Chieri: “Opporsi a nuovi centri commerciali, ecco cosa serve per rilanciare il commercio”
Rilanciare il commercio a Chieri? Per Ferdinando Scimone, presidente dell’Ascom, la ricetta ci sarebbe, semplice e chiara. Ma che la politica (forse) non intende seguire. “Basterebbe che la città si opponesse all’apertura di nuovi centri commerciali. Ci dicono che non è possibile, che la legge li prevede e che eventuali opposizioni sarebbero altrettante cause perse davanti al Tar. Quindi, non ci si oppone. Sbagliato: gli esperti ci dicono che queste cause sono perse nell’80% dei casi, resta il 20% in cui non sono perse, e a me basta e avanza per provarci. Perché il risultato sarebbe comunque positivo: se tra i grandi gruppi della grande distribuzione passa la voce che Chieri si oppone per scelta politica a questo modello di sviluppo commerciale che va per la maggiore nella zona nord di Torino, da Nichelino a Orbassano per capirci, saranno meno tentati dal provarci, perché saprebbero di correre comunque il rischio di perdere anni in vicende legali oltretutto dall’esito non certo. Capirebbero che a Chieri è comunque un po’ più difficile aprire nuovi centri commerciali. Forse, a Chieri, si può ancora fare qualcosa per invertire la tendenza: dopo l’ex mulino Berruto, l’ex tessitura Gunetti e l’ex Cartotecnica, magari ci si fermerebbe…”