PIEMONTE ARTE: M.A.O., CAROBENE, SAMURAI, EXODOS, BRUXELLES

MAO: IL GIOVANE KUNISADA E LA SCUOLA DI OSAKA. ROTAZIONE DI STAMPE E DIPINTI NELLA GALLERIA GIAPPONESE

MAO Museo d’Arte Orientale

via San Domenico 11 – Torino

A partire da martedì 24 gennaio il percorso espositivo delle stampe sarà completamente rinnovato: a quelle attualmente esposte subentreranno xilografie che raffigurano scene del teatro kabuki nel ventennio 1815-1835, periodo di affermazione della grande scuola Utagawa di Edo (Tokyo) in questo filone dell’ukiyo-e, attraverso le opere di uno dei suoi maggiori esponenti, Kunisada (1786-1864). Il suo stile eclettico, profondamente influenzato dal caposcuola Toyokuni (1769-1825), viene messo a confronto con le produzioni coeve degli artisti operanti nel Kansai, raggruppati sotto la dicitura “Scuola di Osaka”: essi diedero vita a uno stile regionale piuttosto uniforme, caratterizzato da una certa spigolosità delle figure che le rende quasi monumentali.

Opera in foto:

Utagawa Kunisada, Con l’ombrello sotto la neve

Xilografia, Giappone 1828-30

Oltre al corpus principale delle stampe kabuki, verrà trattato il tema del paesaggio attraverso alcune composizioni in formato verticale tratte da serie famose di Utagawa Hiroshige (1797-1858).

Nella sala principale al secondo piano saranno invece riproposti otto kakemono (dipinti in formato verticale) che forniscono un assaggio della variegata produzione pittorica nipponica tra la fine del XVI e la seconda metà del XIX secolo. Di questa rotazione particolarmente preziosa si segnalano dei dipinti a inchiostro monocromo, su seta o su carta: un etereo paesaggio nello stile del grande maestro di scuola Kano, Tan’yu (1602-1674); il tema Zen del “Gibbone che afferra il riflesso della luna nell’acqua”, dipinto da Kaiho Yusho (1533-1615), e un piccolo fugu (pesce palla) che reca la firma del famoso Katsushika Hokusai (1760-1849).

 

MOSTRE D’ARTE AL CENTRO COMMERCIALE 8 GALLERY – LINGOTTO

L’Associazione «Il Pensiero Libero» ha promosso e organizzato la manifestazione espositiva Contest Open Gallery presso la Rampa Elicoidale del Centro Commerciale 8 Gallery del Lingotto, in via Nizza 230. Il pubblico potrà visitare dal 17 gennaio al 22 ottobre 2017 una serie di mostre, che coinvolgeranno più di 180 autori. E dal 23 al 29 gennaio è presente con una personale la pittrice Angelica Carobene, che propone al pubblico opere in cui materia, colore e applicazioni in rilievo esprimono il suo mondo interiore: da «Finestre in giardino» a «Primavera». La Carobene ha esposto i diversi aspetti della sua esperienza alla Biennale di Montecarlo, Expo Grulab, Cafè des Arts e Paratissima 9 a Torino.  Il programma prevede, quindi, un’ampia selezione di artisti e lavori che caratterizzano i momenti dell’iniziativa ideata dall’Associazione Il Pensiero Libero (www.ilpensierolibero.com).

 

ARMERIA REALE, IL RITORNO DEL SAMURAI

L’armatura giapponese B.53 restaurata grazie al progetto Restituzioni (edizione 2016) di Intesa Sanpaolo rientra stabilmente ai Musei Reali di Torino. 26 gennaio 2017 ore 11,00 Musei Reali, Armeria Reale, Torino Ingresso in piazza Castello 191 esclusivamente per questa occasione

Introduce Enrica Pagella Direttrice dei Musei Reali Intervengono Michele Coppola Responsabile Attività Culturali Intesa Sanpaolo Alessandra Curti restauratrice dei Musei Reali Mario Epifani Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Torino www.museireali.beniculturali.it www.restituzioni.com

                                                                                                                                  

TORINO, ALL’ACCADEMIA ALBERTINA PREMI PER PAOLINI, FERRETTI E LO SCHIAVO

Sabato 28 Gennaio alle 16.00 nel Salone d’onore dell’Accademia Albertina, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico, alla presenza della Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca, Valeria Fedeli, saranno conferiti i diplomi Honoris Causa a tre importanti protagonisti dell’arte e della cultura italiani. Giulio Paolini, tra i massimi artisti viventi, riceverà il diploma ad honorem in Pittura, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, per ben tre volte premi Oscar, riceveranno il diploma ad honorem in Scenografia. Dopo la prolusione del Presidente, Fiorenzo Alfieri, l’introduzione del Direttore dell’Accademia, Salvo Bitonti e l’intervento della Presidente della Consulta degli studenti, Angelica Moretti, le laudationes saranno tenute rispettivamente per Giulio Paolini, dalla storica dell’arte e curatrice, Maria Teresa Roberto, docente dell’Accademia Albertina e per la coppia Ferretti-Lo Schiavo dallo stesso Direttore Bitonti, regista e docente di Regia e Storia del Cinema. Saranno presenti e interverranno la Sindaca della Città Chiara Appendino, il Presidente della Regione Sergio Chiamparino, il Rettore dell’Università Gianmaria Ajani, il Rettore del Politecnico Marco Gilli, il Presidente del Conservatorio Valentino Castellani e il Direttore Marco Zuccarini. Con il Conservatorio l’Accademia Albertina, attraverso una recente convenzione, sta per creare il cosiddetto “Polo delle Arti”, che unirà le due Istituzioni in una nuova grande realtà educativa e culturale. Concluderà la cerimonia la Ministra Fedeli.

