PIEMONTE ARTE: CARMAGNOLA, BIONDI, OMEGNA, CONFERENZE…

CARMAGNOLA: “L’ARABA FENICE: RIUSO FUNZIONALE, RICICLO ARTISTICO 2016” A PALAZZO LOMELLINI

locandina-2016Saranno 27 gli artisti e creativi che esporranno i propri lavori a “L’Araba Fenice: Riuso Funzionale, Riciclo Artistico”, la mostra organizzata dall’Associazione Culturale Peppino Impastato, che avrà luogo dal 18 novembre al 18 dicembre a Palazzo Lomellini, Carmagnola.

L’edizione 2016, la quinta consecutiva, annovera un elevato numero di partecipanti, invitati o auto-candidati, all’esposizione che tutti gli anni mette in luce le opere artistiche e artigianali realizzate con materiali di recupero e di riciclo.

In ordine alfabetico avremo: Giulio Agostino, Massimiliano Anonimicreativi, Domenico Audisio, Ada Basciu, Laura Bernard, Maria Cristina Busnelli, Maria Deborah De Lucia, Daniela Evangelisti, Margherita Fantini, Irma Fava, Lorena Fortuna, Mauro Franco, Roberta Gaidano, Mario Giammarinaro, Gianni Giannasso, Giancarlo Laurenti, Angelo Lussiana, Giusi Maglione, Maurizio Oddenino, Maurizio Rivetti, Marco Roascio, Marilde Saliani, Claudia Scalera, Maximilian Scarlato, Antonella Spagnolo, Cristina Tomaini, Anna Torazza.

Molte le conferme, invitate dall’Associazione a tornare ad esporre, numerosi i nuovi partecipanti di provenienze disparate. Quest’anno più che mai si è registrato un maggiore interesse intorno alla mostra, forse anche per lo sviluppo della comunicazione sui social, facebook in particolare, e alla nascita del sito web arafenice.it.

L’esposizione artistica, che riserva molte sorprese agli stessi organizzatori; ha l’obiettivo di integrare opere d’arte dal forte impatto estetico con oggetti più prosaici, il tutto nell’ottica della valorizzazione del recupero.

Il progetto legato all’Araba Fenice è più ampio rispetto all’esposizione; comprende infatti lo sviluppo di iniziative collaterali nell’ambito della mostra e l’estensione temporale e spaziale del concetto che sta alla base della mostra: la creatività, artistica e artigianale, legata al riutilizzo, riuso e riciclo di materiali.

L’Araba Fenice, con gli eventi collaterali che si svolgeranno tra novembre e dicembre, è iscritta alla SERR. La mostra che inizierà con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti vuole promuovere il tema di quest’anno, ossia la riduzione degli imballaggi. In collaborazione con l’Ufficio Ambiente del Comune di Carmagnola si cercheranno di portare all’attenzione degli operatori commerciali e dei consumatori le alternative alle confezioni usa-e-getta e la possibilità di ridurre gli imballi inutili e secondari. Verranno messe a disposizione borse a rete riutilizzabili e diffuso materiale informativo nei punti di vendita.

La sensibilizzazione passa anche e soprattutto attraverso l’educazione: così come nelle edizioni passate, le scuole sono invitate a visitare la mostra, che sarà aperta al mattino anche durante la settimana grazie all’aiuto dei volontari dell’Associazione Culturale Peppino Impastato e dei Volontari per la Città. Inoltre si svolgeranno alcuni laboratori con Angelo Lussiana, creativo del cartone, che da sempre è presente in esposizione a Carmagnola. I ragazzi che parteciperanno, torneranno in classe con una funzionale libreria di cartone assemblata da loro. Il laboratorio si realizzerà senza costi per le scuole grazie al contributo dell’Assessorato all’Istruzione e Cultura.

Anche per gli adulti sarà proposto il laboratorio “Re-inventoggetto… ricicla col Sumi” curato da Irma Fava. Attraverso l’apprendimento della tecnica giapponese detta Suminagashi (stampa di carta giapponese con china su acqua) si nobiliteranno oggetti di uso comune ormai prossimi a divenire rifiuto, come barattoli, scatole, vecchi libri con copertine disfatte.

Il laboratorio si articola in due momenti: al mattino si farà esperienza della tecnica Suminagashi producendo alcuni fogli personalizzati; al pomeriggio i partecipanti torneranno a Palazzo Lomellini per utilizzare la loro carta per ricoprire gli oggetti da “salvare”.

