PIEMONTE ARTE: BURRUNI, POESIA E JAZZ, MASBEDO, GIVONE
UN LIBRO RICORDA L’ARTISTA ILIO BURRUNI, CON IMPORTANTI TRASCORSI CHIERESI
Nella Sala della Biblioteca del Circolo Ricreativo C.R.D.C., in corso Sicilia 12 a Torino, è stato presentato da Giorgio Droetto il libro «Un vento leggero alle spalle» di Maria Re e Piera Tento, Falco Editore. Promossa dall’Associazione «Il salotto delle idee», presieduta da Elena Fassio, la serata ha messo in luce il contenuto del volume attraverso una serie di interventi, tra i quali quello di Ezio Gaia, che ha ricordato la figura del pittore Elio Burruni (1917-2016), a cui è stata dedicato il libro. Si tratta dell’esordio letterario delle due scrittrici, che hanno delineato con misura e sensibilità l’avventurosa vita di Burruni: dalla natia Sardegna a Chieri, dove ha studiato e iniziato l’attività artistica, al Sud America e alla Francia.
Il lungo, affascinante, irripetibile cammino di Ilio Burruni rivive nelle parole di Maria Re e Piera Tento, nell’intimità dello studio con il cavalletto, i colori e le tele appena abbozzate, nel volto e nei ricordi di Adele.
Un libro per una storia che ci appartiene come il suo sorriso, gli occhi vivaci e quel continuo peregrinare nella luce della cultura visiva tra nuovi incontri e ricerche tecnico-espressive.
Burruni ritorna nei capitoli di «Un vento leggero alle spalle», in una sorta di itinerario legato alle strade della pittura, alle cadenze di una stagione ricca di viaggi, di avventure, di mostre e pennelli e dipinti realizzati con la strenua energia di una interiore intuizione, di una rievocante misura espressiva, di una figurazione percorsa dalle frasi musicali di Wagner o Bach.
Una pittura che affiora dall’incontaminato stupore di un artista che ha attraversato le correnti dell’arte del secondo Novecento con sorprendente leggerezza, con la volontà di delineare gli aspetti di un tempo in cui ha vissuto pienamente: dalla limpida rappresentazione di case e chiese e cieli azzurri alla serrata tessitura della sequenza degli alberi accostati, intrecciati, sospesi in metafisiche atmosfere.
A quasi cent’anni Ilio Burruni ha scritto l’ultima pagina del suo diario per immagini e sogni, ha tracciato le mappe di un’esistenza dall’incessante e inesauribile movimento, mentre riemergono dai fogli i profili di giovani e appassionate figure femminili, dei figli Marco e Rodolfo, di un percorso che da Ghirlanza, in Sardegna, «con la violenza aspra del maestrale», lo porta a Chieri, tra le colline torinesi, con le personalità di Roccati e Casorati, con la Chiesa di San Domenico e l’università e la pittura.
E poi la guerra, la prigionia, i soggiorni in Argentina e Brasile, in Marocco e Saint Tropez, sulla Costa Azzurra, e la mansarda di corso Vittorio a Torino.
In ogni occasione, in ogni situazione non facile, in ogni rapporto con gli ambienti, la pittura è e rimane l’elemento determinante della sua vita, della trasformazione delle personalissime vicende in marine, ritratti, paesaggi e opere d’arte sacra permeate da una spiritualità che negli ultimi anni si è fatta più pressante, fortemente interiorizzata, avvertita come il segno di una visione profondamente insita nel suo mondo.
E così le mostre al Piemonte Artistico e Culturale e al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, con il patrocio della Regione Piemonte e Città di Torino, diventano momenti indelebili del dialogo tra simbolici alberi e il volto di Cristo («Veronica»), tra il pubblico e la moglie Adele: «la vita del pittore è per lei un romanzo».
Un romanzo che rinnova quel suo procedere all’insegna di un dipingere mai scontato, ma sempre e comunque caratterizzato dal colore e dalla natura, dalle luci che s’insinuano tra i rami, da una linea incisiva che circoscrive un grande vascello o fissa l’autoritratto che campeggia sulla copertina di un catalogo.
Un dipingere che, inizialmente, ha, tra gli altri, precisi riferimenti con l’insegnamento di Gregorio Calvi di Bergolo all’Accademia Albertina, con una gestualità trattenuta, meditata, puntualmente risolta su superfici percorse dalla materia-colore.
Vi è nella ricerca di Burruni il clima di una poetica interpretazione della realtà, di una vita «spesa» per l’arte, della consapevolezza che un sogno può diventare un luogo altro, in cui ritrovarsi e rileggere i propri pensieri, incertezze, speranze, angosce, emozioni.
E l’atelier diviene uno spazio per fissare «figure del passato, alberi, paesaggi che si rincorrono disordinati eppure armoniosi».
