugurazione avrà luogo Sabato 15 Ottobre dalle 15.30 Castello di Moncucco Torinese AT.
Dal 15 al 30 Ottobre 2016 Tutti i sabati e le domeniche con orario continuato 10.00-19.00 – ingresso libero
Per info e prenotazioni : www.wildlifephotoart.org
GIOVANNI VACCHETTA, RIGORE PROGETTUALE E SOTTILE ROMANTICISMO. UNA MOSTRA LO RICORDA A CASA RAVERA DI BENE VAGIENNA
Nella bella sede di Casa Ravera, in via Vittorio Emanuele 43 a Bene Vagienna, si può vedere una importante collezione di opere realizzate da Giovanni Vacchetta (Cuneo 1863-Fossano 1940).
Una selezione di lavori che comprende dipinti, sculture, raffinati oggetti in cuoio finemente elaborati, schizzi, acquerelli e progetti architettonici che rappresentano una singolare e notevole esperienza culturale e artistica. Un’esperienza che ha trovato piena rispondenza nelle esposizioni «sociali» della Promotrice delle Belle Arti di Torino, dove ha esposto, a partire dal 1888, quadri come «Le distrazioni del fabbro», il guazzo «Campanile di San Filippo in Fossano» e «Chiesa di San Francesco in Cuneo». In particolare – sottolinea Gian Giorgio Massara – «la ricerca di Giovanni Vacchetta parte dalla considerazione che l’ORNATO era la base principale dell’educazione artistica e che tale materia ha insegnato al Politecnico di Torino. Con Giuseppe Assandria ha condotto nel 1892 i primi scavi dell’antica «Augusta Bagiennorum», pubblicando, dal 1894 al 1906, le notizie dei nuovi ritrovamenti. Documenti e reperti conservati, rispettivamente, a Casa Ravera e a Palazzo Lucerna di Rorà». E proprio a Giovanni Vacchetta – nota Angelo Mistrangelo – «la città di Bene Vagienna ha dedicato questa mostra ampia e rivelatrice dei suoi molteplici interessi, esponendo una collezione composta da cofanetti decorati «a pastiglia», in legno oppure in cuoio inciso, da specchi d’«art nouveau» e fogli acquerellati, piacevoli e rasserenanti paesaggi con grandi alberi, suggestive figure e la sorprendente tavola dei «Tarocchi» che mette in evidenza la sua indubbia capacità compositiva e grafica, sino ai progetti architettonici».
La sua attività si lega a manifestazioni come la 1° Esposizione Internazionale di Arti Decorative del 1902 a Torino; il Vacchetta ha partecipato al concorso firmando i propri progetti «Muse», fogli che esprimono anche gli aspetti della sua approfondita conoscenza del mondo mitteleuropeo: e si passa dalle sette colorate e originali tavole che riguardano l’Entrata principale al Salone per i concerti, dagli edifici per mostre a una moderna «via». Il concorso venne però vinto dall’architetto Raimondo d’Aronco, con il quale il Vacchetta aveva partecipato all’ideazione e progettazione concorsuale per il «ponte sulla Neva» a Pietroburgo. In particolare, la figura del Vacchetta non passò inosservata al mondo della cultura torinese, tanto che fu chiamato a collaborare con la SPABA (Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti), mentre venne nominato membro effettivo nella Commissione d’Arte Sacra (in previsione dell’Esposizione del 1898).
Tra gli altri, realizzò lavori insieme all’architetto – inventore del Borgo Medievale – Alfredo D’Andrade, e con lo scultore Pietro Canonica.
Nominato direttore del Museo Civico di Bene ha partecipato all’Esposizione romana del 1911 proponendo la ricostruzione del Priorato di Sant’Orso ad Aosta.
