Trofarello – Il Rifugio Ramondetti Cassardo, oggi. L’eredità di amore per i cani di Annisa continua: al via mostra fotografica e mercatino in ricordo della fondatrice.

E’ trascorso quasi un anno dalla scomparsa di Anna Luisa Ramondetti Cassardo, Annisa per tutti. Figura unica, indimenticabile, che ha lasciato un segno nella vita di tutti coloro che l’hanno incontrata, umani e ‘pelosi’. Una vita dedicata a tutto tondo a favore dei cani abbandonati, raccolti da chi non poteva più tenerli o nelle più disparate e talvolta tragiche situazioni. Cani accuditi, ‘sistemati’ avrebbe detto lei, nel Rifugio di via Torino 177 a Trofarello, in vista di una auspicata adozione verso una vita migliore.

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Anna Luisa Ramondetti Cassardo (Annisa) e il suo adorato Remy

Anna Luisa Ramondetti Cassardo (Annisa) e il suo adorato Remy

Un anno senza Annisa, ma nulla è cambiato al Rifugio, che continua l’attività grazie all’instancabile opera dei volontari – uno staff consolidato nel tempo – portandone avanti, proprio come lei aveva desiderato, l’eredità spirituale e materiale.

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Paolo Ballesio, presidente Rifugio Ramondetti Cassardo ONLUS - con Remy

Paolo Ballesio, presidente Rifugio Ramondetti Cassardo ONLUS – con Remy

Annisa era una persona carismatica, ancora oggi le persone dicono ‘Vado dalla Cassardo’ – ci racconta Paolo Ballesio, Presidente della OnlusNostro compito è quello di far sapere che nulla è cambiato al Rifugio. Quel che è cambiato è il mondo intorno a noi: una volta i cani abbandonati in canile erano spesso quei ‘regali di Natale’ che dopo qualche mese non piacevano più. Era quindi probabile trovare anche cuccioli, o cani di razza pregiata. Ora il cane non è più (per fortuna) uno sfizio, e di conseguenza sono sempre di più gli animali che accogliamo che vengono lasciati da noi perché a causa della crisi, o dei mutamenti sociali, le persone non possono più tenerli: cani di anziani che vengono a mancare o debbono essere ricoverati, oppure persone che non hanno più i mezzi per mantenerli. Problemi di spazio anche, con famiglie che si disgregano e debbono trasferirsi, trovandosi nell’impossibilità di portare con sé il loro compagno peloso – e prosegue – Queste circostanze hanno cambiato la tipologia di cane accolto al Rifugio, sempre più spesso abbiamo a che fare con animali non più giovani, quindi più difficilmente adottabili e che necessitano di maggiori spese per le necessarie cure. Noi speriamo sempre che il canile sia solo una fase di transizione, prima di una famiglia, ma con queste premesse le permanenze si allungano, con disagio per il cane e problemi per il canile a causa dei costi più elevati. Per questo motivo abbiamo ora più che mai bisogno di aiuto. Fa però piacere constatare che l’universo del volontariato è sempre più attivo, c’è davvero tantissima gente che si dedica agli altri, in mille modi diversi”.

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Al Rifugio il volontario Emiliano fa passeggiare Franz, uno degli ospiti in cerca di adozione

Al Rifugio il volontario Emiliano fa passeggiare Franz, uno degli ospiti in cerca di adozione

Come si finanzia oggi il Rifugio Ramondetti Cassardo?

“Abbiamo tenuto e sempre terremo fede agli intendimenti di Annisa, che ha sempre rifiutato ogni forma di finanziamento pubblico. Viviamo di donazioni, e delle iniziative che stiamo iniziando a proporre. Chi volesse aiutarci trova ogni informazione disponibile sul nostro sito www.rifugiotrofarello.org. Serve di tutto: impegno personale, risorse, materiali e denaro, per le medicine e tutto quello che occorre per i cani”.

Ci parli delle iniziative in cantiere.

“Ogni anno il Rifugio prepara un calendario. Sino all’anno scorso le immagini erano costituite da foto di cani ospitati qui. Quest’anno un gruppo di amici di Annisa, fotografi per mestiere o per passione, ci ha proposto un’iniziativa che abbiamo accolto con entusiasmo. E’ stato indetto un concorso fotografico, intitolato “UOMINI & CANI”. Oggetto delle foto doveva essere il raffigurare il magico rapporto che ci lega e che apporta benefici ad entrambe le parti: uomo e cane, insieme, si completano. Una giuria composta di esperti selezionerà le tredici foto migliori, e con queste sarà predisposto il calendario dell’associazione. Contestualmente all’esposizione delle fotografie, che avrà inizio sabato 3 dicembre, e durerà fino a sabato 17 dicembre, data nella quale avverrà la premiazione delle prime tre classificate alla presenza delle autorità, abbiamo allestito un mercatino. Ad essere posti in vendita in questa sorta di banco di beneficenza non saranno oggetti qualunque, bensì oggetti appartenuti ad Annisa. Sarà un modo per finanziare il progetto a lei tanto caro e contestualmente avere un ricordo tangibile di questa persona straordinaria. Tutti i proventi, del mercatino come del calendario, saranno destinati al Rifugio. Nel tempo seguiranno altre iniziative”.

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mercatino-rifugio-ramondetti

Appuntamento dunque da oggi, sabato 3 dicembre, ogni giorno dalle 14.00 alle 18.00, presso il Rifugio per visitare la mostra fotografica e, volendo, contribuire finanziando l’associazione con l’acquisto di qualche oggetto del banco di beneficenza, per avere sempre con sé, oltre che nel cuore, un po’ di Annisa.

Sandra Pennacini