Per questo laboratorio, che si terrà il 10 o 11 dicembre, in funzione delle adesioni pervenute all’indirizzo di posta elettronica: centopassi.carmagnola@gmail.com, è previsto un rimborso spese e contributo per l’acquisto dei materiali.

 

Quattro eventi, aperti a tutti, sono previsti nel mese di dicembre:

– giovedì 1° dicembre alle ore 20.30 appuntamento al Lomellini con le Associazioni del territorio per “Parliamo di Ambiente: problematiche ambientali e attività di sensibilizzazione a Carmagnola”;

– giovedì 8 dicembre dalle 16 alle 17, Baratto della Scatolata, un appuntamento per il libero scambio degli oggetti vinti al tradizionale Banco di Beneficenza;

– martedì 13 dicembre alle ore 18.30 la Fondazione Banco Farmaceutico Onlus aggiorna i cittadini sugli sviluppi delle proprie attività di solidarietà sul nostro territorio. Si tratta di un ritorno del Banco Farmaceutico, per rinverdire e diffondere nuovamente l’importanza del progetto della raccolta farmaci ancora validi e per raccontare come si sia sviluppata l’iniziativa sul territorio carmagnolese, anche in seguito alla presentazione dell’anno scorso e grazie al coinvolgimento della Croce Rossa locale;

– domenica 18 dicembre alle ore 17 un Finissage Sostenibile chiuderà i battenti della 5° edizione dell’Araba Fenice.

L’inaugurazione della mostra sarà il 18 novembre alle ore 18.00. La mostra sarà aperta fino al 18 dicembre con il seguente orario: giovedì, venerdì, sabato dalle 15.00 alle 18.00, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Per informazioni: centopassi.carmagnola@gmail.com; musei@comune.carmagnola.it; – Ufficio Cultura del Comune di Carmagnola – Tel. 011.9724238

TORINO: IL «SENSO DEL SEGNO» RICORDA ADRIANA BIONDI

L’Associazione Culturale «Senso del Segno», in via Duchessa Jolanda 34, presieduta da Anna Guasco, ricorda la figura della pittrice Adriana Biondi, con una mostra che ripercorre il suo poetico mondo.

Il segno, lo spazio della memoria e la certezza del colore, esprimono il senso della pittura di Adriana Biondi, che attraverso le cadenze di un interiore racconto trasforma le immagini in sogni, paesaggi e simbolici alberi.

Una pittura che si osserva nelle sale espositive del «Senso del Segno», in una sorta di percorso capace di rinnovare l’incontro con opere come «Gabbiano d’acqua» o «Grande nuvola», per cogliere l’impalpabile atmosfera di «Raggio di sole» o di «Striscia di luce».

In questa dimensione, emerge la figura di Adriana Biondi, la forza di una narrazione sempre controllata, misurata, scandita secondo una limpida interpretazione di essenziali case e fortezze geometriche.

Insegnante di Educazione Artistica, inizialmente anche autrice di cartoni animati e pagine pubblicitarie, la Biondi ha trasmesso a generazioni di allievi questo suo mondo permeato di silenzi, di solitudine e di una personale visione dello scorrere delle acque del Po.

In ogni caso, la pittura rappresentava per l’artista la possibilità di poter uscire dalla realtà, per riconquistare inesplorate stagioni della propria vita, per fissare le impressioni di «Mare di vetro» e l’«Architettura di rocce» e, ancora, di «Rosa velata».

E la si poteva incontrare in via Lagrange o sotto i portici di Via Roma a Torino assorta nei suoi pensieri e, contemporaneamente, attenta alle persone che vedeva passare. Lei, nata a «Porta Pila», amava e conosceva i detti popolari, le canzoni e i proverbi del Piemonte e ripeteva continuamente: «ho imparato tanto dai miei scolari».

E dalla prima mostra alla Galleria «La Giara» di Torino nel 1986 a quella, di quattro anni dopo, allo «Studio Artem» di Roma, si coglie una personale lettura della realtà che si trasforma nelle testimonianze pittoriche esposte, nel 1997, alla Libreria Campus, dove insieme alla percezione della luce si avvertiva una «impercettibile enunciazione di gesti», assoluti e assolutamente liberi di creare una particolare «scrittura».

E così da uno sfondo metafisico a rive boscose, da una linea incisiva a un viaggio al nord, si individua il pensiero della Biondi sempre segnato dal fluire del tempo, da riflessioni, da sottili intuizioni.

