PIEMONTE ARTE: COLLINO, “CUORE”, RIVOLI, VARALLO
MUSEO MONTAGNA: FEDERICO COLLINO TRA MUSICA E PITTURA
Dal Conservatorio di Torino ai paesaggi della Valle di Viù
Torino, Museo Nazionale della Montagna, 20 gennaio – 17 aprile 2017
Inaugurazione giovedì 19 gennaio 2017, ore 18.30
A Federico Collino (Pinerolo, 1869 – Torino 1942), musicista compositore, esecutore e direttore d’orchestra, ma anche valente pittore, il Museomontagna, in collaborazione con la Società Storica delle Valli di Lanzo, dedica la mostra antologica Federico Collino tra musica e pittura. Dal Conservatorio di Torino ai paesaggi della Valle di Viù.
In mostra, coordinata da Laura Gallo e realizzata da Marco Ribetti, sono esposte circa 60 opere di vario formato per lo più dedicate ai paesaggi delle Valli di Lanzo, scelte per l’occasione all’interno di un corpus di trecento tra disegni, pastelli e olii, realizzati da Collino a partire dal 1896.
L’esposizione, promossa dalla famiglia, rende omaggio a un artista pressoché sconosciuto, sia come musicista sia come pittore e completa un lavoro di studio, recupero e valorizzazione in parte già avviato dal Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino nel 2005 per quanto riguarda la sua produzione musicale.
Federico Collino si diploma al Liceo Musicale nel 1891 e nello stesso anno viene assunto dallo stesso Liceo come Maestro di oboe e fagotto. Dal 1892 inizia a rappresentare alcune sue composizioni a partire dal Circolo degli Artisti di Torino. Suona come primo oboe e corno inglese al teatro Regio e al teatro Carignano; dirige al teatro Vittorio Emanuele come Maestro sostituto per la stagione autunnale 1895.
Parallelamente, coltiva la passione per la pittura. Nel tempo libero, soprattutto durante le vacanze a Usseglio, avvia una produzione come pittore en plein air, inserendosi nel filone del nuovo interesse per il paesaggio maturato nella seconda metà dell’Ottocento dai pittori torinesi dell’Accademia Albertina di Belle Arti e dai soci del Circolo degli Artisti, attratti dagli scenari montani, e in particolare dalle Valli di Lanzo, tra cui si possono ricordare Cesare Ferro Milone, Giovanni Guarlotti, Giovanni Piumati e Alessandro Poma. D’altra parte fra Otto e Novecento queste vallate vivono una stagione irrepetibile quali luoghi di villeggiatura, frequentati anche da presenze illustri, come la regina Margherita di Savoia, Benedetto Croce, Guglielmo Marconi, Guido Gozzano, Annie Vivanti, Eleonora Duse, che gira a Balme il film Cenere, mentre Giovanni Pastrone, il regista del kolossal Cabiria, soggiorna a Ricchiardi di Groscavallo.
Il primo schizzo dal vero di Collino, opera ispirata al greto d’un fiume le cui sponde sono fiancheggiate da un filare di alberi, porta la data del 1896. Seguono numerose tavolette, non riconducibili a una data certa, che coprono l’intero arco della vita dell’artista. Collino ritrae soprattutto il paesaggio montano: borgate (Interno di borgata Pianetto), torrenti, laghi (Malciaussia), ghiacciai, pascoli alpini, piloni votivi (Pilone votivo al Cortevizio), scene di vita quotidiana (Nel prato; Usseglio, prima della processione); ma anche affetti famigliari (Ritratto di Tilde), nature morte con fiori e frutti. Nei suoi spostamenti tra Torino e le Valli di Lanzo il pittore raffigura vedute delle campagne del fondovalle: da Baracca nella neve, fino agli scorci della periferia torinese con le sue fabbriche di inizio Novecento (Torino, periferia). Non mancano angoli di Torino, come il giardino della sua abitazione di corso Ferrucci, e il raffinato pastello con un notturno di Piazza San Carlo percorsa da un’automobile con i fari accesi e le sfavillanti luci dei portici che illuminano la notte.
