Villanova d’Asti avrà la sua Casa della Salute. Da Saitta la conferma dell’ampliamento della rete in tutto il Piemonte.
Anche Villanova d’Asti avrà la sua Casa della Salute. La notizia è confermata dallo stesso assessore alla sanità Antonio Saitta che ha comunicato il piano regionale di ampliamento della rete assistenziale primaria. Il progetto prevede l’investimento di 8 milioni di euro per rafforzare e creare nuove Case della Salute fino a raggiungere il numero di 54 su tutto il territorio piemontese. Nella provincia astigiana sono già attive quattro case della salute: Nizza Monferrato, Canelli, San Damiano e l’ultima arrivata, Villafranca d’Asti, entrata in funzione lo scorso 30 novembre. A Villanova d’Asti nascerà dunque la quinta struttura della provincia di Asti. In realtà il progetto era già stato avanzato nel lontano 2007, quando Villanova era stata inclusa nella delibera regionale che istituiva le nuove strutture sanitarie. Era già stata individuata l’area dove costruirla, in via Zabert, dove attualmente si sono insediati i Vigili del Fuoco. Poi nel 2011, dopo la ristrutturazione dei piani di spesa sulla sanità della Regione, Villanova era stata esclusa dagli investimenti sulle case della salute. L’attuale amministrazione del sindaco Christian Giordano aveva anche proposto ricorso al Tar dopo il diniego della giunta Cota e di quella della gestione commissariale. I recenti incontri con il direttore dell’Asl di Asti Ida Grossi, con l’assessore Saitta e il consigliere regionale Angela Motta, tutti orientati al potenziamento dei presidi assistenziali sul territorio, hanno invece confermato che la Casa della Salute di Villanova si farà. Dovrebbe nascere nella stessa sede degli ambulatori Asl attualmente esistenti, dopo opportuna ristrutturazione. L’ultimo indirizzo regionale prevede infatti che la collocazione migliore per le case della salute sia all’interno del centro abitato e non in zone periferiche.
Dopo anni di incertezza, i cittadini di Villanova possono finalmente contare sull’impegno della Regione e dell’Asl che hanno messo un punto fermo all’annosa vicenda.
Carmela Pagnotta