In Piemonte aumentano le vaccinazioni contro l’influenza
Sono già oltre 614.000 i piemontesi che quest’anno hanno aderito alla campagna di vaccinazione promossa dalla Regione, in crescita rispetto ai 603 mila dello scorso.Il dato – non ancora definitivo e suscettibile di ulteriori incrementi – dimostra che dopo anni in Piemonte il trend delle vaccinazioni si è invertito ed è in crescita. > Con l’obiettivo di aumentare ancora di più la copertura, raggiungendo il 75% dei soggetti interessati, il servizio sanitario della Regione Piemonte ha offerto gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti a partire dai 65 anni di età e di quanti, tra i 6 mesi e 64 anni, soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni. > > Questa mattina in Consiglio regionale l’assessore alla Sanità Antonio Saitta ha svolto una comunicazione all’aula. “Quest’anno il virus dell’influenza si è presentato in forma piuttosto virulenta rispetto agli ultimi anni – ha spiegato – e soprattutto rispetto al passato ha fatto registrare un inizio precoce, causando un picco anticipato durante le feste natalizie”. In Italia l’incidenza media nella prima settimana dell’anno è stata di 9 casi per 1.000 assistiti, in Piemonte è stata più alta, di 13 casi per 1.000 assistiti, praticamente il doppio rispetto alla media del periodo negli ultimi cinque inverni. E dall’inizio del periodo influenzale si sono ammalate in Piemonte circa 300.000 persone, più della metà nelle tre settimane del periodo festivo. > > “Il picco massimo è già stato raggiunto – ha precisato l’assessore – e la fascia più colpita è stata quella dagli 0 ai 14 anni. Questo è avvenuto durante la pausa festiva degli studi dei medici di famiglia e nel periodo di diffusione della psicosi collegata all’allarme meningite. Si è dunque verificato in alcune strutture un numero elevato di accessi ai pronto soccorso. Ci sono state criticità, ma il sistema ha tenuto e per questo ringrazio tutto il personale che ha permesso la continuità delle cure con abnegazione e sacrifici”. > > Seguendo le indicazioni dell’assessorato, nelle ultime settimane molti ospedali hanno provveduto ad attrezzare reparti dedicati e reparti “polmone”. Ad esempio, la Città della Salute ha anticipato l’attivazione di 20 posti letto supplementari, il Mauriziano ha ottenuto altri 15 posti dai reparti con 6 infermieri di rinforzo, al Giovanni Bosco ne sono stati aggiunti 28. > “Non nascondiamo le difficoltà – ha concluso Saitta – ma la risposta a questi problemi riporta alla implementazione della rete di assistenza territoriale, che stiamo potenziando con le Case della Salute e su cui intendiamo accelerare”.