Cambiano – Vento di Cambiamento: prima i Cambianesi! Mozione in consiglio il 30 gennaio

Si terrà il 30 gennaio alle ore 19.30 il consiglio comunale di Cambiano. All’ordine del giorno una serie di questioni tributarie ed amministrative, tra le quali IMU, TASI, addizionale comunale, oneri di urbanizzazione e gettoni di presenza, ma con ogni probabilità sarà la mozione presentata dal gruppo di opposizione Vento di Cambiamento a far maggiormente discutere.
Una mozione dal titolo che racchiude in sé il succo della questione: “Uguaglianza sociale 2, prima i Cambianesi”. E’ infatti la seconda volta che il consigliere Saggese solleva questioni in merito all’uguaglianza sociale. Già nel consiglio comunale tenutosi il 15 novembre aveva sottoposto all’attenzione dell’assemblea una presunta disparità di trattamento tra migranti e cambianesi, a favore dei primi. La mozione era stata respinta ed ecco che ora viene presentata ‘uguaglianza sociale 2’.
Al motto “prima gli italiani, prima i cambianesi” viene rimproverato all’amministrazione di essersi prodigata in favore dei migranti, e di non aver tuttavia riservato uguale attenzione ai cittadini di Cambiano.

“Non è una polemica verso il consorzio socio assistenziale che opera sul territorio senza operare distinzione di razza o provenienza, ma vogliamo che sia ricercata la via migliore per intervenire senza favorire un particolare canale di sostengo. Tale canale è alimentato da fondi europei, a loro volta provenienti dai versamenti effettuati anche dai contribuenti italiani – spiega Saggese – Vogliamo trovare il modo per aumentare l’aiuto a chi sul nostro territorio vive da anni e si trova ora piegato dalla crisi economica. La cooperativa che si occuperà dei migranti avrà diritto a richiedere fino a 35 euro al giorno per ciascuno di loro, con i quali provvedere ad una serie di incombenze. La cooperativa sicuramente avrà un profitto, si tratta del loro lavoro, quindi senza finto buonismo consideriamolo pure un business. D’altra parte se così non fosse non esisterebbe una cooperativa, ci sarebbero operatori volontari. Alla luce di tutto questo richiediamo che siano rendicontati analiticamente ogni euro speso per gli immigranti accolti, e che la cooperativa si impegni a versare una somma in un fondo atto ad integrare gli aiuti alla nostra popolazione”