Carrefour, continua la protesta a Trofarello. Trasferimenti ‘sospetti’ accendono la rabbia dipendenti e sindacati

Sabato di proteste al Carrefour di Trofarello. Nella mattinata i lavoratori hanno nuovamente scioperato contro la chiusura del punto vendita, e non solo. Un nuovo tassello si è infatti aggiunto al complesso quadro venutosi a creare dopo l’annuncio del colosso francese: cessata attività per tre punti vendita sul territorio nazionale, due dei quali in Piemonte, Borgomanero e, appunto, Trofarello, ed esuberi pari a centinaia di posti di lavoro.

In settimana è giunta notizia del trasferimento di alcuni lavoratori di Trofarello in un altro punto vendita, in Torino. Lavoratori per i quali, lo ricordiamo, l’azienda ha ufficialmente attivato la procedura di licenziamento collettivo. Apparentemente una buona notizia – posti di lavoro forse salvati, seppure non nello storico supermercato locale – ma i sindacati denunciano con forza come il trasferimento, così attuato, rappresenti un atto discriminatorio.

In un comunicato la CGIL FILCAMS sottolinea come siano stati trasferiti solo alcuni lavoratori, peraltro senza consultare la rappresentanza sindacale interna. Inoltre,  i lavoratori “premiati” sarebbero coloro che non hanno partecipato in alcun modo alle proteste contro la chiusura del punto vendita.  Circostanza confermata dagli scioperanti, che tuttavia dichiarano che non si lasceranno intimidire, e continueranno a difendere il proprio posto di lavoro.

Senza mezzi termini il comunicato sindacale definisce questi trasferimenti come un ‘gravissimo atto di discriminazione’, ai danni dei ‘lavoratori che vengono puniti per aver protestato’.

Si è aperto quindi un nuovo fronte di conflitto tra le rappresentanze sindacali e la Carrefour, in un panorama che non sembra far presagire soluzioni indolori alla vicenda che vede coinvolte sessanta lavoratori trofarellesi, e le loro famiglie.

Prossimo appuntamento, salvo ulteriori scioperi indetti a sorpresa, sabato 11, data nella quale l’amministrazione trofarellese ha deciso di tenere un consiglio comunale aperto proprio nello spazio antistante l’ipermercato. Un segno di attenzione alla delicata situazione di questi lavoratori, condiviso da tutte le forze politiche, e per il quale si moltiplicano le proposte di adesione, facendo presagire un’ampia partecipazione di cittadini e rappresentanti politici.