Accanto a «Una storia d’amore» e al «Vento per le case», si ripete

l’attenzione per cieli incontaminati e ghiacciai e onde, che il fine tratto al pastello descrive con calcolata rispondenza formale. E, in certi casi, la rappresentazione esce dal vero per sottolineare una spiritualità non rituale, ma «per nascere continuamente», mentre nel silenzio si scopre una casa, un albero, una pianura sconfinata percorsa dai musicali versi di un sospeso haiku.

 

Angelo Mistrangelo

 

Associazione Senso del Segno, via Duchessa Jolanda 34, orario:

lunedì-venerdì 15,30-18,30, sabato 10-12, sino al 3 dicembre.

 

IN PIAZZA STATUTO A TORINO «ARTE ALLA VESTIL»

Nei locali del negozio Vestil, in piazza Statuto a Torino, è aperta la mostra d’arte contemporanea «Arte alla Vestil».

Una nuova iniziativa espositiva nata dall’incontro tra arte e moda, progettazione creativa e materiali, dove le linee, le forme e i colori delle opere esposte concorrono a creare un affascinante rapporto con l’ambiente. E il percorso ideato da Silvio Ferrero offre la possibilità di soffermarsi per riflettere sul valore e la qualità del segno, della materia e di ogni singola poetica. E il discorso si apre con il «Portatore Nero» di Domenico Borrelli, un artista sempre alla ricerca di nuovi momenti espressivi e autore di una «scrittura» in cui la forma è il risultato di una determinante tensione evocativa: da «Asso di cappello» al bronzo «Sfenoide-O». In Jessica Carrol l’alveare, declinato in conformazioni diverse e complementari, diviene l’indissolubile testimonianza di un’esperienza in continua evoluzione, di un dettato che travalica la realtà per trasmettere l’essenza della simbolica «Casa Api» e di preziose carte e reperti. Il segno filiforme, aggrovigliato, musicale di Carlo D’Oria rivela la «molteplicità immensa di creature vive», anonime e contemporaneamente uniche. Immagini che si configurano con il ciclo «Interferenze» e con la sospesa evidenza di «Germogli», in una sorta di racconto attraverso il tempo e la memoria. E in Enrico Iuliano il procedimento compositivo assume una esclusiva estensione tecnico-espressiva, una peculiare capacità nel creare un personalissimo linguaggio. E nello spazio traccia nastri e linee di acciaio o lana, che appaiono quali rigorosi elementi di una armoniosa e concettuale struttura.

All’inaugurazione della mostra, resa possibile dalla collaborazione con le Gallerie Benappi, Riccardo Costantini e Davide Paludetto, sono intervenuti gli artisti Borrelli, Carroll, D’Oria, Iuliano, mentre si sono esibiti in un applaudito concerto Francesco Bagnasco e Giulia Cecchin (violini), Tancredi Celeste (viola), Francesco Massimino (violoncello), Laura Capretti (mezzosoprano), Cristiano Arata (chitarra romantica) alla presenza del maestro Marco Zuccarini, Direttore del Conservatorio Statale di Musica «G.Verdi» di Torino. Tra il pubblico esperti della comunicazione, architetti, creativi, Michele Coppola, Francesco De Biase e gli artisti Luciano Cappellari e Roberto Demarchi.

 

Angelo Mistrangelo

 

BENE VAGIENNA, PRESENTAZIONE LIBRO

bene-vagiennaSabato 19 novembre ore 16.30 a Casa Ravera di Bene Vagienna, presentazione del libro del Senatore della Repubblica Michelino Davico “Senza Casta”.

 

 

 

 

OMEGNA: OPERE SCELTE DI ARTISTI TOSCANI DI FINE ‘900

omegna-nativiL’autunno 2016 della Galleria “Spriano” di Omegna (Via Cattaneo 16) è dedicato agli artisti toscani di fine 900 e in particolare a: V. Berti, C. Cioni, W. Fusi, G. Nativi e M. Staccioli.

Ricordiamo in particolare i pittori Vinicio Berti e Gualtiero Nativi e lo scultore Mauro Staccioli.

Vinicio Berti, nato a Firenze nel 1921 e morto sempre a Firenze nel 1991, è noto come il maestro dell’Astrattismo classico. Inizia a dipingere opere astratte nel 1947. All’inizio i suoi lavori sono classificabili nell’ambito del generale rinnovamento astratto-concretista europeo; poi, nella seconda metà del 1947 egli matura una pittura già fuori dal limite del primo Astrattismo. Giunge quindi ad una pittura di “nuova classicità” che, per dimensione contenutistica e formale, si trova in opposizione decisa alla vecchia classicità, ancora componente di fondo, malgrado a volte mascherature avanguardistiche, di tanta arte contemporanea figurativa e non figurativa.