E non si può dimenticare l’esposizione alla torinese Galleria Viotti, le architetture accese dalla luce mediterranea, le ceramiche realizzate in Sud America, sino agli ultimi quadri eseguiti a Fiaglio, nel biellese, e quel suo andare verso gli sconfinati approdi della fantasia.
E non a caso il libro è intitolato «Un vento leggero alle spalle», perchè ricompone con un linguaggio estremamente attento al valore della parola e delle sensazioni evocate, le fasi di un vivere scandito e sospinto dagli eventi, dalla nitida definizione delle tessere di un mosaico di volti che riemergono dal passato, dall’ultimo passo attraverso i paesaggi della memoria con la leggerezza di un sorriso.
Angelo Mistrangelo
TORINO, PROSEGUE NEL 2017 LA RASSEGNA DI POESIA E JAZZ AL CAFE’ DES ARTS.
Organizzato dallo scrittore Mario Parodi, il «Giovedì jazzistico letterario» al Cafè Des Arts, in via Principe Amedeo 33/F a Torino, vede la presenza di poeti e musicisti, in una sorta di narrazione rigorosamente «live», che esprimono le loro emozioni creando prolungati assoli o i versi di improvvisate poesie.
Il 2016 si è chiuso con la quarta serata alla quale hanno partecipato i poeti Valentina Colonna, Simone Carella e Andrea Gruccia, che hanno scritto in diretta i versi di una poesia sotto l’impulso dei brani suonati da Luca Neri, sax alto, Zevi Bordovach, tastiere, e Paolo Possidente alla batteria.
In sala anche Gennaro Ricolo della Libreria Golem, che ha informato il pubblico sui libri di poesia più venduti.
L’obiettivo finale è quello di raccogliere e pubblicare in un libro tutti i componimenti.
E dagli scrittori Danilo Tacchino, Danilo Torrito e Mario Parodi, si è sviluppato un percorso creativo in cui letteratura, musica e poesia, si rinnovano e proseguono nel 2017 secondo un’impostazione che vede in prima fila gli autori dell’area torinese.(A. Mis.)
TORINO: GAM – PALAZZO MADAMA – MAO – BORGO MEDIEVALE
APPUNTAMENTI FINO AL 8 GENNAIO
MERCOLEDI 4 GENNAIO
Mercoledì 4 gennaio 2017, ore 11 e 16
IN VIAGGIO CON IL CARDINALE
Palazzo Madama – attività per famiglie
Dalle creature mostruose e dalle scene cavalleresche e cortesi che popolano il cofano di Guala Bicchieri un percorso per scoprire i colori, i materiali e le forme del gotico. In laboratorio i bambini creeranno silhouette dorate con cui decorare regali e biglietti natalizi e immaginare nuove fiabe da raccontare insieme.
Età consigliata: 5/10 anni. Durata: 90 minuti. Costo: bambini ingresso gratuito + € 7 per l’attività (gli adulti accompagnatori pagano l’ingresso in museo secondo tariffa ordinaria)
Prenotazioni: lun-ven, ore 9,30-13 e 14-16 (tel. 011 4436999 e-mail: didattica@fondazionetorinomusei.it)
VENERDI’ 6 GENNAIO
Venerdì 6 gennaio, ore 16.00
LA PASSIONE SECONDO CAROL RAMA
GAM – Visita guidata alla mostra per singoli
Con una selezione di circa 200 opere, la mostra ripercorre l’incessante sperimentazione di tecniche e l’inquietudine vitale dell’artista attraverso i momenti salienti della sua carriera lunga quasi sette decadi: dai primi acquerelli apertamente erotici ed espressionisti della serie Appassionata negli anni Trenta e Quaranta, ai collage/bricolage tattili degli anni Sessanta e Settanta composti di materiali come piccoli occhi in vetro, camere d’aria in gomma, siringhe, fino ai lavori e alle incisioni che l’artista realizza dagli anni Ottanta, con riprese iconografiche degli inizi come corpi, dentiere, lingue, organi genitali, figure di animali e scarpe abitate da falli. L’arte di Carol Rama mostra suggestioni surrealiste e dadaiste ed esprime un desiderio sempre acceso verso l’arte e verso la vita, vissute con trasporto empatico.
Costo visita: 4,00€ (+ biglietto di ingresso)
Prenotazioni ed informazioni: 011-5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Venerdì 6 gennaio, ore 16.00 e ore 17.00
GIOCARE CON LA LUCE a cura di A.G.S.T.
MAO – Incontro / laboratorio per adulti e bambini
Appuntamento in occasione della mostra Le figure dei sogni
Durante l’incontro verranno illustrate le potenzialità delle ombre e della luce e la possibilità di realizzare giochi creativi e divertenti con l’utilizzo di semplici ombre. Le ombre saranno realizzate utilizzando sagome, oggetti ma anche i corpi stessi delle persone coinvolte. Durata 40’
Costo: € 7. Ingresso fino esaurimento posti disponibili.