Federico Collino frequenta il Circolo degli Artisti per tutta la vita, ne è animatore, socio dal 1913, membro del consiglio direttivo e figura di spicco dal 1892 quando viene incaricato di musicare l’opera Donna Fabia. Anche se la documentazione dei rapporti fra Collino e il Circolo è riconducibile soprattutto alla sua attività di musicista, è proprio qui che emerge il suo interesse pittorico. La frequentazione conviviale dei pittori soci e i loro amichevoli consigli hanno sicuramente favorito l’evoluzione e la piena maturazione della sua tecnica, al punto da incoraggiarlo a esporre i suoi dipinti a Palazzo Graneri nelle esposizioni sociali degli anni 1919, 1921, 1924, 1928.
La mostra è accompagnata dal volume: Federico Collino tra musica e pittura (1869-1942). Dal Conservatorio di Torino ai paesaggi della Valle di Viù, a cura di Gian Giorgio Massara; testi di Marco Albera, Manlio Collino, Marco Leo, Gian Giorgio Massara, Anna Nelayeva. Edito dalla Società Storica delle Valli di Lanzo, 240 pagine, 334 illustrazioni.
Come consuetudine sarà disponibile il “giornale di mostra” – nel formato di un piccolo quotidiano – che verrà offerto gratuitamente al pubblico durante il periodo dell’esposizione. Al suo interno si potranno trovare immagini e testi dei curatori, utili ad approfondire l’argomento.
IMPEGNO DELLA SVIZZERA PER IL RESTAURO DELLA CAPPELLA DELLA STRAGE DEGLI INNOCENTI AL SACRO MONTE DI VARALLO.
E’ interamente finanziato e gestito dalla Svizzera il restauro del complesso della Strage degli Innocenti nella Cappella 11 del Sacro Monte di Varallo. Si tratta di un intervento decisamente notevole, che porterà al recupero dell’edificio e delle oltre settanta statue in terracotta, tutte a grandezza naturale, che creano la cruda rievocazione dell’episodio descritto dal Vangelo di Matteo. Le terracotte policrome sono state realizzate nel 1588-90 dal “plasticatore” Giacomo Paracca di Valsolda detto “il Bargnola”. La scena, di un verismo sconvolgente, mostra Erode il Grande, Re della Giudea, ordinare un massacro di bambini allo scopo di uccidere Gesù, della cui nascita a Betlemme era stato informato. Secondo la narrazione evangelica, Gesù scampò alla strage in quanto un angelo avvisò in sogno Giuseppe, ordinandogli di fuggire in Egitto; solo dopo la morte di Erode, Giuseppe tornò indietro, stabilendosi in Galilea, a Nazareth.
La Chiesa Cattolica venera i bambini uccisi nella strage come martiri perché “avrebbero versato il loro sangue per Dio e per l’Agnello» con il nome di “Santi Innocenti”, fissandone la memoria liturgica al 28 dicembre. La rappresentazione che dell’episodio evangelico è offerta nella Cappella è terribilmente cruda, persino macabra, con bimbi strappati dalla culla, a dispregio della disperazione delle madri e della foga dei cagnolini di casa che vorrebbero difendere i piccoli. Sangue, disperazione, terrore pervadono la scena, ad offrire quello che è stato definito come un impressionante “teatro della crudeltà. Il restauro della Cappella è stato assunto in ampia parte dalla Isabel und Balz Baechi Stiftung (IBBS) di Zurigo che vi ha investito circa 400 mila euro a cui si aggiunge il contributo della fondazione Ernst Göhner di Zug.
La Fondazione Isabel und Balz Baechi è un organismo di riconosciuta fama, senza fini di lucro, sorto per la difesa dei dipinti murali, interessato soprattutto ad intervenire nei siti Unesco. Ha già operato con successo in diverse realtà, sostenendo, ad esempio, il restauro dei templi tibetani, di Palazzo Malacrida a Morbegno in Valtellina, edificio con decorazioni settecentesche legate all’ambito di Tiepolo, oltre che nello stesso Sacro Monte di Varallo.