 

TORINO, “EXODOS”, LO SGUARDO SULLE MIGRAZIONI

Inaugurata nel palazzo della Regione la mostra fotografica “Exodos/Exit – rotte migratorie, storie di persone, arrivi, inclusione. La traversata del mare o le lunghe attese in coda davanti ai muri e al filo spinato lungo la rotta balcanica, le coperte dei campi profughi di Idomeni e quelle del centro Fenoglio di Settimo Torinese, i bambini nelle tende e sui barconi. È l’emergenza migratoria che diventa quotidianità negli scatti di dieci fotografi e due videomaker piemontesi protagonisti della mostra “Exodos”, allestita dal 23 gennaio al 24 febbraio nella sala mostre del palazzo della Regione che, con l’assessorato all’Immigrazione, ha finanziato il progetto. L’obiettivo è raccontare il volto umano della crisi dei migranti offrendo un punto di vista “torinese” sull’argomento. Le foto aprono uno spaccato sui grandi esodi a partire dal 2011 con l’emergenza nord Africa, fino alla guerra in Siria e alla fuga attraverso la rotta balcanica. Nella foto (di Rosanna Cauda), un momento dell’inaugurazione.

 

BRUXELLES, ARTE PER NON DIMENTICARE

All’interno del Parlamento Europeo a Bruxelles è stata allestita la mostra «Il segno della Memoria», con lavori di autori italiani, per non dimenticare la Shoah, per riflettere sui campi di sterminio, per mantenere vivo il ricordo di un tempo doloroso, tragico, straziante. Una mostra che, promossa da Lara Comi, Eurodeputato e Vicepresidente del Gruppo del Partito Popolare Europeo, è stata curata da Ermanno Tedeschi con la consueta attenzione al valore simbolico del segno, alla forza evocativa dell’immagine, alla sensibile narrazione degli artisti invitati a questo appuntamento con la storia e la cultura. E così a Bruxelles si può vedere, dal 24 gennaio, il trittico «Segni Terreni» di Barbara Nejrotti con le impronte di un bambino, di una donna e di un uomo che prendono forma sulla tela, mentre il paesaggio con i binari del treno per Auschwitz emerge dal lavoro «Freedom» di Paolo Amico. E il discorso prosegue con il «Boscone del numeri primi 2013» di Tobia Ravà, con la tecnica mista su tela «Fossili in grigio» di Nicola Bolaffi, con la sedimentazione del segno, e il bronzo «Presenza silenziosa» di Riccardo Cordero, caratterizzato dal fluire della linea-progetto nello spazio atmosferico. Di Brigita Huemer Limentani è presente il raffinato e musicale collage e acrilico su plexiglass «#1 Untitled», che si lega con le «Parole dimenticate a memoria, 1922-2015» di Max Tomasinelli. L’esposizione è, inoltre, arricchita dalle opere realizzate attraverso un concorso dagli allievi della Scuola Ebraica di Milano.

                                       Angelo Mistrangelo

 

PALAZZO MADAMA, CONFERENZA DI ALESSANDRO BARBERO

“La Vercelli di Guala Bicchieri: una città in ascesa negli anni delle Crociate

in occasione della mostra Lo Scrigno del Cardinale. Guala Bicchieri collezionista di arte gotica tra Vercelli, Limoges, Parigi e Londra

Giovedì 26 gennaio 2017 – ore 17.30

Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti Piazza Castello – Torino

 

