Chieri, lunedì 14 novembre, incontro su Augusto Monti nella Biblioteca Civica.
Nella mattinata di lunedì 14 novembre, nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Chieri, si è svolto un incontro sulla figura di Augusto Monti, per ricordarlo nel cinquantesimo anniversario della sua morte. Alla lezione, preparata e tenuta dalla professoressa di lettere del Liceo Monti, Valeria Martano, hanno partecipato tre classi dell’indirizzo Scientifico e la vedova di Augusto Monti, Caterina Bauchiero. Dopo i saluti iniziali, la lezione, che aveva come obiettivo informare gli studenti su chi sia stato Augusto Monti, rappresentante di spicco del mondo della letteratura italiana e al quale il Liceo è intitolato, si è aperta con le note biografiche. Particolare importanza è stata data ai periodi in cui il professor Monti ha vissuto a Chieri, luogo in cui sostenne di aver “maturato i suoi trent’anni”, raggiungendo cioè la sua piena maturità. Intorno al 1904, dopo aver conseguito la laurea in lettere, si trasferì per insegnare nel Liceo Balbo di Chieri. Fedele agli ideali del Risorgimento, Monti fu un interventista democratico e fortemente anti-giolittiano e partecipò come volontario in trincea alla Grande Guerra, dove fu fatto prigioniero e venne trasferito nel campo di prigionia di Mauthausen, dove vi rimase due anni. Nel 1944, durante la seconda Guerra Mondiale, trovò riparo a Chieri presso la famiglia Bauchiero, nel tentativo di sfuggire al continuo controllo degli agenti dell’OVRA (la polizia segreta dell’Italia fascista) spacciandosi per generale in pensione. Proprio durante questo periodo nacque l’amore con Caterina. L’incontro ha inoltre visto la partecipazione di una decina di studenti del Liceo nella lettura di alcune epistole riguardanti Monti. Esaminando in un primo momento l’impegno civile, a partire dall’esperienza nel carcere di Regina Coeli nella Roma del 1936, i ragazzi si sono avvicinati alla miopia e alla gracilità di Monti per proseguire con la figura severa ma dolce dell’insegnante. Augusto infatti fu molto apprezzato per le sue splendide spiegazioni dai suoi stessi allievi, tra i quali Cesare Pavese, Leone Ginzburg e Massimo Mila. Anche agli affetti non risparmiò il suo rigore, che lo portò persino a correggere le lettere della figlia Luisotta e della sorella, mentre nel rapporto con il padre aspirò ad avverare tutti i desideri di questi. La conferenza si è conclusa con alcuni passi tratti da “Ragazza ‘24” in cui Monti descrisse il primo approccio con Caterina, che avvenne per mezzo dell’insegnamento, e le prime simpatie che condurranno i due amanti a sposarsi.
Alessandra Audisio
Federica Marocco