“Qui, in anni recenti, la Fondazione ha finanziato il restauro di altre due Cappelle: nel 2012 e 2013, quella Battesimo di Cristo e, nel 2014, della Cappella di Cristo avvolto nella Sindone.
Poichè la Fondazione Isabel und Balz Baechi per statuto finanzia solo il lavoro di operatori svizzeri, i tre interventi sono stati realizzati – afferma Elena De Filippis, Direttore dell’Ente di gestione Sacri Monti del Piemonte – in modo esemplare dal corso di laurea in conservazione e restauro della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).
Nei restauri svolti la SUPSI ha partecipato al finanziamento attraverso il lavoro dei propri docenti e degli esperti scientifici.
Anche in questa cappella, i lavori di restauro vengono eseguiti dagli allievi del corso specialistico di restauro (già diplomati come “collaboratori restauratori”) che operano sotto la guida dei loro docenti. L’attività al Sacro Monte, che avviene sotto la direzione di Stefania Luppichini diplomata presso una delle due prestigiose scuole italiane ministeriali, l’Opificio di Pietre Dure di Firenze, è infatti compresa nell’iter formativo di un master di specializzazione dell’Istituto svizzero.
Naturalmente il progetto di restauro è stato verificato e approvato dalle Soprintendenze competenti, che controllano anche l’esecuzione degli interventi”.
Proprio perché legato all’attività scolastica, il cantiere procede per fasi successive. I lavori si svolgono nei mesi estivi mentre cessano negli altri.
Renata Lodari, Presidente dell’Ente gestione Sacri Monti, ritiene che il restauro possa essere completato entro l’autunno 2018. Sottolinea anche l’interesse di questa collaborazione tra le due istituzioni svizzere e il Sacro Monte di Varallo.
“La presenza al Sacro Monte di Varallo, da anni, della Scuola universitaria di restauro della Svizzera Italiana e della Fondazione Isabel und Balz Baechi, dà il senso dell’importanza del complesso e del sito Unesco dei Sacri Monti piemontesi e lombardi, che gli svizzeri hanno ben compreso. Speriamo che la loro attività apra la strada ad un interesse internazionale a sostegno dei Sacri Monti”.
BORGO MEDIEVALE, “CUORE” E FILM MUTI
Al Borgo Medievale, in occasione della mostra dedicata al libro Cuore di Edmondo De Amicis, vengono presentate al pubblico attività diverse, prima fra tutte una rassegna di film muti girati a Torino nei primi anni del Novecento con accompagnamento musicale dal vivo, che proporranno le tematiche affrontate nel libro. La rassegna, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema di Torino e con la Bibliomediateca, prenderà avvio sabato 28 gennaio alle ore 17 presentando, nel salone San Giorgio i film Nozze d’oro del 1911 per la regia di Luigi Maggi e prodotto dalla Società Anonima Ambrosio, e Per il babbo del 1913 per la regia di Umberto Paradisi e prodotto da Pasquali & C. I film sono stati entrambi girati a Torino, dove, nel 1904 nacque la cinematografia e gli stabilimenti di Itala-Film, Ambrosio e Pasquali s’imposero presto sul mercato internazionale. Al termine delle proiezioni il pubblico potrà gustare un aperitivo …come ai tempi di De Amicis, il vermut, anch’esso un’eccellenza torinese!
Mercoledì 25 gennaio, in collaborazione con ODS – Operatori Doppiaggio e Spettacolo, verrà proposto il secondo appuntamento di Intorno a Cuore, un percorso teatrale di accompagnamento alla mostra. Gli allievi della scuola leggeranno alcuni tra i brani più significativi del libro Cuore partendo dal salone San Giorgio e concluderanno il percorso negli spazi della mostra.