Bene Vagienna giustamente ricorda questo insigne studioso, che s’è occupato degli importanti ed iniziali restauri della Chiesa di San Domenico a Torino (con il Brayda), di Avigliana, Salbertrand, della Pinacoteca di Torino (di cui era direttore Alessandro Baudi di Vesme, l’autore delle preziose «Schede Vesme»), ma soprattutto ha scoperto dell’antica Bene parte del foro, una basilica, un «vallum» e monete, mattoni con tanto di bollo, fibule smaltate o di vetro. Con suo nipote Francesco Ravera ha iniziato il primo recupero della parte Medievale di Casa Ravera. Questa, di proprietà del Ministero, è stata poi restaurata dall’Associazione Amici di Bene Onlus, che organizza in questa sede mostre d’arte ed eventi culturali di sicuro interesse e di indubbio prestigio.
Numerose e preziose sono le testimonianze e le opere del Vacchetta custodite nella prestigiosa Collezione Giorgio Gagna, pronipote del maestro. E proprio il professor Gagna, insieme al Sindaco Claudio Ambrogio, a Michelangelo Fessia e ai curatori dell’esposizione Gian Giorgio Massara e Angelo Mistrangelo, ha delineato durante l’inaugurazione gli aspetti e il valore della figura di Vacchetta. Tra il pubblico, erano presenti, tra gli altri, le signore Gagna e Massara, Filippo Giriodi di Monastero e consorte, Raffaella Scalerandi segretario della Fondazione Romano Gazzera, Giuseppe Novero che ha presentato la mostra «Un Mondo di Fiori» a Palazzo Lucerna di Rorà e la giornalista Vanna Pescatori. E, inoltre, il Dr. Masera, gli esperti del Laboratorio di restauro Nicola di Aramengo, i pittori Nando Eandi ed Elio Pastore (quest’ultimo dell’Associazione Andrea Zerbino), che espongono in questo stesso periodo, rispettivamente a Palazzo Lucerna di Rorà e alla Chiesa dei Disciplinanti Bianchi.
Bene Vagienna, Casa Ravera, via Vittorio Emanuele 43, orario: sabato 15-18,30, festivi 10-12/15-18,30, tel.0172/654969,
sino al 31 dicembre.
TORINO, I 600 ANNI DEL DUCATO DI SAVOIA
Si apre giovedì 20 ottobre, alle ore 14,30 nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris, via Alfieri 15 – Torino il Convengo “Savoie, bonnes nouvelles. Studi storici nel 600° anniversario del Ducato di Savoia”, organizzato dal Centro Studi Piemontesi, dal Consiglio regionale del Piemonte, in collaborazione con Deputazione Subalpina di Storia Patria, Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, ABNUT, Centro studi della Reggia di Venaria.
E proseguirà nei giorni 21 e 22 ottobre all’Auditorium Vivaldi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, piazza Carlo Alberto 3.
Al termine della Sezione di giovedì 20 ottobre, alle ore 18, alla Biblioteca Nazionale Universitaria, Piazza Carlo Alberto 3, inaugurazione della mostra “Piemonte, bonnes nouvelles. Testimonianze di storia sabauda nei fondi della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino nel 600° anniversario del Ducato di Savoia”, organizzata dalla Biblioteca Nazionale, dal Consiglio regionale del Piemonte, dal Centro Studi Piemontesi, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Reale Mutua. Catalogo in corso di stampa.
TORINO, “AUREUS FEELING”
a cura di Verónica Pérez Artigas e Susanna Maffini
Creativity Oggetti
ArtCraftDesignGallery
Via Carlo Alberto 40/f – Torino
Inaugurazione sabato 29 e domenica 30 ottobre 2016 alla presenza degli artisti
Fino al 31 dicembre 2016
Ingresso libero
Ispirandosi alla sezione aurea, o altrimenti detta divina proporzione, è stata ideata la mostra Aureus Feeling che celebra l’universalità del metodo della sezione aurea con il contributo cileno dato al gioiello contemporaneo.
Un doppio appuntamento inaugura l’esposizione che apre un dialogo tra Italia e Cile. Sabato 29 (dalle ore 18.00 alle 20.00) e domenica 30 ottobre 2016 (dalle 16.30 alle 19.30) a Torino presso Creativity Oggetti, la galleria diviene un luogo aperto, alla presenza degli artisti.
