IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” – a cura di Alessia Arba

cercalavoro 619^ Puntata. Comunicazione e ascolto. 2^parte

 

Il candidato entra nella stanza, stringe la mano al suo interlocutore che, a sua volta, si presenta. Dopo alcuni minuti, mentre quest’ultimo sta iniziando a porre le domande, il candidato si rende conto che non ne ricorda nemmeno il nome. Perché? Perché, senza accorgersene, era troppo concentrato sulle risposte che doveva dare, per fare attenzione ad ascoltare…

Nella scorsa puntata della rubrica de “Il CercaLavoro. Bussola, Timone e Vela” si è parlato di immagine percepita e di comunicazione. In questa vedremo l’ascolto e le strategie, in caso, per migliorarlo.

L’ascolto attivo (con concentrazione) infatti si può imparare e può essere migliorato con l’esercizio e con una serie di tecniche.

La prima di queste è la “riconferma” e consiste nel riformulare quello che abbiamo sentito. La seconda è la “riflessione” è simile ma coinvolge, appunto, la riflessione sulle sensazioni oltre che sul contesto. Possiamo esercitarci in ambito familiare, o con degli amici, per capire se stiamo effettivamente ascoltando e interpretando correttamente il significato di quello che ci dicono. Un esempio pratico.

Un familiare, o un amico, che sanno che stiamo cercando una nuova posizione lavorativa, ci chiedono come sta andando la ricerca.

Se ascoltiamo attentamente possiamo dedurre che, forse, si sentono un po’ esclusi dalla nostra ricerca e vorrebbero essere maggiormente coinvolti. Usando le tecniche esposte, una possibile risposta potrebbe essere “Vorresti saperne di più sulla mia ricerca di lavoro (riconferma). Ho la sensazione che tu ti senta escluso (riflessione)”.

Alcuni consigli pratici. Mantenere il contatto visivo (evitando di fissarlo!) con chi ci sta di fronte per mostrare il proprio interesse in quello che l’altro sta dicendo. “Usiamo” il silenzio in maniera efficace, senza sentirci a disagio. Il nostro silenzio invita l’altra persona a parlare e ad offrire maggiori informazioni. Ancora, annuiamo e sorridiamo per far capire che abbiamo sentito quello che ha detto l’interlocutore e che siamo interessati.

L’ascolto attivo ci aiuterà a capire e interpretare correttamente le domande dell’intervistatore e le sfumature verbali, e a dimostrare il nostro interesse in quello che viene detto.

Appuntamento al prossimo sabato!