Emergenza freddo, anche a Chieri i salesiani si mobilitano

Tutta l’Italia è in questi giorni, sotto la morsa del gelo, in particolare, al Sud la neve è precipitata abbondante, creando problemi di circolazione automobilistica e rendendo difficile il raggiungimento di piccoli centri rimasti isolati. Particolarmente difficile è la situazione nelle zone terremotate, soprattutto per gli allevatori e gli agricoltori, che non hanno voluto e potuto lasciare i luoghi in cui si trova la loro attività di sussistenza. Nelle grandi città la situazione non è diversa e grave è il problema dei senza tetto per i quali le associazioni di assistenza hanno aperto le porte dei dormitori pubblici 24 ore su 24 e messo a disposizione spazi e automobili all’interno delle quali i clochard possano ripararsi dal freddo. In Piemonte, pur non essendoci neve, la media delle temperature, negli ultimi giorni, è scesa e il freddo si fa sentire. In queste notti il termometro tocca i – 6°. Il gelo, a vvolge e imbianca tutto ciò che incontra: per chi non ha casa la notte è un problema. A Torino sono stati raddoppiati i posti, rendendo disponibile, oltre ai container che ormai da anni si allestiscono al Parco della Pellerina, anche la palestra della protezione civile alle Vallette. Anche a Chieri si cerca di fare quel che si può per venire incontro a questa situazione. Per i questo i sacerdoti salesiani del San Luigi di Chieri hanno messo a disposizione per chi è in forte difficoltà (solo uomini), un dormitorio per poter affrontare la notte. Il servizio è svolto da volontari che si alternano per garantire l’assistenza agli ospiti e fornire loro un luogo caldo e riparato nel quale passare le ore più fredde.

Monica Roncari