Tentato furto in un’azienda di Montiglio, si torna a parlare di sicurezza. Confagricoltura Asti: “Fondamentale il monitoraggio anche nelle zone rurali per non lasciare soli gli agricoltori”
Dopo l’ennesimo episodio di furti e danni a diverse aziende agricole della nostra provincia, episodi che hanno provocato non soltanto allarme ma danni ingenti, ritorna in auge – come se non fosse di per sé una questione dirimente – il problema della sicurezza nelle aziende agricole e nei comuni.
Quanto accaduto nei giorni scorsi all’azienda zootecnica Alma di Montiglio Monferrato, in cui alcuni malviventi nottetempo hanno tentato di rubare una cisterna mobile contenente 1000 litri di gasolio, non è certo un episodio isolato ed è sicuramente un ulteriore campanello d’allarme.
Sul tema interviene Massimo Forno, presidente di Confagricoltura Asti, l’associazione che non ha mai abbassato la guardia sulla questione schierandosi con forza a supporto di ogni strumento utile al già fondamentale lavoro di prevenzione e repressione dei reati svolto dalle Forze dell’Ordine. “Si può fare sicuramente di più e meglio”, afferma Forno, “ricordiamo che il ruolo svolto dagli agricoltori sul territorio è fondamentale, soprattutto se supportato dalla tecnologia. Il monitoraggio digitale costituisce un valido deterrente sia in città sia nelle zone frazionali dove, vista l’articolata struttura del territorio, le Forze dell’Ordine sono impossibilitate a garantire un pattugliamento costante. Spesso gli agricoltori si trovano a dover pensare non soltanto alla sicurezza del proprio nucleo familiare e della propria azienda ma anche quella di un intero paese, una condizione inaccettabile per quanto il loro ruolo di sentinelle del territorio è stato e resterà insostituibile”. Confagricoltura Asti, sempre molto sensibile a questo tema, ha organizzato in passato due convegni tramite il proprio Sindacato Pensionati. Il primo si è svolto nel mese di aprile del 2015, mentre il secondo ha avuto luogo nel mese di maggio di quest’anno in occasione dell’annuale incontro regionale del Sindacato Pensionati di Confagricoltura Piemonte. In entrambi gli incontri si è parlato di come difendersi da truffe e raggiri per vivere in sicurezza e migliorare la propria qualità della vita.
A tale riguardo, un segnale importante giunge dal progetto “Controllo del Vicinato”, un programma cui hanno aderito già molti comuni e che prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alla propria abitazione. Inoltre sono giunti recentemente segnali positivi nell’ambito della videosorveglianza: il Comune di Asti ha infatti aperto un bando che prevede un contributo a fondo perduto destinato a tutti i cittadini che vivono nei condomini che decidono di installare telecamere all’interno delle proprie abitazioni. Le risposte da parte dei condomini sono state numerosissime, in una città che è già una delle più “videosorvegliate” d’Italia e i furti secondo le Forze dell’Ordine ora sono in calo. Inoltre in Prefettura, su sollecitazione del vice prefetto vicario Paolo Ponta, è stato predisposto un “registro” delle telecamere presenti nei palazzi, negozi, enti pubblici. Questo, quando si verifica un reato, consente alle Forze dell’Ordine di potere attingere subito alle immagini.
Il punto, però, rimane sempre uno: una prevenzione e una pianificazione territoriale efficace deve essere supportata da mezzi all’avanguardia che permettano di “arginare”, se non debellare del tutto, gli episodi di criminalità che mettono a rischio la sicurezza di tutti.