Questura e Regione Piemonte, presentata la campagna di contrasto alle truffe

  “Se tu non puoi veniamo noi”: questo il titolo della campagna informativa, presentata oggi presso la Questura di Torino. Una campagna per la prevenzione delle truffe ai danni delle fasce più deboli, realizzata grazie ad una proficua collaborazione tra la Questura di Torino e la Regione Piemonte.  Grazie a questa collaborazione, avviata lo scorso dicembre, sono stati stampati 1000 poster, 10.000 locandine e 20.000 pieghevoli sui quali sono riportati utili consigli per la prevenzione del fenomeno delle truffe agli anziani e viene promosso il servizio, esclusivo della Polizia di Stato, di ricezione denunce a domicilio, dedicato ai cittadini ultrasessantacinquenni e ad altre fasce deboli.  Un servizio in virtù del quale, solo nel 2015, sono state raccolte ben 480 denunce, dato in leggero calo nel 2016 dove sono scese sotto quota 450. Seppur solo il 60% di esse sia relativo a truffe, bisogna considerare che il numero di interventi a domicilio è assai maggiore, poiché in molti casi viene semplicemente fornita assistenza senza che si arrivi alla denuncia. Grazie alla collaborazione con Ascom, Curia Metropolitana, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste Italiane, Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Torino e Ordine dei Farmacisti, il materiale informativo verrà affisso e distribuito in diversi luoghi frequentati dagli ultrasessantacinquenni: studi di medici di base, farmacie, negozi, parrocchie, uffici postali e agenzie e filiali degli istituti di credito interessati. «Il fatto che sia l’agente di Polizia a recarsi dal cittadino per raccogliere la denuncia – ha dichiarato l’Assessore regionale alla Polizia Locale Giovanni Maria Ferraris – contribuisce a creare un rapporto diretto tra Istituzioni e cittadino stesso. Per quanto riguarda la Regione Piemonte, ritengo fondamentale affrontare questo tema offrendo ai nostri corpi di Polizia Locale un’adeguata formazione che consenta di prevenire, prima ancora di intervenire, sui rischi a cui sono soggette le fasce più deboli della popolazione; tema che ho fortemente voluto inserire nel nuovo piano di formazione approvato a fine 2016». «Questo impegno – prosegue Ferraris – vuole quindi essere una risposta concreta alle esigenze dei cittadini con strumenti che sappiano interpretare il territorio, avvicinare le risposte ai bisogni, vivere seriamente la prossimità, garantendo la vicinanza al cittadino, la conoscenza  dei  contesti  territoriali e la  tempestività  dell’intervento, unite alla  capacità  di  rassicurare,  mediare e  prevenire». «Sono convinto – conclude Ferraris – che con la questa campagna si farà un altro passo in avanti per l’inserimento del termine “fiducia” all’interno del binomio cittadino-Istituzioni».