Chieri e i richiedenti asilo: “Il Comune si muova con l’ASL, ne ha il potere”
Sul tema dei profughi richiedenti asilo, se sembra da un lato placarsi la polemica politica, non è per nulla passata la preoccupazione della gente comune. Oltre ai tanti commenti che arrivano sul nostro profilo facebook e su 100torri.it, riceviamo oggi questa lettera di un cittadino chierese (che si firma, ma chiede espressamente di non essere citato), che interviene dopo l’iniziativa del vicesindaco Olia di scrivere al Prefetto: iniziativa che la stessa Olia ha spiegato qui, non più tardi di ieri.
Ecco il testo integrale della lettera:
“In qualità di cittadino di Chieri esprimo alcune mie osservazioni in merito all’iniziativa da ultimo posta in essere dal Vicesindaco Olia (nonché dal Sindaco e dalla Giunta) nei confronti della Prefettura di Torino in materia di gestione dei richiedenti asilo. Premetto che già in data 04/10/2016 avevo formalmente segnalato al Sindaco che l’Associazione Trame di Carignano aveva affittato due appartamenti nel condominio di via Martiri della Libertà n. 5 (uno in allestimento e l’altro già occupato da n. 12 richiedenti asilo) sollecitando la verifica dei vigenti requisiti igienico-sanitari in punto sovraffollamento. Attesa l’evidente inerzia del Sindaco – unita peraltro a quella della Prefettura di Torino e dell’Ufficio di Igiene dell’ASL che ad oggi non si sono neppure degnati di rispondere ai miei ulteriori formali esposti – la questione è stata sottoposta alla stampa locale. Ad oggi ben 20 uomini sono stati inseriti in due appartamenti entrambi ubicati nel condominio di via Martiri della Libertà n. 5 in cui complessivamente risiede una ventina di altri condomini per lo più anziani: in sostanza i “profughi” costituiscono il 50% degli abitanti del condominio. Non è stata mai seriamente affrontata da parte delle Autorità la tematica di evitare concentrazioni eccessive di richiedenti asilo specialmente nello stesso condominio/via ma tentare una dislocazione omogenea nel territorio comunale e ciò all’evidente fine di evitare ghetti e problemi anche di ordine pubblico. *** In sostanza il Sindaco di Chieri:
– in un primo momento si è dichiarato incompetente in materia di accoglienza ai richiedenti asilo non senza affermare che n. 12 richiedenti asilo in un appartamento di 80 metri quadri sono perfettamente a norma;
– dopo gli articoli sulla stampa locale e le fondate lamentale dei cittadini ha tentato, per il tramite del Vicesindaco, di sminuire la problematica a mere “beghe condominiali”;
– da ultimo ha ben pensato di cambiare tardivamente idea e scrivere alla Prefettura (in modo peraltro edulcorato rispetto a quanto in precedenza richiesto dai Consiglieri della Lista x Chieri) nella sostanza allineandosi a quanto il sottoscritto aveva già formalmente segnalato in data 04/10/2016 cioè circa due mesi prima. Meglio tardi che mai. A questo punto ritengo necessario che l’Amministrazione comunale eserciti quanto prima le proprie prerogative e verifichi per il tramite dell’ASL il rispetto delle vigenti norme di legge al fine di tutelare sia i cittadini sia i richiedenti asilo. Nelle ultime settimane è inoltre circolata la voce che risulterebbe da destinarsi ai richiedenti asilo un ulteriore appartamento sempre in via Martiri della Libertà (n. 1) di proprietà di un soggetto parente di colui che ha affittato a Tra Me i due appartamenti ubicati al civico n. 5; si attendono smentite. “
Siamo naturalmente disponibili ad ospitare altri interventi dei privati: purchè il loro tono (come in questo caso) non sia di pura polemica. (g.g.)