Dal 1947 al 1950 l’artista esegue opere di sempre più vasto motivo astratto-classico e opera per la costituzione di un gruppo artistico con Brunetti, Monnini, Nativi, Nuti e altri amici pittori vicini a lui per idee e risultati, firmando con loro nel 1950 il manifesto dell’Astrattismo classico. Dal 1950 fino alla morte, Berti è stato conseguente a questa linea senza mai cedere a tentazioni informali, neo-dadaiste, pop o altro, e ha proseguito nell’ampliamento delle possibilità espressive dell’astrazione classica.

Gualtiero Nativi è nato a Pistoia nel 1921 entra a far parte, come si è detto, del gruppo dell’Astrattismo classico e ha fatto parte anche del gruppo Espace di Parigi. Nell’arco della sua attività, pur avendo allestito un numero abbastanza contenuto di esposizioni personali, ha tuttavia partecipato attivamente alle più importanti rassegne d’arte contemporanea in Italia ed all’estero, come le ormai mostre storiche di arte astratta alla Galleria d’Arte Moderna di Roma (1951-1953-1955), alle Quadriennali di Roma e alla Biennale di Venezia, oltre alle mostre di arte italiana nei musei d’arte moderna di Vienna, Belgrado e Zagabria, alla Biennale Internazionale di San Paolo del Brasile e a numerosi premi nazionali. Importanti mostre antologiche gli sono state dedicate dal Comune di Pistoia (1982), dal Comune di Fiesole (1983), dal Comune di La Spezia (1984) e dalla Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (1985). Il suo lavoro di questi anni è stato caratterizzato da un’accanita volontà di approfondire quelle che erano state le premesse dell’Astrattismo classico (1948-1950).

Diverso è il discorso che si può fare dell’arte di Mauro Staccioli, che ha raggiunto la notorietà con la scultura, dopo iniziali esperienze pittoriche e incisorie. Nato a Volterra nel 1937 e milanese di adozione, espone per la prima volta le sue sculture alla IX Quadriennale d’Arte di Roma e si interessa di problemi della ricerca e della sperimentazione dell’insegnamento artistico. Staccioli descrive il proprio lavoro come un “intervento” in una situazione data; le forme da lui usate, benchè visibilmente derivate dalla Minimal Art, sono determinate e subordinate al carattere del posto in cui devono essere collocate.

In contemporanea alla rassegna dei maestri toscani, la galleria “Spriano” espone lavori degli artisti in permanenza, artisti che, per la maggior parte, hanno “segnato” la storia dell’arte del XX° secolo e che appartengono quasi sempre a movimenti riconducibili all’Astrattismo e al Concretismo.

 

Enzo De Paoli

 

TORINO, CONFERENZA “GENERAZIONE BILINGUE ED ECONOMIA FRANCO-ITALIANA: UN’ALLEANZA PER IL FUTURO

Mercoledì 16 novembre 2016   – h. 15.00 – 18.30

Centro dei congressi, Sala Giolitti

Via Nino Costa, 8 – Torino

generazione-bilingueLa conferenza presenta l’importante esperienza di avvicinamento tra gli allievi bilingue EsaBac e le imprese francesi del territorio, oltre alla voce autorevole di esperti provenienti dal mondo imprenditoriale e dell’istruzione. In tale contesto il francese è lingua dell’impiego e pertanto risulta necessario il possesso di competenze trasversali e interculturali. Questo partenariato che intende essere di grande qualità potrebbe in futuro divenire un modello per tutti i licei.

Il progetto è ideato e realizzato dal settore educativo dell’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino, la Fondazione Sodalitas e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Quest’evento ha ottenuto il riconoscimento scien¬tifico dell’Università Italo Francese. L’Italia e la Francia si ricorda inoltre che sono l’una per l’altra il secondo partner economico.

“Economia-istruzione”, un incontro eccezionale tra Dirigenti di piccole e medie imprese, Dirigenti o Direttori Risorse Umane di grandi imprese (ALSTOM Ferroviaria, CARTIER, MIHELIN, NORAUTO), rappresentanti delle scuole superiori italiane EsaBac, genitori e studenti italiani, per comprendere:

–           l’economia franco-italiana;

–           l’impatto economico e umano delle competenze plurilingui e interculturali sviluppate nelle classi EsaBac *;

–           il dispositivo di alternanza proposto, in accordo con le autorità educative italiane (USR-MIUR) ** e la Fondazione Sodalitas***.

