Asti. Presentazione del libro “Un tuffo nella vita” all’Università
Mercoledì 14 dicembre alle ore 17 presso la sede dell’Università di Asti (Piazzale de André) la Biblioteca Astense organizza la presentazione del libro “Un tuffo nella vita“, scritto da Paolo Berta insieme a Edoardo Angelino ed edito da Lindau. Il volume racconta, in forma di intervista, la storia di Berta dopo l’incidente del 1980 (il tuffo del titolo), che lo ha costretto su una carrozzina.
Trentasei anni fa quel salto da uno scoglio ha rappresentato uno spartiacque nell’esistenza di Paolo: dopo quel tuffo, la paralisi. Ma poi la rinascita: la riabilitazione e la presa di coscienza di poter fare qualcosa per le altre persone diversamente abili, attraverso l’associazione Idea da lui fondata. Dal 1990 ad oggi Paolo Berta ha rappresentato e rappresenta nel consiglio comunale della sua città, Alessandria, gli interessi dei più deboli e attraverso il suo costante impegno è diventato un punto di riferimento per le persone diversamente abili.
Avevo voglia di scrivere un libro da tanti anni” ha sottolineato Berta in un’intervista radiofonica “Volevo lasciare un mio ricordo a chi mi vuole bene. E poi un giorno sentii un politico che diceva “Io come il 99% dei politici non so niente dei vostri problemi”. Ho voluto accontentarlo. Con il mio amico Angelino abbiamo lavorato al telefono e poi, una volta finito il libro, l’editore ci ha proposto di dare un taglio più nazionale alla storia. Insomma, ci abbiamo lavorato 4 anni. Mi sono inventato una nuova vita, al termine di un percorso molto lungo. Ora tramite l’associazione Idea e il mio ruolo di consigliere comunale mi occupo di risolvere problemi agli altri e questa cosa mi gratifica molto. La mia massima soddisfazione è riuscire a far tornare la luce negli occhi di ragazzi e ragazzi la cui vita è stata spezzata da un incidente, costretti a modificare abitudini e stili di vita”.
La prefazione di “Un tuffo per la vita” è stata scritta da un autore di eccezione e amico di Paolo Berta, Carlo Petrini, che significativamente conclude: “Questa più che una prefazione vuole essere un ringraziamento a Paolo, perché chi come me ha la fortuna di conoscerlo sa di essere un privilegiato.’
L’ingresso è libero. Saranno presenti entrambi gli autori.