ALLEGRO MOLTO a cura di Edoardo Ferrati

james%20conclonTORINO- DUE QUINTE A CONFRONTO– Lo statunitense James Conlon (foto), nuovo direttore principale, inaugura la stagione dell’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI. Si tratta di un interprete di caratura internazionale che completa la sua formazione nel ’71 quale assistente dell’orchestra e ripetiteur del coro al festival di Spoleto (“Boris Godunov”). Nel ’72, su suggerimento di Maria Callas, dirige il suo primo concerto alla Julliard School of Music di New York, mentre a ventiquattro anni è il più giovane direttore a salire sul podio nella storia  della New York Philharmonica e del Metropolitan dove dirige 280 rappresentazioni. Già direttore musicale dell’Opera di Colonia, dell’Opéra di Parigi, della Filarmonica di Rotterdam e, dal 2006 della Los Angeles Opera e del Ravinia Festival. Collabora con le maggiori orchestre statunitensi ed europee, ha concertato numerose opere su prestigiose scene come la Scala, Covent Garden di Londra, Maggio Musicale Fiorentino. Conlon si presenta al pubblico torinese  nel suo nuovo incarico con due Sinfonie di Schubert e Mahler. Nella Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Schubert salta subito all’occhio il marcato distacco dalle formule e dai modi beethoveniani con un riavvicinamento allo stile di Mozart. Un lavoro fresco nella sua idilliaca innocenza: la migliore per omogeneità formale tra le sinfonie del primo gruppo. Agile, stringata sorretta da felicità armonica, la sua Quinta è una sinfonia più classica che romantica. Nel 1901 Mahler, reduce da una grave e dolorosa emorragia interna che lo aveva portato in fin di vita, acquistò una villa a Maiernigg sul lago Worther in Austria dove stese il primo movimento della Quinta sinfonia in do diesis minore che venne completato l’anno successivo con l’introduzione allo Scherzo che ne diventa il suo nucleo centrale. La Quinta si rivelerà la creazione di Mahler più difficile, ma anche una tappa importante nell’orchestrazione, oltre un bisogno di esprimere chiarezza che lo porterà a ritoccarla più volte quasi fino alla morte. Celebre è il terzo movimento Adagietto, una semplice romanza affidata ai soli archi su un accompagnamento discreto dell’arpa: è’ il momento del raccoglimento e dell’oblio dalle cose del mondo dove ogni nota è finemente cesellata.

Auditorium RAI “Toscanini”, p. Rossaro

giovedì 20 e venerdì 21 ottobre, ore 20,30

ORCHESTRA SINFONICA NAZIONALE RAI diretta da JAMES CONLON

Musiche di Schubert, Mahler

jan%20lisieckiTORINO- ALFREDO CASELLA SINFONISTA– La Sinfonia n. 2 in do minore op. 12 di Casella viene proposta nl concerto di apertura della stagione sinfonica del Teatro Regio diretta da Gianandrea Noseda. Il compositore torinese, vissuto a lungo a Parigi, sta godendo di un rinnovato interesse grazie, soprattutto allo stesso m° Noseda che ne va promuovendo l’opera attraverso registrazioni ed esecuzioni pubbliche. La Seconda, eseguita a Parigi il 13 aprile 1910, sotto la direzione dell’autore, venne accolta con grande perplessità dalla critica: “Si tratta di una musica a programma che abusa delle percussioni e degli ottoni, una sorta di processione elefantiaca e dissonante dove gli strumenti urlano senza respirare, una sorta di apoteosi del rumore che lascia l’ascoltatore incredulo e assordato” così scrisse M. Orban sulle colonne de “Le Courier Musical” all’indomani della prima esecuzione. Il lavoro venne ripreso ad Amsterdam (1911) e poi la partitura nascota in un cassetto fino alla fine degli anni Settanta. Comunque questa sinfonia, scritta intorno ai ventisei anni, non è un frutto acerbo, anzi costituisce una tappa significativa dei tormentati passaggi stilistici che caratterizzano l’opera di Casella. Nella prima parte della serata si prende la scena il pianista ventunenne canadese di origine polacca Jan Lisiecki (foto) , un talento naturale notevole che siglia esecuzioni fresche e pulite. Le premesse per una sfolgorante carriera ci sono tutte, servono ancora esperienza e maturità. Lisiecki esegue il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 dove Beethoven realizza una sonorità pianistica luminosoa e non brillante con frequente realizzazione del registro acuto dello strumento in funzione cantabile, mentre il rapporto solista-orchestra è di tono colloquiale anzichè di contrapposizione dialettica.

Teatro Regio, p. Castello

Stagione Sinfonica 2016/17

Sabato 22 ottobre, ore 20,30

ORCHESTRA DEL TEATRO REGIO diretta da GIANANDREA NOSEDA, solista JAN LISIECKI (pianoforte)Musiche di Beethoven, Casella

TORINO- MOZART TRA QUOTIDIANITA’ E RICERCA– “Mittente Wolfgang Amadeus Mozart” è il

Tullio Solenghi

Tullio Solenghi

titolo dell’intrigante concerto che ha per protagonisti l’attore Tullio Solenghi (foto) e il Trio d’Archi di Firenze. Lo spettacolo focalizza alcuni momenti della vita del genio salisburghese, visti attraverso il suo immenso epistolario. Un Wolfgang osservato da vicino dove la quotidianità dei piccoli eventi convive al fianco della ricerca di un ideale estetico di armonia e perfezione. Il Trio fiorentino interpreta l’ultimo capolavoro cameristico del Salisburghese: il Trio in mi bemolle maggiore K. 563 definito, in modo singolare, Divertimento, di vaste proporzioni dove ogni strumento è “primus inter pares” e dove ogni singola nota è significativa. Una composizione sontuosa nella sua cornice armonica e contrappuntistica., la quintessenza della tecnica e dell’esperienza di Mozart: “Quasi un sorriso di angeli, purificato da ogni miseria terrena” (M. Mila).

Conservatorio, p. Bodoni

Stagione Unione Musicale (serie “Didomenica”)

domenica 23 ottobre, ore 16,30

TULLIO SOLENGHI (attore), TRIO D’ARCHI DI FIRENZE: Patrizia Bettotti (violino), Pierpaolo Ricci (viola), Lucio Labella Danzi (violoncello)Musica di Mozart