ASL TO5. La sicurezza nel piatto

I consigli del Ceirsa utili per cucinare e mantenere i cibi preparati per i pranzi di Natale, Capodanno ed Epifania ma anche in quelli della quotidianità

 Approfittando della preparazione delle “non usuali” quantità di cibo preparate per i pranzi di Natale, di Capodanno ed Epifania, il Ceirsa (Centro Interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla sicurezza alimentare) fornisce alcuni consigli per cucinare ma soprattutto mantenere i cibi freschi e dopo la cottura.

Manipolate in modo sicuro gli alimenti Lavatevi sempre le mani prima e dopo aver maneggiato alimenti. Tenete puliti la vostra cucina, le stoviglie e gli utensili. Servite sempre il cibo su piatti puliti, non venuti prima a contatto con carne cruda o pollame (i batteri che possono essere presenti nei succhi della carne cruda possono contaminare il cibo che sta per essere servito). Cuocete accuratamente Se cuocete in anticipo i cibi, assicuratevi che raggiungano le temperature interne minime di sicurezza:

  • minimo 63°C per bistecche, braciole e arrosti di carne di vitellone, vitello, maiale e agnello;
  • minimo 71°C per carne macinata di vitellone, vitello, maiale agnello;
  • minimo 74°C per il pollame.

Usate contenitori poco profondi Disponete i cibi cotti da conservare in frigorifero o nel congelatore in contenitori poco profondi. In questo modo il raffreddamento avverrà più rapidamente. Regola delle due-ore Gli alimenti non dovrebbero essere tenuti a temperatura ambiente per più di due ore. Mantenete caldi i cibi caldi e freddi i cibi freddi I cibi caldi dovrebbero essere mantenuti a una temperatura maggiore o uguale a 60°C con scaldavivande, piccoli fornelli o vassoi riscaldanti. I cibi freddi dovrebbero essere mantenuti a una temperatura inferiore a o uguale a 4°C attraverso l’utilizzo di ciotole con ghiaccio. Se ciò non fosse possibile, è opportuno utilizzare piccoli vassoi da portata e riempirli all’occorrenza.