La legge 107-2015, denominata “Buona Scuola”, rende obbligatoria l’alternanza scuola-lavoro per tutti gli studenti delle scuole superiori. L’Institut français Italia/Ambasciata di Francia in Italia declina tale dispositivo a favore delle scuole italiane che hanno aderito al progetto EsaBac per offrire concretamente ai loro studenti l’opportunità di essere accolti in un ambiente professionale internazionale nel proprio territorio e proporre alle imprese di impegnarsi in questo percorso.

 

CENTRO STUDI PIEMONTESI, DUE APPUNTAMENTI

centro-studi-piemMercoledì 16 novembre, ore 17, alla Biblioteca regionale, via Confienza 14, conferenza di

Andrea Merlotti, su La corte dei Savoia: 1631-1848, nell’ambio delle iniziative legate alla mostra “Piemonte, bonnes nouvelles”, che vede coinvolto il Centro Studi Piemontesi, anche come editore del Catalogo.

Giovedì 17 novembre, ore 17.30, in Palazzo Lascaris -Sala Viglione, via Alfieri 15, presentazione del volume di Marco Piccat, Donne piemontesi e corti d’amore. Una raccolta di liriche dell’antica Provenza, pubblicato dal Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis.

Con l’autore intervengono: Silvia Cavallero (Castello della Manta – Property Manager Fai), Rinaldo Comba (Università degli Studi di Milano).

Coordina, Albina Malerba (Centro Studi Pimontesi). Ingresso in sala fino ad esaurimento posti. R.S.V.P. 011/5757.507-807; oppure direttamente alla Segreteria del Centro Studi Piemontesi: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it

 

GIOVEDI’ 17 NOVEMBRE A PALAZZO CISTERNA “L’ASSISTENZA SANITARIA SUI CAMPI DI BATTAGLIA”

incontri-a-palazzo-cisternaTorna a Palazzo Cisterna, giovedì 17 novembre alle ore 17, l’Associazione Amici della Cultura con l’appuntamento mensile “Incontri a Palazzo”. In sala Consiglieri Achille Maria Giachino, presidente dell’Associazione Nazionale della Sanità Militare Italiana, parlerà di “Assistenza sanitaria sui campi di battaglia dalle origini all’Unità d’Italia”.

L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere e affrontare i vari aspetti dell’organizzazione del corpo sanitario durante i conflitti.

 

 

 

LA WOLFSONIANA, IMMAGINI E STORIE DEL NOVECENTO

Presentazione del libro di Matteo Fochessati e Gianni Franzone

Palazzo Madama – Sala Vetri

Piazza Castello – Torino

Giovedì 24 novembre 2016

ore 17.30

Insieme agli autori intervengono

Cristina Maritano, conservatore Palazzo Madama

Valerio Terraroli, Università degli Studi di Verona

 

wolfsonianaIn occasione del decennale dell’apertura del museo di Genova Nervi, Palazzo Madama ospita giovedì 24 novembre alle 17.30 un incontro di presentazione del volume La Wolfsoniana. Immagini e storie del Novecento di Matteo Fochessati e Gianni Franzone. Insieme agli autori intervengono Cristina Maritano, conservatore di Palazzo Madama e Valerio Terraroli dell’Università degli Studi di Verona. Attraverso il racconto di alcuni significativi eventi storici e artistici della prima metà del secolo scorso, la pubblicazione illustra la ricchezza dei materiali e le complessità linguistiche della collezione donata a Genova dal collezionista americano Mitchell Wolfson Jr.