Il pubblico verrà accompagnato in sala mostre e nella sala di Cuorgné dove gli attori, a più voci, racconteranno le storie, gli intrecci e le vicende più appassionanti del libro.
Proseguono inoltre le attività dedicate alle famiglie la domenica, a partire dalle ore 15,30:
– domenica 22 gennaio La Maestrina dalla Penna Rossa racconta – progetto TheBa. Entra in scena il museo, in cui un attore in costume leggerà Il tamburino sardo.
Cuore, heart, corazón, du cœur, Srdce…
18 ottobre 2016 – 26 febbraio 2017
Borgo Medievale Torino
Parco del Valentino | Viale Virgilio 107
10126 Torino
Orario mostra: dal martedì alla domenica ore 10-18. Ingresso 1 euro.
Orario Borgo Medievale: dal lunedì alla domenica ore 9-20 aprile-ottobre, 9-19 novembre-marzo. Ingresso libero
Orario Rocca: dal martedì alla domenica ore 10-18 novembre-marzo
(ultimo ingresso 17.15)
Informazioni e prenotazioni attività per famiglie: 011. 5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com
CASTELLO DI RIVOLI, WEEKEND’ARTE PER LE FAMIGLIE
Mostruosamente bello – A cura del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Castello di Rivoli, Sabato 21 Gennaio ore 15.30, Domenica 22 Gennaio ore 15
Le famiglie sono di casa al Castello di Rivoli: i Weekend’Arte, sempre molto amati da bambini e ragazzi di tutte le età, sono occasioni per incontrare l’arte contemporanea in modo divertente e coinvolgente insieme a mamme, papà, zii o nonni. Ogni terzo weekend del mese, da ottobre a giugno (oltre a ulteriori occasioni speciali) l’appuntamento con il Weekend’Arte prevede la visita al Museo d’Arte Contemporanea e il workshop in relazione alla Collezione e alle mostre in corso: i genitori possono scegliere se accompagnare i bambini nell’attività oppure proseguire la visita. L’attività è aperta a bimbi di tutte le età.
NOVITA’ 2017: Progetto ALTROTEMPO 0-6
Il terzo sabato del mese, da gennaio a marzo 2017, il Dipartimento Educazione istituisce un orario speciale di visita e laboratorio per le famiglie con bimbi da 0 a 6 anni alle ore 10 .
Le attività sono GRATUITE e aperte a tutte le famiglie, su prenotazione
Sabato 21 gennaio 2017 ore 10 Spazio luce colore
Sabato 18 febbraio 2017 ore 10 Abitare i sensi
Sabato 18 marzo 2017 ore 10 Microrganismi
Il Museo è baby-friendly: si può entrare con passeggini e carrozzine, fotografare, sfogliare libri per adulti e bambini al bookshop che dispone di un settore dedicato alla letteratura per l’infanzia. Inoltre sono presenti un angolo allattamento e servizi attrezzati per il cambio dei bebè.
INFO e PRENOTAZIONI
educa@castellodirivoli.org Tel. 011.9565213 www.castellodirivoli.org/dipartimento-educazione
Fanpage facebook Dipartimento Educazione Castello di Rivoli, Twitter @EdRivoli
CUNEO, “GRAND’ARTE”: MOSTRA DI GUIDO VILLA
Inaugurazione della mostra dell’artista Guido Villa Migranti da una poesia di Derek Walcott a cura di Roberto Baravalle, venerdì 20 gennaio 2017 alle ore 18,00 presso Palazzo Samone via Amedeo Rossi, 4 – Cuneo
La mostra è il secondo appuntamento di grandArte 2016/2017 e rimarrà aperta dal 20 gennaio 2017 al 12 febbraio 2017
giovedì e venerdì dalle 17,00 alle 19,30 | sabato e domenica dalle 15,30 alle 19,30
CIRCOLO DEGLI ARTISTI, “MUSICA E IMMAGINI”
Per il ciclo Conversazioni Musicali 2016/ 17, organizzato da Circolo degli Artisti in collaborazione con Concertante, sabato 21 gennaio h 16.30 “Musica e immagini” a cura di Pier Paolo Strona ricercatore; brani al pianoforte da J.S. Bach, fotografie di Pier Paolo Strona, audizioni e proiezioni. Biblioteca Circolo degli Artisti – Via Bogino 9 – II piano sc destra digitare 4444 + icona camp ingr. libero ad esaurimento posti – info tel 011 8128718
TORINO, IL GIOVEDI’JAZZISTICO LETTERARIO AL CAFE DES ARTS
Per dieci serate, l’ultimo giovedì del mese fino al 29 giugno, MARIO PARODI invita i poeti presenti in sala a comporre una poesia rigorosamente live sotto la suggestione di uno dei brani suonati dai jazzisti protagonisti della serata al Cafe des Arts. Fra il primo e il secondo set vengono letti i testi poetici prodotti, con l’obiettivo di pubblicare un libro alla fine della stagione.