DOMENICA 8 GENNAIO
Domenica 8 gennaio 2017, ore 12 e ore 15
VISITA SPECIALE ED ESCLUSIVA ALLA CASA DI CAROL RAMA
GAM-Visita speciale
Via Napione 15
La GAM organizza alcune visite speciali alla casa-studio di Carol Rama in Via Napione 15 dove l’artista ha vissuto e lavorato dalla fine degli anni Quaranta fino alla sua morte lo scorso 2015. La casa-studio costituisce di per sé una grande opera filosofica dove ogni oggetto e ogni dettaglio hanno in sé un senso e una memoria come parti di un organismo vivente. Potere entrare in questo luogo significa accostarsi alla produzione dell’artista immergendosi nel suo vissuto, osservando le sue fonti di ispirazione, gli oggetti da lei collezionati e conservati con meticolosità nel laboratorio di una vita. Alcune sue opere presenti sono accostate a lavori di altri artisti e intellettuali con cui Carol Rama ha intessuto un dialogo e le numerose fotografie sono testimonianze preziose di importanti relazioni ed esperienze che hanno alimentato la sua arte.
Le visite saranno condotte dal personale della GAM, alla presenza di Pier Giorgio Rama.
Max 5 persone – Min 2 persone a visita
Costo: 100 euro Biglietto da acquistare in anticipo presso la biglietteria della GAM e da presentare all’ingresso della casa. (Non rimborsabile in caso di mancata partecipazione)
Prenotazione obbligatoria ai numeri 011 4436907 / 011 4429523 / 011 4429545
Domenica 8 gennaio ore 16.00
PROTOBALLA.LA TORINO DEL GIOVANE BALLA.
GAM- VISITA GUIDATA
L’itinerario in mostra permette di raccontare il legame del pittore con la città di Torino dove visse fino al 1895, costituendo così un tassello di approfondimento alla mostra FUTURBALLA presso la Fondazione Ferrero.
Si parte dall’analisi della documentazione sul poverissimo Borgo Rubatto, dove Giacomo Balla nacque nel 1871, per proseguire con l’illustrazione della sua complessa formazione.
Dall’influenza di Giacomo Grosso, alle amicizie con altri artisti quali Pellizza da Volpedo, Felice Carena, Antonio Maria Mucchi.
Costo: 4.00 euro (+ biglietto di ingresso – gratuito per i possessori di Abbonamento Musei) Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 8 gennaio 2016, ore 15.00
DISEGNI DI LUCE (PROTOBALLA, LA TORINO DEL GIOVANE BALLA)
GAM – Attività per famiglie
In occasione dell’inedita esposizione dedicata a Giacomo Balla negli spazi della Wunderkammer, ai bambini e ai loro accompagnatori saranno presentati gli ambienti torinesi che influenzarono il giovane artista e il suo stile, condizionato soprattutto dall’incontro degli artisti Divisionisti. I primi temi che Balla affrontò sono sociali, ma nel contempo sono occasioni di sperimentazione sugli effetti della luce sia naturale sia artificiale. Dopo aver osservato fotografie e opere legate all’ambiente cittadino di inizio ‘900, in laboratorio si lavorerà su questi temi per creare originali collages formati da diverse immagini da colorare con più tecniche, che andranno a formare una particolare composizione tridimensionale da regalare durante le feste natalizie.
DURATA: 2 ore
TARIFFA: 7 euro a bambino per l’attività di laboratorio – ingresso gratuito per i bambini e per gli accompagnatori secondo regolamento Museo.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
Dipartimento Educazione GAM
Da lunedì a venerdì, orario 9-13 e 14-16
Tel. 011 4436999 fax 011 4429503
Si ricorda di prenotare le attività entro il venerdì precedente la data del laboratorio
Domenica 8 gennaio 2017, ore 15.30
RICORDO…. DI SCUOLA”
IN COLLABORAZIONE CON LA BOTTEGA DI MASTRO CERRATO
Borgo Medievale – Attività per le famiglie
Il libro “Cuore” e i suoi personaggi sono raccontati attraverso la mostra e la lettura di alcuni brani salienti. A seguire, presso la bottega della stampa, ogni alunno realizzerà una copia ispirata ad un’illustrazione del libro, in ricordo della giornata trascorsa al Borgo Medievale.
Costo: 8.00 euro a partecipante.
