PASSIONE FUMETTI di Giancarlo Vidotto – Morgan Lost: 13 è il numero perfetto. La poetica di Claudio Chiaverotti ne “Il segreto di Juliet”

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Torno a parlare di Morgan Lost. Per tre motivi: è uno dei nuovi fumetti Bonelli che meglio riesce a coniugare elementi di modernità e originalità con la solidità del protagonista tipica della tradizione della casa editrice, ha compiuto un anno dal suo debutto e, soprattutto, l’ultimo albo mi è piaciuto in modo particolare. Il n. 13 “Il segreto di Juliet” attualmente in edicola – sempre scritto e sceneggiato da Claudio Chiaverotti – vede ai disegni l’esordio del disegnatore salernitano Luca Raimondo, già visto all’opera su Jonathan Steele, Brad Barron, Dampyr e Color Dylan Dog.

 

 

2Luca Raimondo ha un tratto pulito e preciso e si trova perfettamente a suo agio nello stile Morgan Lost. Veramente piacevole la varietà con cui caratterizza in modo efficace i numerosi protagonisti della storia, in particolare per quanto riguarda i due buffi cattivi “tarantiniani” ma, soprattutto, per la figura di Juliet, la co-protagonista della storia, la cui bellezza risplende di una luce particolare, delicata e romantica. Disegni che hanno un forte capacità narrativa – sia nell’azione che nell’espressività dei personaggi – e limpidezza delle tavole rendono la lettura particolarmente piacevole. Tante le pagine spettacolari – in un modo peraltro naturale, privo di compiacimento grafico – come quella dove “Max Wonder” ammira il cielo di pag. 14 o quelle nella casa orologio di pag. 25 e pag. 31. Anche il lavoro dello Studio Arancia è degno di apprezzamento, soprattutto per l’uso molto più modulato del rosso – a volte estremamente selettivo, a volte quasi avvolgente – ma anche per la varietà e intensità dei toni di grigio.

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Tanti elementi che contribuiscono nel complesso ad arricchire ed enfatizzare la narrazione, ma quello che rende veramente speciale questo albo di Morgan Lost è la felice ispirazione di Claudio Chiaverotti. Una trama serrata, avvincente ma lineare, dialoghi che si susseguono in sequenze a volte brillanti, a volte poetiche, a volte asciutte e taglienti, un ritmo musicale che accompagna il lettore in un incedere cadenzato ma senza interruzioni, nemmeno nei cambi di scena. E’ passato un anno dall’esordio di Morgan Lost e sia il personaggio che l’autore appaiono sempre più sicuri, convinti, convincenti. Ad esempio, proprio nei dialoghi tra Morgan Lost e Juliet emergono in modo molto chiaro tanti elementi della poetica della serie. Ma non solo, questo è un albo dove” fin dalle prime battute”(come direbbe Battisti) “si riconosce il posto”, il mondo di Morgan Lost. Il nostro mondo, visto dagli occhi di Chiaverotti.

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Super eroi preoccupati dagli orari dell’ufficio, sicari implacabili ma che sembrano gli “orsetti venduti negli autogrill”, teppisti insicuri e gelide manager senza scrupoli si muovono in un mondo alienato ma non privo di poesia. La poesia spontanea che da sempre Claudio Chiaverotti riesce ad infondere nei protagonisti delle sue storie, rendendoli vivi e umani, spesso anche a dispetto della loro singolarità, se non assurdità. La stessa apparente assurdità che ogni tanto ci colpisce quando voltiamo pagina, come degli squali meccanici che solcano il cielo o un fantasma che appare all’improvviso, nei sogni e nella realtà. Eppure questa è una delle storie di Morgan Lost dove l’aspetto fantastico, sovrannaturale, ha meno spazio. Una storia dominata da una logica precisa in cui man mano tutti i tasselli vanno ad incastrarsi perfettamente.

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Un pugno nello stomaco. A volte è così. Un abisso di follia dagli effetti inesorabili che scaturisce da una gioiosa e innocente risata. Un pugno come quello che ci colpisce a pagina 9. E non ci lascia nemmeno il tempo per riprenderci, perché veniamo trascinati in un continuo succedersi di eventi che si concatenano seguendo un ritmo veloce – com’è nello stile dell’autore – ma in questa storia più misurato, solenne, dove trovano maggiore spazio i silenzi e le emozioni dei personaggi. “Il segreto di Juliet” è una storia romantica. Morgano Lost è un eroe romantico e in questa avventura viene fuori in modo emblematico. Juliet è la fanciulla da salvare. Semplice ed emozionante. L’intrigo è avvincente e complesso, difficile da decifrare se non fin quasi verso la fine. Una storia che diverte e regala emozioni, a volte belle, a volte amare. Così è la vita.

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Ringrazio Luca Raimondo per la concessione delle bellissime immagini, nella versione originale non ancora colorata, che corredano questo articolo (insieme alla copertina di Fabrizio De Tommaso, ad una tavola colorata dallo Studio Arancia e alla Cover Variant del nr. 14).

Nel mese di novembre uscirà il nr. 14 di Morgan Lost “Una vita perfetta” per i disegni di Max Bertolini. L’albo verrà presentato in anteprima a Lucca Comics nella versione Cover Variant ad opera di Giulio De Vita, disegnatore di fama internazionale, autore di Thorgal in Francia e dell’ultimo romanzo di TEX a colori “Sfida nel Montana”.

 

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