Venaria, Trofeo Mintrone: in 140 sui pedale per sostenere i progetti della Fondazione Un Passo Insieme

ciclismo-venaria“Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale” sottolineava lo statunitense Harvey B. Mackay. Un pensiero condiviso ormai da diverse stagioni anche da Francesco Gioberti, responsabile regionale cicloturismo CSAIn, che Domenica scorsa ha dato vita, insieme alla Fondazione Un Passo Insieme Onlus, al 5° Memorial Lino Mintrone – Armando e Alberto Rolando – Ernesto Serra, manifestazione cicloturistica valida quale nona ed ultima prova del campionato metropolitano.

“In 140 hanno partecipato alla manifestazione e mi sento in dovere di ringraziarli tutti, insieme ai motociclisti, giudici e a tutte quelle persone che hanno contribuito alla realizzazione della manifestazione – sottolinea Gioberti presidente dell’associazione Sportman 1978 Torino – perché la loro presenza ci ha permesso di contribuire ancora una volta ai progetti della Fondazione Un Passo Insieme Onlus e vivere insieme agli ospiti della struttura alcuni momenti della nostra mattinata dedicata allo sport delle due ruote. Il nostro contributo è una piccola goccia nel mare, ma non dobbiamo dimenticarci che quell’affascinante distesa azzurra è costituita proprio da tante piccole gocce. E così è la solidarietà. Da diverse stagioni ormai l’attività agonistica, anche in ambito amatoriale, catalizza l’attenzione degli appassionati di ciclismo. Io vorrei invitare – continua Gioberti – coloro che svolgono attività su strada e granfondo a partecipare ad alcune di queste manifestazioni, per condividere l’allegria del gruppo che pedala unito verso una stessa meta che non mette in evidenza il singolo, ma tutta la squadra. Gruppi di amici che si dividono equamente il premio conquistato per la partecipazione e svolgono la pratica sportiva come mezzo per mantenere uno stato di forma ottimale”.

I partecipanti hanno preso il via da Venaria Reale, la cittĂ  della Reggia, per toccare i centri di Pianezza, San Pancrazio e Brione ove ha sede la Fondazione Un Passo Insieme che ha ospitato la premiazione e il ristoro.

Il primo freddo autunnale e la pioggia hanno limitato la festa, ma non l’entusiasmo dei partecipanti: “Voglio ringraziare Francesco Gioberti e la Fondazione per l’ ottima accoglienza al centro Un Passo Insieme – afferma Franco Viale presidente del Velo Club Brusasco – questa manifestazione è ormai un appuntamento tradizionale per il mondo delle due ruote cicloturistiche torinesi, anche se si svolge nel periodo autunnale che non favorisce la partecipazione, un momento aggregativo in cui ci si ritrova per svolgere l’attivitĂ  sportiva e attraverso questa entrare direttamente in contatto con quanti nella vita hanno avuto meno fortuna di noi e chi si prodiga per aiutarli. E’ sempre un piacere partecipare e contribuire ai progetti della Fondazione a cui Gioberti ha devoluto il contributo derivante dalle iscrizioni. Ma va anche sottolineato il gesto che l’organizzatore ha voluto fare premiando con una bottiglia di pregiato vino DilĂ© i motoiclisti che prestano la loro opera a tutela della salvaguardia dei partecipanti gratuitamente. Un contributo che si unisce alla nostra partecipazione”.

Il ritorno a Venaria segna l’epilogo di una domenica mattina dedicata al ciclismo e alla solidarietà, al sostegno a quanti aiutano chi soffre come la Fondazione Un Passo Insieme che opera per “ valorizzare tutte quelle abilità che consentono ad ogni persona di raggiungere l’autonomia e di integrarsi in un mondo in cui la longevità, i progressi sanitari, lo sviluppo tecnologico, la globalizzazione sociale ed economica cambiano in rapida successione le nostre condizioni di vita. Investe in particolar modo sulle persone diversamente abili e individuare in loro i punti di forza su cui agire per superare le difficoltà motorie e cognitive, per potenziare le abilità residue, per fare emergere la loro capacità operativa.

Nella certezza che queste modificazioni saranno possibili, se riusciremo a coinvolgere in una potente sinergia tutte le forze che interagiscono intorno al mondo della disabilità: primi fra tutti i familiari e gli assistenti delle persone diversamente abili, il volontariato, i responsabili dei servizi di territorio, le professionalità specialistiche, i ricercatori, ma in ultima analisi anche tutti noi. A volte è proprio il mondo in cui viviamo a produrre le condizioni della disabilità o ad ostacolare un difficile cammino verso l’autonomia. Tutti possiamo imparare molto lungo questa strada: anche le nostre abilità sono strettamente correlate al modificarsi delle nostre condizioni fisiche e psichiche”.