Torino, i  Presepi della Collezione Achille Maria Giachino alla Biblioteca Nazionale

La collezione è composta da presepi provenienti da tutto il mondo e realizzati con tecniche e materiali diversi: cartapesta, ceramica, legno, gesso, feltro, vetro, carta, marmo….

Il più antico è composto da statuine realizzate in cartapesta dipinta, risalente agli ultimi anni del 1800, mentre il più recente e curioso è realizzato con pezzi di computer. Particolare quello in feltro proveniente dal Nepal, eleganti e stilizzati quelli kenioti in legno d’ebano, vivaci e colorati quelli guatemaltechi e messicani in terracotta, delicati quelli in ceramica di Capodimonte ed in vetro di Murano, solido quello in marmo di Carrara, massiccio ma fine allo stesso tempo quello in peltro proveniente dalla Germania, policromo quello tailandese.

Un discorso a parte meritano i coloratissimi e scenografici presepi di Cracovia realizzati interamente in carta stagnola o il grande presepe in legno intagliato, pezzo unico di un artista e scultore polacco. Un altro particolare presepe è quello in gesso policromo realizzato nel 1978 dall’artista bergamasco Claudio Mattei che mette in scena la vita quotidiana dei contadini dei primi anni del secolo.

Numerosissimi quelli in carta a teatrino, retaggio di una tradizione che in Italia è pressoché scomparsa: i presepi provengono infatti in gran parte dalla Polonia dove questa forma di arte povera è ancora viva. Tra questi però ne spiccano due italiani: sono infatti disegnati e realizzati dall’artista scomparso Daniele Luzzati, lo stesso che ha allestito il grande presepe esposto ogni anno al borgo medievale di Torino.