Ospedale a Vadò, Sacco contro tutti: “Presi in giro, quando mai i malati arrivano all’ospedale in treno?”
«Certo il concetto di baricentricità che aveva indicato nel Protocollo di Intesa della Regione Piemonte è quanto meno, discutibile!». Rachele Sacco capogruppo FI e presidente del Comitato per l’Ospedale a Chieri, smonta con sarcasmo, la decisione della Regione di costruire il nuovo nosocomio dell’Asl To 5 in zona Vadò a Moncalieri. «La decisione a mio avviso è una presa in giro. Per mesi hanno parlato di criteri, di obblighi al Protocollo di Intesa, ed ora? Scelgono una location che solo al primo sguardo presenta almeno diverse problematiche per le quali non si potrebbe costruire li – dichiara mostrando la planimetria – C’è una zona, segnata in verde, che indica la presenza di acqua. Falde acquifere? Corsi d’acqua? La legenda è chiara, non c’è bisogno di una grande scienza. In rosa c’è la zona in cui sono presenti elettrodotti. Per non parlare del consumo del suolo agricolo. La Regione ha dichiarato di aver scelto quell’area dopo la proposta del sindaco di Moncalieri di trasferire quei metri quadrati creando altre aree agricole, ma era previsto dal Protocollo di Intesa oppure è una novità dell’ultimo momento? Non avrebbero potuto farlo allora anche gli altri Sindaci?»
Ad aver spostato l’ago della bilancia verso Vadò ci sarebbe anche la vicinanza del Movicentro e del treno: «Il treno! Fondamentale in effetti per una patologia acuta – ironizza Sacco – Pensate a quanti infartuati aspettano in stazione per recarsi in Ospedale in treno. Scelta ottimale e in linea con la necessità di creare ospedali dedicati solo ad “acuti”».
L’Ospedale Maggiore di Chieri serve oggi acuti fino al bacino di Castelnuovo con una distanza media di 20 minuti, ma se tutti dovessero far riferimento a Moncalieri si trasformerebbero in almeno 50 minuti. «Che progetti ha la Regione? Dove sono tutte le statistiche usate neanche due anni fa per mantenere l’emodinamica, in cui si diceva che la maggioranza degli accessi in pronto soccorso avveniva con mezzi propri? Adesso hanno notato un così drastico cambiamento? Perchè allora non andava bene anche Villastellone, anche lì passa una linea ferroviaria. Ce lo aspettavamo e abbiamo combattuto per più di un anno, i documenti della Regione sono chiari, le decisioni sono state assunte da tempo, ma oggi esigiamo delle spiegazioni sui criteri di esclusione degli altri siti sulle scelte che ci hanno imposto, ma soprattutto sugli interventi a tutela del diritto alla salute dei nostri cittadini. Esecrabile la posizione vittimistica del Sindaco Martano che non si è mai battuto per tutelare il proprio territorio e quantomeno i suoi elettori».
Certo, i malati ci vanno in ambulanza, ma chi li assiste spesso deve prendere i mezzi, e il treno costa molto meno del taxi.