IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” a cura di Alessia Arba  

 

24^ Puntata. Rassegnare le dimissioni con le nuove modalità.

 

Come scrivere la lettera di dimissioni? Esiste qualche modello? Quali informazioni bisogna necessariamente inserire? Queste sono alcune delle domande che, una volta comunicato al proprio datore di lavoro la volontà di rassegnare le dimissioni, venivano in mente al momento di metterle nero su bianco.

Questo avveniva prima del 14 settembre 2015 e sino al 12 marzo scorso.

Infatti le riforme introdotte con il Jobs Act nel 2015 hanno portato ad importanti novità, tra cui il pacchetto di norme e disposizioni relative alle modalità di recesso dal rapporto di lavoro e alla comunicazione delle dimissioni volontarie rivoluzionando così in modo significativo la materia.

Infatti, con l’entrata in vigore il 12 marzo scorso del Decreto Legislativo n.151/2015, le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sono fatte esclusivamente via internet tramite dei moduli ad hoc resi disponibili dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali attraverso il sito www.lavoro.gov.it e trasmessi poi al datore di lavoro e alla Direzione territoriale del lavoro competente.

L’obiettivo? Garantire una maggiore trasparenza e tutela a favore dei diritti dei lavoratori del settore privato, stabilendo una maggiore uniformità nella procedura e nelle modalità di comunicazione delle dimissioni volontarie contrastando così anche alcune pratiche illegali e penalizzanti come, ad esempio, le dimissioni in bianco.

Il lavoratore poi ha la possibilità di revocare, sempre via internet e senza penali, le proprie dimissioni volontarie entro 7 giorni dalla data di trasmissione del documento.

La procedura è semplice e il lavoratore può scegliere tra due opzioni: o inviare il nuovo modulo autonomamente (è necessario munirsi prima del Pin INPS Dispositivo, accedendo al portale dell’Istituto o recandosi in una delle sue Sedi) tramite il sito del Ministero del Lavoro o rivolgersi ad un soggetto abilitato (patronato, organizzazione sindacale, ente bilaterale, commissioni di certificazione) che curerà la compilazione dei dati e il loro successivo invio al Ministero del Lavoro.

Il Ministero stesso ha pubblicato anche una video-guida per i lavoratori che, come nel primo caso,volessero procedere da soli: https://www.youtube.com/watch?v=02yuLr7-h_E&feature=youtu.be.

Appuntamento al prossimo sabato con nuovi argomenti della rubrica de Il Cercalavoro “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro”.