Chieri e il progetto per l’ex Tabasso: a metà gennaio il pre-accordo tra Comune e imprese private
Prende concretezza l’intervento sulla ex Tabasso che vede da un anno in pista una cordata di imprese chieresi guidate da Claudio Campagnolo. In un recentissimo incontro con il sindaco Martano, Campagnolo ha illustrato lo stato dell’arte: un progetto di massima pronto a trasformarsi in progetto definito, con tanto di computo metrico di quel che si può fare sul versante del privato e su quello delle opere pubbliche che la città spera di vedere realizzate.
“Abbiamo cercato di armonizzare il progetto – spiega Campagnolo – in modo che si bilanci l’operazione di edilizia residenziale privata con la realizzazione delle opere pubbliche che la città si aspetta che noi realizziamo. Dobbiamo essere credibili, evitare i sogni e pensare che quel che noi progettiamo l’amministrazione dovrà poi metterlo a bando. E’ importante definire bene quello che si può fare: abbiamo fatto sopralluoghi e misurazioni, siamo in grado di dare numeri più precisi all’amministrazione. Lo faremo con il loro via ufficiale, a gennaio: dopo, metteremo mano al progetto definitivo. Che dovrà essere realizzato nella sua interezza, ma per stadi successivi.
Noi presentiamo a gennaio un piano di fattibilità sulla parte bassa dell’area e pensiamo di arrivare fino ad un certo punto: l’involucro destinato a contenere la sala multifunzionale. Il Comune penso che cercherà di innestare qui una seconda fase, di completamento e attrezzatura della sala e di ricerca di un partner che lo gestisca, con lo stesso profilo imprenditoriale che il nostro gruppo di imprese ha assunto per iniziare l’opera: un privato che investa per averne poi un ritorno.”
Ma per ora siamo ai primordi. “Cerchiamo di disegnare le strutture pubbliche e le demolizioni mentre progettiamo la parte residenziale. Il Comune, dalle monetizzazioni che ricaverà, potrà costruire il suo budget per le opere che andrà a realizzare. Noi, al momento, cerchiamo di presentare un piano che stia in equilibrio con i proventi delle vendite che pensiamo di fare. Naturalmente, l’obiettivo è contenere i costi di realizzazione delle opere pubbliche, affinchè non superino i proventi preventivati. Serve valutare attentamente ogni cosa, dal tipo di illuminazione agli spazi verdi. Devono essere opere belle ma di costo contenuto: un modo per risparmiare è fare una programmazione intelligente che permetta, ad esempio, di utilizzare i macchinari più costosi una volta sola, senza doverli montare e smontare più volte.”
Campagnolo, però, adesso ci crede. “Certo, saremo legasti, in un secondo tempo, anche ai tempi di autorizzazione di enti superiori, come la Soprintendenza. Ma già ci aiuterà una corretta programmazione a livello comunale. A gennaio cercheremo di concludere con il comune un pre-accordo con tutti i contenuti. Poi, senza perdere tempo, passeremo alla progettazione esecutiva.”