IL CERCALAVORO – “Bussola, Timone e Vela per cercare lavoro” – a cura di Alessia Arba

27^ Puntata. Gli annunci truffa. Come riconoscerli?

 

Può capitare mentre si cercano annunci di lavoro, negli ultimi anni soprattutto navigando su Internet, di trovarne alcuni che poi si rivelano delle truffe. In un periodo di crisi come quello che si sta attualmente vivendo, soprattutto chi è alla ricerca di un’opportunità professionale, potrebbe esserne attratto.

Dal lavoro a domicilio alla vendita porta a porta di prodotti che si pagano anticipatamente, a promesse di guadagni altissimi e facili per poche ore di lavoro, per citarne alcuni, questi annunci sono sempre più abilmente mascherati tanto da accorgersene poi solo una volta che si è entrati in diretto contatto con chi ha inserito l’annuncio stesso. Come fare allora per riconoscerli e, soprattutto, per evitarli?

Un primo consiglio è diffidare se chiedono soldi: per proseguire la selezione, per eventuale formazione (generalmente è a carico del datore di lavoro), per il pagamento del materiale da assemblare a casa. In questi casi meglio lasciare perdere e continuare nella ricerca…

Gli annunci completamente anonimi sono inoltre vietati, la società che seleziona deve indicare la ragione sociale e la partita IVA. Verifichiamo quindi la loro presenza nell’annuncio stesso.

Se non è un intermediario conosciuto, Agenzia per il Lavoro o Società di Ricerca e Selezione, ma un’Azienda che cerca direttamente, ma sconosciuta ai più, cerchiamola su Internet verificandone la reale esistenza. Com’è il suo sito Internet, è aggiornato? Che attività svolgono? È vero che può sembrare una perdita di tempo ma prendere qualche informazione in più in fase iniziale in questo caso ci aiuta successivamente a non perderne altro in probabili colloqui che poi rifiuteremo…

Ancora, cerchiamo gli annunci sui giornali nazionali e di settore e sui siti dedicati e più conosciuti.

Quale tipo di lavoro si offre, le competenze necessarie dovranno poi essere indicate con chiarezza così come deve essere richiesto l’invio del CV. Le Aziende sono molto esigenti nella ricerca del candidato ideale soprattutto in questo periodo di crisi che ha colpito trasversalmente tutti i settori.

Infine, a chi non farebbe piacere guadagnare cifre molto alte a fronte di poche ore di lavoro? Se ci fermiamo un attimo a riflettere ci renderemo conto che, forse, qualcosa non va… come detto poco più sopra, in questo periodo di crisi è realistico che una società sia disposta a pagare cifre non allineate con quelle presenti sul mercato per un lavoro di poche ore e, a volte, svolto da casa?

Appuntamento al prossimo sabato con nuovi argomenti!