Trofarello – Francescon: l’innovazione tecnologica non è un’App
Archiv.IO, l’APP di archiviazione adottata dal Comune di Trofarello, non ha ancora visto la luce, eppure l’iniziativa già da luogo ad osservazioni.
A contattare la redazione è Stefano Francescon, vicepresidente dei Giovani Democratici di Moncalieri, che nel rilasciare le dichiarazioni che seguono precisa che le stesse vengono fatte in qualità di giovane cittadino di Trofarello:
Con sorpresa apprendo della presentazione dell’App in programma per venerdì. Un sorta di cloud, dove i cittadini possono conservare i propri dati. Mi sorprendo perché chiunque dispone di uno smartphone ha già tanti modi a sua disposizione per salvare i dati. Si tratta di applicazioni banalissime e diffuse, da google drive a ICloud, per citarne alcuni
– e prosegue –
Se vogliamo parlare davvero di innovazione tecnologica innanzi tutto occorre venga rimesso a nuovo il sito del Comune, rendendolo più fruibile e leggibile, anche da smarphone e tablet. Inoltre non è sufficiente dare informazioni al cittadino, occorre aprire un serio canale di comunicazione dai cittadini verso l’amministrazione. Esistono in rete una miriade di app deputate a questo. Basterebbe chiedere al comune di Moncalieri che da tempo usa un sistema simile. Invito anche a pensare ad istituire, finalmente, il Wi-Fi libero per tutti, così come dovrebbe essere introdotta la diretta streaming dei consigli comunali, così si eviterebbero anche le polemiche recentemente scoppiate tra l’assessore Grazini e il Movimento Cinque Stelle. Siamo nel 2016, ritengo che la comunicazione e lo sviluppo tecnologico delle città non possano ridursi ad un’App, alla fibra ottica o alle lavagne digitali. Insomma innovare significa innanzi tutto aver voglia di cambiare”.