Avigliana, “Elisir d’amore” e solidarietà
Ad Avigliana, presso il Teatro Fassino, il 25 Febbraio va in scena un “Elisir d’amore” dal sapore intenso dove scende in campo il valore della solidarietà. Un Donizetti rivisitato che vuole evidenziare l’importanza dell’integrazione nell’odierna società multiculturale. La rappresentazione è organizzata dalla locale associazione Floria Tosca con il patrocinio del Comune e vede la collaborazione dell’associazione di volontariato Merope e della Cooperativa Babel di Torino che si occupa dell’accoglienza di rifugiati politici e richiedenti asilo. Sul palcoscenico, così, a fare da corona alla travagliata storia d’amore tra Nemorino e la capricciosa Adina nonché ai complotti del sergente Belcore e dell’inventore del magico elisir il dottor Dulcamara, vi sono cinque ragazzi africani provenienti da Guinea, Senegal, Costa d’Avorio e Mali. Si chiamano: Yahaya Diarra, Yaya Diame, Oumar Traorè, e Ahmed Tourè e S. E. “Il nostro obiettivo – spiega Tiziana Mastri, Presidente di Flora Tosca e interprete del personaggio di Giannetta – è quello di allargare gli orizzonti dell’opera lirica trasportandola al di là della cultura italiana. Questi ragazzi arrivano da situazioni politiche ed economiche drammatiche e portano con sé una storia da raccontare, le proprie tradizioni e modi di vita. Stiamo cercando di interagire con loro ed a nostra volta di 20assorbire i loro mondi, la loro voglia di vivere, di inserirsi ed integrarsi”. La regia dell’opera è di Antonella Paglietti: “L’ambientazione di questo Elisir d’amore -racconta – è quella di un piccolo paese di campagna abitato e rivitalizzato dall’arrivo di rifugiati ed extracomunitari. L’ispirazione arriva da uno dei viaggi fatti nelle Marche in occasione di un Festival del teatro. E’ proprio in quei piccoli paesini arroccati che avevo notato come in occasione di ogni nuova nascita si addobbassero i giardini delle case con finti alberi, oggetti o sagome caratteristiche dove era riportato il nome del neonato. Tra questi ho notato un nome indiano. Un simbolo di completa integrazione nella vita quotidiana del luogo”. La scena ha come sfondo una casa di ringhiera strutturata su due livelli. Qui scorre serenamente la vita di gente comune dove ogni personaggio è immerso nel proprio mestiere quotidiano. Per l’occasione Nemorino è un meccanico, Adina una studentessa e Giannetta veste i panni di una casalinga. Poi ci sono il ciabattino, il verduriere, il ragioniere, i contadini. Belcore è soldato della fanteria ed indossa una mimetica e Dulcamara in abito sgargiante è il commerciante burlone. Il cast è composto da: Ilaria Lucille De Santis (Adina), Filippo Pina Castiglioni (Nemorino), Ugo Bonafede (Dulcamara), Andrea Del Conte (Belcore) e Tiziana Mastri (Giannetta). Direttore Gianluca Fasano, coro Mario Braggio, pianoforte Andrea Turchetto. Lo spettacolo ha inizio alle ore 21,00, il costo del biglietto è di 15,00 euro.
ALESSIA DETTONI