Creativity Oggetti, spazio d’avanguardia nell’arte e nel design, apre le porte alla mostra su invito di Verónica Pérez Artigas. In Cile e in altri paesi del Sudamerica, il fermento creativo in ambito gioielleria contemporanea ha assunto grande rilevanza negli ultimi anni portando la curatrice cilena a scegliere Creativity come punto di riferimento in Europa per la mostra, con l’intento di dare visibilità oltre oceano alle opere dei suoi artisti. Nasce così Aureus Feeling, un progetto in linea con la volontà della galleria di creare una rete che si estenda oltre i confini territoriali. La scelta di mettere in relazione artisti cileni e italiani ha dato a Susanna Maffini di Creativity Oggetti l’occasione di coinvolgere a sua volta una rosa di artisti italiani che si sono confrontati sul tema della sezione aurea.
La mostra presenta i lavori degli artisti cileni: Pamela Cavieres, Claudia Correa, Inés Reynoso, María Eugenia Muñoz, Paola Raggo, Rafaella Pruzzo, Rocco Napoli, Vania Ruiz, Valeria Martínez, Verónica Pérez e Paula Zuker.
E degli artisti italiani: Aqto, Klaus Bamberg, Silvia Beccaria, Chiara Scarpitti, Stenia Scarselli e Yoko Takirai+Pietro Pellitteri.
Ciascuna delle opere di Aureus Feeling implica una gestione dello spazio sacro in relazione alla materia. Un concetto che ruota intorno ai calcoli matematici che hanno patrocinato la bellezza in molti aspetti dell’arte nel corso della storia.
Gli artisti sono stati invitati a plasmare quest’idea in opere di gioielleria contemporanea, secondo una visione personale e libera. Il risultato sono creazioni inedite e di grande valore estetico.
La sezione aurea, scoperta dai matematici greci dopo secoli passati a osservare le forme con cui la natura si manifestava, offre un’armonia estetica che è stata applicata fin dall’antichità a diversi campi del sapere (e che ha destato l’attenzione di filosofi, geometri, pittori, architetti e scultori). Oggi questa mostra considera l’uso di materiali nobili per soddisfare e capire le possibilità formali degli stessi, in sintonia con i cosiddetti calcoli divini.
Come il corpo umano considera armoniche le proporzioni tra ciascuna delle sue parti, così la relazione tra carattere materiale e forma, con cui un’opera si costituisce, tiene conto allo stesso modo di una concordanza tra parti diseguali. Questa proporzione, che scienziati e filosofi hanno tradotto algebricamente e numericamente, è stata dedotta principalmente dall’osservazione della relazione che s’instaura tra parti diseguali di una forma rispetto al tutto. Tutti gli artisti che partecipano a questa mostra rendono attuale questa riflessione e soprattutto la concezione del nostro corpo come il tutto, con cui una determinata opera di gioielleria si relaziona.
Questa relazione semplice e insieme complessa tra longitudini diseguali e una totalità, sta alla base di uno dei capitoli più interessanti della storia delle scienze e dell’arte. La sua capacità di affascinare risiede probabilmente nel fatto che si tratta di un concetto estetico primario che ammette un intenso formalismo matematico. Il dualismo arte-matematica o scienze naturali-scienze umanistiche, vincolo fondamentale della vita che gli uomini colti di allora non differenziavano, è ciò che Aureus Feeling offre.
La mostra a ingresso libero è allestita fino al 31 dicembre 2016.
Aureus Feeling è in parte una riedizione della mostra che è stata realizzata nel 2014 per la Fondazione Itaú di Santiago del Cile, curata da María Eugenia Muñoz Curbelo e Verónica Perez Artigas.
Creativity Oggetti, con sede presso il nobiliare Palazzo Lanza, punta da 15 anni i riflettori su artisti e designer che dedicano il loro lavoro alla ricerca di capi d’opera all’insegna dell’hand made e alla definizione di un linguaggio artistico personale. Creatività e ricerca nelle arti applicate sono i caratteri salienti delle sue proposte e in questi anni la stretta collaborazione con artisti e designer presenti nella galleria ha dato vita a mostre a tema che hanno consentito la nascita di opere uniche e intere collezioni.