CRONACA – Cervere dopo Poirino: coltivazioni di marijuana sequestrate dai Carabinieri della Compagnia di Chieri
La produzione di cannabis è diventata un business per i contadini italiani. Nel 2016 i sequestri di piante sono stati 5733. I coltivatori italiani di cannabis producono lo stupefacente in aziende agricole o in serre costruite in ogni dove, capannoni, magazzini, scantinati. La produzione fai-da-te di hashish e marijuana, almeno in Piemonte, sta aumentando in modo esponenziale. I carabinieri del comando provinciale di Torino hanno individuato e sequestrato, negli ultimi anni, decine di serre clandestine, dotate anche di attrezzature sofisticate, come se la cannabis fosse ormai una pianta-ortaggio qualsiasi. Gli ultimi due sequestri sono stati effettuati dai carabinieri della Compagnia di Chieri. Ieri mattina, a Cervere (cn) frazione Grinzano, i militari hanno arrestato Marco L., 40 anni, abitante a Cervere, perché ritenuto responsabile di produzione di stupefacenti. Nella cascina agricola dell’uomo, i militari hanno sequestrato 53 piante di marijuana, coltivate in apposita serra dedicata alla specifica coltivazione, 1 essiccatore, 1 impianto di areazione, 1 deumidificatore, 2 lampade alogene, 2 lampade al neon, 2 termostati, 1 idrometro elettronico, vari flaconi di liquido fertilizzante, numerose buste di semi di canapa indiana, varia qualità e diversi manoscritti di interesse investigativo. Il precedente sequestro risale a ottobre, a Poirino, in una cascina agricola, quando i carabinieri della Stazione Villastellone, in collaborazione con l’aliquota Radiomobile e la Stazione di Chieri, avevano arrestato Angelo C., 45 anni, residente a Poirino, Davide A., 39 anni, residente in provincia di Cuneo, e Franco B., 38 anni, abitante a Poirino, proprietario della cascina, per coltivazione di cannabis. Coltivavano la droga tra le piante di pomodori. Erano stati sorpresi a separare le infiorescenze dalle piante di cannabis. Durante la perquisizione, i carabinieri avevano sequestrato una serra con 20 piante di marijuana, alte oltre 2 metri, 5 chili marijuana, 1 macchina separatrice con accessori, numerose buste contenenti semi di marijuana, un ventilatore, un deumidificatore, una pressa, una macchina termo sigillante sottovuoto per buste cellophane, una bilancia di precisione e diversi termometri e accessori vari. I tre coltivatori di cannabis sono stai collocati ai domiciliari.