Moncalieri: lo “spacciatore di merendine” non farà lavori socialmente utili
La decisione del preside dell’Istituto Pininfarina di Moncalieri di far scontare la punizione al giovane “spacciatore di merendine” con lavori socialmente utili non è stata approvata dai genitori del ragazzo, e senza il loro consenso non potrà procedere.
Come è noto, la vicenda del ragazzo sorpreso a vendere merendine ai compagni di scuola ad un prezzo inferiore a quello dei venditori autorizzati, ha suscitato grande attenzione. I dirigenti scolastici lo hanno prima sospeso per 15 giorni, poi hanno trasformato la punizione in un percorso di formazione sull’autoimprenditorialità con i Giovani dell’Unione Industriale, e infine hanno deciso di fargli trascorrere il periodo di sospensione affiancando l’Associazione Terza Settimana che aiuta le famiglie in difficoltà. Ma non tutti sono concordi nel disapprovare l’iniziativa del giovane, infatti la Fondazione Luigi Einaudi gli ha offerto una borsa di studio e altre aziende già meditano di offrirgli lavoro una volta terminati gli studi.
A sostenerlo pare che in prima linea ci siano i genitori, che hanno rifiutato quest’ultima decisione del preside, in parte perché la sede della Terza Settimana è lontana dalla loro abitazione e avrebbe provocato problemi logistici, ma anche perché non la ritengono la scelta migliore. Avrebbero preferito che il ragazzo trascorresse il tempo della punizione all’interno dell’Istituto, per riordinare gli spazi comuni o i laboratori, non essere trattato “come un delinquente”.
Restiamo in attesa di nuovi eventi.