Ancora. Sempre nell’intervallo un libraio a turno della nostra città ci informerà sui libri di poesia più venduti nel suo locale.
GIOVEDI’ 26 GENNAIO 2017 ORE 21
CAFE’ DES ARTS VIA PRINCIPE AMEDEO 33/F TORINO
QUINTA SERATA DI “IL GIOVEDI’ JAZZISTICO LETTERARIO”
Con la partecipazione dei poeti:
ANGELA DONNA
PIERO ABRATE
ENRICO MARIO LAZZARIN
EGLE BOLOGNESI
e di MICHELE BERGHELLI della LIBRERIA LINEA 451
e dei musicisti:
MARCO PICCIRILLO al contrabbasso
EMILIO BERNE’ alla batteria
JACOPO ALBINI al clarinetto
PASQUALE CALO’ al sax
TORINO, CONVEGNO SU VERDE PUBBLICO, ARTE E BIODIVERSITÀ
Mercoledì 18 gennaio 2017, a Torino, presso la Biblioteca civica Villa Amoretti (Parco Rignon), si aprirà il convegno “Verde Torino” su botanica, arte, letteratura e biodiversità nel capoluogo piemontese, organizzato dall’associazione Archivio Sergio Albano. Dalla botanica alla gastronomia, passando per arte e letteratura: ricercatori ed esperti interverranno per indagare la percezione della natura da parte dell’uomo, come sia in grado di creare legami culturali e di identità con le piante, ispirare chi coltiva il senso del bello, creare interazioni eco-sostenibili o portare al suo sfruttamento. Considerando l’influenza della natura nell’immaginario collettivo, sul rapporto uomo-ambiente e le connotazioni che comunemente attribuiamo ad essa, saranno esplorate alcune dinamiche sociali, culturali, spirituali dovute al legame che la popolazione ha instaurato con il territorio a cui appartiene: che cosa sono gli alberi monumentali: i criteri per il loro censimento, l’elenco e l’individuazione degli alberi monumentali in Torino; la percezione letteraria della natura e del mondo vegetale nell’antichità e nella contemporaneità, come piante, fiori, luoghi e animali ispirano l’animo umano; l’arte di mettere in risalto la bellezza del verde pubblico con sculture composite e installazioni che hanno per oggetto l’amore e il rispetto per l’ambiente; come i consumatori, decidendo cosa comprare e cosa mangiare, condizionano la biodiversità vegetale sia su scala mondiale, sia su scala regionale.
Interverranno:
Francesco Albano (Dottore forestale e presidente associazione Archivio Sergio Albano) Alberi monumentali in Torino e Piemonte
Enrico Villois (Linguista e filologo)
Natura nella letteratura e nella cultura antica e moderna
Rodolfo Marasciuolo (Giardiniere del Comune di Torino)
Sculture, fiori e personaggi incantati
Michele Lonati (Docente di botanica presso il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e alimentari) La biodiversità vegetale: come la condizioniamo andando a fare la spesa
INGRESSO LIBERO SINO AD ESAURIMENTO POSTI