In occasione della mostra Lo Scrigno del Cardinale, dedicata alla figura del prelato vercellese Guala Bicchieri, Palazzo Madama ha il piacere di ospitare giovedì 26 gennaio alle 17.30 una conferenza a cura di Alessandro Barbero, Professore ordinario di Storia medievale all’Università del Piemonte Orientale e autore di opere specialistiche e di romanzi di successo. Al centro dell’incontro la Vercelli medievale, città già popolosa e in ascesa tra il XII e il XIII secolo, il cui destino è legato agli imperatori che vi facevano tappa nei loro frequenti viaggi tra Germania e Italia, e ai marchesi di Monferrato che aderirono alle Crociate viaggiando in Oriente con un seguito di cavalieri vercellesi. All’inizio del Duecento Vercelli è già, per i parametri dell’epoca, una grande città: con oltre ventimila abitanti, assiste a un vero boom edilizio che porta alla fondazione di numerose chiese e monasteri e alla costruzione di torri e palazzi privati per la classe dirigente, in particolare per i numerosi mercanti, notai e avvocati che contribuiscono alla sua ricchezza. Nel corso del secolo famiglie nuove, di origine urbana, si affacciano sulla scena cittadina. Tra essi anche gli Avogadro e i Bicchieri che, grazie all’acquisizione di incarichi politici ed ecclesiastici sempre più importanti, scalzano in breve tempo la piccola nobiltà rurale diventando esponenti di riferimento per la gestione del potere. E sempre nella pianura di Vercelli, vicino a Trino, si trova la culla dell’autorità dei marchesi di Monferrato che, al servizio degli imperatori, espandono il loro dominio sul Piemonte meridionale e partecipano alle Crociate portando con sé alcuni cavalieri vercellesi, tra cui Guala Bicchieri, zio del potente cardinale e mecenate.

La mostra Lo Scrigno del Cardinale, organizzata in collaborazione con il Musée de Cluny di Parigi, è visitabile in Sala Atelier fino al 6 febbraio 2017.

 

‘JAZZ PER LA CITTÀ’: CALL PUBBLICA PER LA PROGRAMMAZIONE OFF DI ‘NARRAZIONI JAZZ’

Al fine di coinvolgere il ricco tessuto artistico protagonista della vita jazzistica torinese durante tutto l’anno, Città e Fondazione per la Cultura Torino, hanno deciso di procedere a una call per l’organizzazione del programma di ‘Jazz per la Città 2017 – attività musicali diffuse’.

‘Jazz per la Città’ si colloca all’interno della rassegna ‘Narrazioni jazz’ nuovo progetto artistico e di ampio respiro culturale che lega la musica al Salone Internazionale del Libro di Torino con un ricco programma di concerti, attività musicali diffuse sul territorio metropolitano e una notte bianca che accompagnerà il Salone dal 18 al 21 maggio.

L’avviso relativo a ‘Jazz per la Città’, unico nel suo genere, sperimenta una nuova modalità di coprogettazione tra l’amministrazione comunale, organizzatrice della rassegna musicale, ed enti e associazioni che lavorano stabilmente sul territorio cittadino. Si tratta di una scelta in linea con la strategia dell’amministrazione di diffondere la cultura tramite una selezione aperta e partecipata volta a includere tutte le realtà cittadine.

“Insieme al Direttore artistico Stefano Zenni – afferma Francesca Leon, assessora alla Cultura della città – abbiamo incontrato oltre 40 associazioni appartenenti al mondo jazzistico torinese per condividere con loro i contenuti della call relativa al programma off di ‘Narrazioni jazz’, raccogliere suggerimenti e avviare un confronto sull’attività musicale che si svolge a Torino durante tutto l’anno. Confronto che l’amministrazione vuole rendere stabile tramite incontri periodici”.

Jazz per la Città invita a progettare una serie di attività musicali diffuse con lo scopo di raggiungere anche i quartieri decentrati incoraggiando gli operatori e le associazioni del territorio a lavorare in spazi non convenzionali, luoghi della cultura come biblioteche, musei, circoli e locali adibiti a musica dal vivo, presentando dei progetti che mettano in relazione la musica jazz e la letteratura declinando questo incontro creativo attraverso tutte le arti (cinema, fumetto, danza…).

La call è scaricabile su www.fondazioneperlaculturatorino.it

La risposta alla chiamata dovrà pervenire entro e non oltre il 10 febbraio 2017. Una mail di riscontro garantirà l’avvenuta ricezione.

Se gli esiti della ‘sperimentazione’ saranno positivi la stessa formula sarà perfezionata e ripetuta annualmente.

 

TORINO, IL POLO DEL ‘900 E IL GIORNO DELLA MEMORIA

Nell’ambito delle iniziative organizzate dal Polo del ‘900 per il Giorno della Memoria, la presentazione del volume “Il Ghetto di Varsavia” di Mario Lattes, che si terrà sabato 28 gennaio 2017 alle ore 17.30 presso la Sala lettura di Palazzo San Daniele (via del Carmine 14, Torino). Interverrà il professore Giacomo Jori, curatore del volume, e saranno presenti Caterina Bottari Lattes e Adolfo Ivaldi, Presidente della Fondazione Bottari Lattes. Giovedì 26 gennaio, in diretta durante il Tg Rai Piemonte delle ore 19.30, il professor Jori sarà intervistato sulle tematiche del volume “Il Ghetto di Varsavia”. Inoltre, sono in programma due reading musicali, ispirati al libro di Mario Lattes, in collaborazione con l’Associazione Amici della Musica di Savigliano: venerdì 27 gennaio a Savigliano (ore 21, Palazzo Taffini) e sabato 28 gennaio a Racconigi (ore 21, Chiesa Santa Croce). Letture a cura di Elena Zegna, con Ubaldo Rosso (flauto) e Bruno Manassero (pianoforte).