Asti. CGIL convoca i delegati nella sala consiliare della Provincia per organizzare la campagna referendaria sul lavoro.

Questa mattina, lunedì 20 febbraio, nella sala consiliare della Provincia di Asti, si sono riuniti iscritti e delegati della Cgil per confrontarsi e organizzare la campagna elettorale per i prossimi referendum sul lavoro. Lo slogan è chiaro: “Con2Sì, tutta un’altra Italia”.

Era sembrata a tutti una grande utopia quella voluta circa un anno fa dalla Cgil per riportare il tema del lavoro al centro del dibattito politico: lanciare delle proposte referendarie per l’abolizione delle nuove norme introdotte dal “Jobs act” che hanno acuito il precariato, l’uso esteso dei voucher e la mancanza di responsabilità dei committenti sugli appalti, oltre alla revisione dell’art. 18 (proposta, quest’ultima, bocciata dalla Corte Costituzionale). Qualcuno, non troppo velatamente, l’aveva tacciata di velleitarismo, tanto che nessuna forza politica e nemmeno gli altri due grandi sindacati italiani l’avevano appoggiata.

Ma la forza delle utopie è quella di sapersi imporre oltre tutte le previsioni e la Cgil ha portato avanti la sua campagna solitaria riuscendo a raccogliere le firme necessarie per portare i suoi quesiti al vaglio della Corte Costituzionale.

Filippo Rubulotta, segretario provinciale di Fillea Cgil (lavoratori del legno ed edilizia), ha introdotto il dibattito:

La campagna elettorale è già cominciata. La sentenza della Corte Costituzionale che ha ammesso i referendum risale a 24 giorni fa e, anche se non abbiamo ancora la data del voto, noi non aspettiamo. Siamo già al lavoro per dare una risposta a quel Paese, incontrato durante la racconta firme, che non si arrende e pensa che insieme le cose si possano cambiare”.

Da Rudy Aschiero, segretario generale Flc Cgil Piemonte, arrivano le prime notizie sull’organizzazione: cinque camper gireranno l’Italia per diffondere le motivazioni dei referendum e il 22 febbraio ci sarà l’incontro con la stampa a Torino. Si stanno reclutando volontari che vogliano prendere parte alla campagna elettorale. Il sindacato sta inoltre redigendo un documento indirizzato ai prefetti per conoscere i passi organizzativi del voto.

Anche i social media saranno utilizzati massicciamente. Lo spiega Patrizio Onori, della Fisac Cgil Asti, che illustra il sito creato appositamente: www.con2si.it, dove tutti gli strumenti di condivisione sono attivi: da Facebook, Twitter a Whatsapp. E’ già partita anche una serie di spot radiofonici.

Giovanni Prezioso

La conclusione del convegno è stata affidata a Giovanni Prezioso, segretario generale Cgil Asti:

Questo è un referendum che può unire le generazioni. Sarà importantissimo raggiungere il quorum e i primi sondaggi sono incoraggianti: il 60% degli intervistati ha dichiarato che si recherà alle urne e la maggioranza si è espressa per il Sì. Bisogna cancellare dal vocabolario la parola “voucherista” che umilia il lavoro e sa di usa e getta!”.

 

Carmela Pagnotta