Informazioni e prenotazioni: 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
Domenica 8 gennaio, ore 16.00
LE FIGURE DEI SOGNI. Marionette, burattini, ombre nel teatro orientale
MAO – VISITA GUIDATA
Appuntamento in occasione della mostra Le figure dei sogni
Le 400 figure in mostra presso il MAO, appartenenti alla collezione personale di Augusto Grilli, permettono di accompagnare il visitatore alla scoperta degli straordinari aspetti del teatro di figura in Oriente, da quelli più noti come le ombre giavanesi e cinesi, ai meno noti quali le grandi sagome indiane. Grazie a un allestimento che mette in contatto diretto il pubblico con gli oggetti esposti e propone la ricostruzione di alcuni teatrini orientali, sarà possibile approfondire alcuni aspetti tecnici delle diverse tipologie dei burattini e marionette e il valore culturale di questa affascinante forma d’arte.
Costo: € 4 (più biglietto di ingresso alla mostra – gratuito per possessori di Abbonamento Musei)
Informazioni e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
VENARIA: MASBEDO – HANDLE WITH CARE – DIALOGO SULLA CURA DELL’ARTE
15 gennaio, 2017, Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e Reggia di Venaria Reale
In occasione della giornata di chiusura della mostra Handle with care del duo artistico Masbedo, a cura di Paola Nicolin, si terrà un incontro tra gli artisti, la curatrice e il mondo del restauro, per esplorare sotto diversi punti di vista il tema della fragilità e cura dell’arte.
L’incontro sarà seguito dalla visita alla mostra.
TORINO, PALAZZO CARIGNANO: “I CASTELLI DI AGLIÉ E MONCALIERI
venerdì 13 gennaio 2017 alle ore 11.00 nel Salone d’onore di Palazzo Carignano, presentazione della graphic novel “I castelli di Aglié e Moncalieri. I segreti di una grande nobiltà. Le collezioni.
Viene presentato il secondo volume della trilogia ideata da Annamaria Aimone per divulgare e valorizzare le Residenze sabaude con uno strumento didattico che, aggiungendosi all’offerta culturale già esistente, si rivolge in particolare al pubblico delle scuole e delle famiglie.
Attraverso le modalità della fiaba i lettori potranno scoprire le vicende storiche e le collezioni artistiche conservate nelle due residenze sabaude.
Interverrano: Daila Radeglia, Annamaria Aimone, Aldo A. Mola, Michele Ruggiero, Debora Grazio
UNA LAMPADA MAGICA PER I SOGNI DI ELENA GIVONE
Una lampada magica, un sogno per trasformare la vita in un viaggio verso il futuro, una serie di immagini che evocano percorsi della memoria, sono racchiusi nel libro «Dreams from my Magic Lamp» di Elena Givone, editor Andrea Alessandri, stampato dalla Tipografia Sosso di Grugliasco nel mese di novembre del 2016.
Un libro che è un documento del progetto-ricerca della Givone e del suo impegno sociale in Sri Lanka, dove è approdata per un programma di residenze per artisti. In particolare, è stata invitata per sviluppare un corso di fotografia presso la «Free Education School» di Ahungalla. «Il libro nacque – scrive la Givone – con l’intenzione di raccogliere i sogni di bambini, ragazzi e adulti, venuti al mondo e cresciuti in quel paese stupendo…».
E sono incontri e immagini del 2012, impressioni lievissime come i versi degli haiku giapponesi, parole che travalicano la realtà quotidiana per raccontare emozioni, condivisioni, scansioni di una visione in cui – sottolinea Gunter Mik – la «collezione di espressioni disorientate, lega tra loro tutti gli elementi fotografici e lirici di Elena Givone (…) Guardando queste immagini rimaniamo affascinati da personaggi senza età, che rivelano la propria reazione istintiva alle suggestioni della fotografia…». E sono suggestioni accompagnate dalle delicate e sottilmente ironiche illustrazioni della graphic and virtual design Federica De Leonardo (ha vinto la XVIII° edizione di Io Espongo), che affida al fluire immediato e incisivo del segno la definizione di un viso, di una lampada o di un tappeto volante, mettendo in risalto che «Vola solo chi osa farlo».
Formatasi in Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Torino e, successivamente, alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam, la Givone ha riletto attraverso la macchina fotografica territori, situazioni e sguardi, ricreando il sogno mai sopito di una società in cammino verso nuovi traguardi, città e luoghi, ma anche confusa, rinchiusa in carceri brasiliane o in orfanotrofi o accampata sotto ponti e tende.
E nelle sue fotografie le figure di bambini, uomini e donne con la lampada magica in mano esprimono un proprio e indiscusso desiderio: «Voglio una bicicletta», «Vorrei creare la migliore scuola di tutto lo Sri Lanka» o, ancora, «Voglio fare la dottoressa», mentre Hasith Buddima, allievo del corso di fotografia alla «One World Foundation», afferma: «Se avessi una lampada come questa, vorrei che diventasse una lampada normale. Perchè il nostro mondo dobbiamo costruircelo da soli».
Angelo Mistrangelo