Il cuore del villaggio di Babbo Natale a Torino batte anche grazie al valfenerese Paolo Quirico.

torre-luminosaSe lo puoi sognare, lo puoi realizzare! Più che un principio ispiratore, un comandamento scritto sulle tavole della legge di Walt Disney che ha formato generazioni di bambini e continua a tenere vivo l’esercizio della fantasia in quelli che ora sono bambini un po’ cresciuti.

Ed è forse con quella fiducia nella fantasia che tre “ragazzi” hanno immaginato di trasportare “Il sogno del Natale” nel cuore di Torino. Sono i fondatori della Toimago, società che sta realizzando quello che viene definito il Villaggio di Babbo Natale che aprirà i battenti il 26 novembre in piazza d’Armi nel capoluogo sabaudo. Tra loro un architetto originario di Valfenera. Abbiamo fatto una chiacchierata con lui per farci raccontare come è nato questo progetto. Si chiama Paolo Quirico, 45 anni. Vive a Torino ma torna spesso nel Pianalto astigiano, dove ha partecipato volentieri alle iniziative della Pro Loco di Valfenera.

Come è nata l’idea di portare un villaggio interamente dedicato al Natale a Torino?

L’idea è di Carmelo Giammello, scenografo del Teatro Stabile che vanta collaborazioni prestigiose con Ronconi, Missiroli, Lavia; vincitore del premio Ubu, “l’Oscar” del Teatro. Le sue installazioni fanno regolarmente parte di Luci d’Artista che illuminano Torino nel periodo invernale. Giammello, Roberto Sabbi, architetto, ed io abbiamo fondato la Toimago per dare vita al progetto.

Passare dalla progettazione alla realizzazione non deve essere stato semplice.

E infatti ci sono voluti tre anni per passare dal progetto alla messa in opera. La ricerca dei finanziamenti, i permessi amministrativi, la ricerca del sito adatto hanno comportato gli sforzi più importanti. Con il cambio di amministrazione in corso a Torino avremmo avuto un rallentamento, ma siamo stati fortunati nel trovare la collaborazione della Scuola Applicazione dell’Esercito che ci ha facilitato l’iter dei permessi e della sistemazione dell’area di Piazza d’Armi.

Avete trovato degli sponsor?

Innanzitutto la Toimago ha ottenuto il riconoscimento come Startup innovativa a vocazione sociale. Abbiamo avuto accesso quindi ai finanziamenti da parte di Mediocredito Italiano. Poi abbiamo trovato in Coop FiorFood uno sponsor credibile, oltre a Dea Kids e Sky, La Stampa, Radio Veronica come media partners.

Ci parli di questo “Sogno del Natale”. A chi si rivolge?

Abbiamo pensato soprattutto ai bambini e alle famiglie. Il periodo natalizio è ricco di appuntamenti, ma in genere si tratta di mercatini di cui ai bambini non importa granché. Noi vogliamo invece che i bambini si sentano completamente coinvolti e partecipi dell’atmosfera del Natale. Vorremmo trasportarli nel mondo di Babbo Natale, facendogli visitare la sua casa, portandoli nell’ufficio postale dove arrivano le letterine dei bambini di tutto il mondo, dandogli l’occasione di assistere alla creazione dei giocattoli in una vera fabbrica con veri giocattolai. E poi vogliamo stuzzicare la loro immaginazione con spettacoli circensi, con gli acrobati e i giocolieri. Abbiamo coinvolto il Miur, il ministero dell’istruzione, per studiare delle iniziative educative, dei laboratori destinati ai piccoli visitatori. Per quest’anno sono ancora in embrione, ma confidiamo di perfezionarli per la prossima edizione.

Contate di ripetere l’iniziativa negli anni?

Per questa primo anno il progetto raggiungerà il 60/70% di quello che abbiamo in mente. Consideri che siamo partiti dopo l’estate con la realizzazione a causa dei permessi amministrativi arrivati tardivamente. Il villaggio prevede, ormai per il 2017, una Torre luminosa alta 26 metri. L’intera realizzazione è in legno, completamente smontabile. Dopo la chiusura, che avverrà l’8 gennaio, partirà l’operazione di smantellamento. Si concluderà il 31 gennaio, dopodiché tutta la struttura verrà portata in laboratorio per la manutenzione e il perfezionamento in vista della riapertura del Natale 2017.

Cos’altro devono aspettarsi di trovare i bambini nel vostro villaggio?

Quello che vogliamo ricreare è l’immaginario del Natale, il mondo straordinario che abbiamo fantasticato da bambini. Per questo abbiamo coinvolto attori e animatori che metteranno in scena una sorta di teatro vivente con tutti i personaggi che fanno parte dell’atmosfera natalizia: gli elfi, i giocattolai (saranno dei veri artigiani che interagiranno con i bambini) e naturalmente Babbo Natale nella sua casa.

Il Sogno del Natale si svilupperà su un’area di 2.152 metri quadrati. Prevede una tenso-struttura, lo Chapiteau, dove si esibiranno artisti del circo, giocolieri, attori e musicisti. Saranno aperti una pista di pattinaggio e una serie di stands per lo street food. Ci sarà anche un’iniziativa benefica con la raccolta fondi a favore dell’organizzazione di animazione rivolta ai bambini delle periferie e di quelli ricoverati nell’Ospedale Regina Margherita.

Il modellino del Sogno del Natale

Il modellino del Sogno del Natale

Un grande progetto quello della Toimago che non sembra il solito parco a tema ma la creazione di un vero mondo fiabesco a misura di bambino, dove è impossibile smettere di sognare. In fondo, siamo fatti della stessa sostanza dei sogni.

 

Carmela Pagnotta