Ispirati dalla massima che ha guidato Wolfson nell’intensa e appassionata ricerca di opere – “Non l’arte per l’arte, ma l’arte in funzione delle idee” – gli autori hanno cercato, attraverso una fitta trama narrativa, di dare evidenza alla funzione didattica delle opere della collezione che, nel loro pluralismo espressivo, propongono un diretto e comprensibile racconto visuale del Novecento. Per Wolfson gli oggetti detengono la stessa autorità conoscitiva della parola scritta. Pertanto i dipinti, le sculture, le grafiche, i progetti architettonici, le opere di arte decorativa e tutti i diversi manufatti artistici della Wolfsoniana raccontano un singolo episodio, individuale o collettivo, del flusso di eventi che ha costituito la storia del Novecento. Tuttavia, intrecciandosi con la polifonia estetica della collezione, essi ricostruiscono anche i principali accadimenti storici e i più incisivi fenomeni culturali di un periodo che ha dato forma alla modernità contemporanea. Il volume, suddiviso in trentaquattro capitoli, si articola in cinque approfondimenti tematici: i principali stili e movimenti artistici che si alternarono nel Novecento; il passaggio dalle arti decorative a quelle industriali; i movimenti politici e la loro incidenza sui fenomeni sociali e di costume; la tragedia delle due guerre mondiali, ma anche il clima di euforia e positività con cui furono accolte le scoperte scientifiche e l’affermarsi di nuove tecnologie nei campi dei trasporti e delle comunicazioni.

 

ANCIEN HÉMICYCLE, BÂTIMENT ROBERT SCHUMAN, LUXEMBOURG IL 16 NOVEMBRE 2016 DALLE ORE 17 ALLE 19

emicicloIl Primo emiciclo del Parlamento europeo una retrospettiva istituzionale e politica attraverso le principali tappe caratterizzanti gli anni ‘70 a cura dell’Archivio Storico e dell’Ufficio di Informazione del Parlamento Europeo di Lussemburgo A pochi giorni dalla fine di Artissima a Torino, a Lussemburgo, in occasione del 130esimo per celebrare la nascita di Robert Schuman, l’Archivio Storico del Parlamento europeo terrà una tavola rotonda istituzionale e politica sull’importanza del primo edificio, il Palazzo Schuman, che ha ospitato la prima sede del Consiglio dell’Unione Europea, e che è abbellita dalla più grande opera d’arte (150 mq) realizzata in zinco inciso dagli scultori italiani, Nerone Giovanni Ceccarelli, fondatore del Gruppo NP2, e di Giancarlo Patuzzi. L’opera d’arte verrà illustrata dalla dottoressa Francesca Davanzo, archivista del Consiglio che dal 2012 ha svolto un importante ricerca che è stata pubblicata e che è possibile leggere al seguente link del sito del sito del Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/BRIE/2016/563515/EPRS_BRI(2016)563515_IT.pdf Il Gruppo NP2 nasce da un’idea di Giovanni Ceccarelli in arte Nerone; insieme al fratello, Piercarlo Ceccarelli e l’amico Giancarlo Patuzzi, iniziano a lavorare artisticamente all’insegna di un’arte pubblica fruibile da tutti. Le opere del Gruppo NP2 sono presenti in

edifici importanti e prestigiosi in tutto il mondo. Al Gruppo NP2, negli anni ’70, vengono riconosciuti il Prestige du Monde e il Niveau de bronze. Successivamente, lasciano il gruppo Gianni Patuzzi nel 1974 e Piercarlo Ceccarelli nel 1976, ognuno per seguire un percorso autonomo lavorativo: Patuzzi opera come scultore in Brasile e Piercarlo Ceccarelli apre la sua azienda di consulenza la “Ceccarelli spa” a Milano. Nerone trasforma la società in ditta individuale mantenendone il nome: da allora le opere firmate come Gruppo NP2 sono unicamente di paternità di Nerone. In quegli anni, l’artista lavora assiduamente in tutto il mondo portando le sue opere d’arte nella sede della FATA Group, progettata dall’architetto brasiliano Oscar Niemeyer; nella Municipality di Dubai, progettata dall’architetto giapponese Matsushita; nelle sedi di importanti istituti bancari delle principali città italiane ed estere; alla Marvin Walker ad Atlanta; Hotel Ancorage in Alaska; Residenza Phalavi a Teheran; nei teatri Carlo Felice di Genova e Ariston di Sanremo.

Alla conferenza, a cui sono stati invitati il Ministro Franceschini, il sindaco Chiara Appendino e gli assessori Antonella Parigi e Francesca Paola Leon, parteciperanno: Joseph Dunne, Direttore della Biblioteca del Parlamento Europeo Christoph Schroder, capo dell’Ufficio Stampa del PE di Lussemburgo Francesca Davanzo, archivista del Consiglio Colette Flesh, delegato, ex deputato e ministro del governo Lussemburghese Mauve Carbonell, storico all’Università Aix Marseille Arnoldo Ferragni, ex direttore generale del personale al PE Francois Bausch, Ministro dello sviluppo sostenibile e delle infrastrutture in Lussemburgo