Il GIOCAMURO di San Marzanotto dedicato a Teresa e Delio Ruscallamartedì

Sarà dedicato alla memoria di Teresa e Delio Ruscalla il GIOCAMURO .La cerimonia voluta dalla comunità di San Marzanotto, un paese in città, avrà luogo domenica 19 marzo alle ore 12.30 dopo la Santa Messa in loro suffragio presso la Chiesa Parrocchiale di San Marziano. Dal libro ” San Marzanotto – Quarant’anni di Pro Loco” si legge: 1988, e’ l’anno del GIOCAMURO. A seguito di un consistente movimento franoso verificatosi nel 1985, e poi di altri smottamenti di aree adiacenti con conseguente chiusura di strada Boccanera, il comune di Asti con il fattivo contributo della Regione Piemonte, provvedono alla costruzione di un muro in calcestruzzo lungo circa 250 metri e con un’altezza variabile da 2 a 4 metri che si snoda in parte su strada Boccanera per 160 metri, in parte su strada Sottogiardino per 90 metri. E realizzato dall’impresa Ruscalla Delio su progetto dell’Ing. Livio Marello. Mariangela Cotto e Loretta Rosso, in quegli anni rispettivamente presidente della Circoscrizione e presidente del Gruppo Amici di San Marzanotto, si attivano per abbellire quella lunga striscia grigia, con la proposta di imprimere nel cemento un viaggio negli antichi giochi e passatempi popolari delle nostre campagne che si svolgevano all’interno dei cortili, per le strade o nelle feste di leva o nelle feste di paese: l’altalena, la trottola, la fionda, i trampoli, le bocce, le biglie, il salto della corda, la settimana, l’albero della cuccagna, la rottura delle pignatte, il tiro alla fune, la corsa nei sacchi, il tamburello. La realizzazione tecnica dei bassorilievi stilizzati, si deve all’architetto Giulio Balbo che presta gratuitamente la sua opera di consulenza e di operatività. Ha coordinato alcuni volontari che durante serate e a volte nottate, nel periodo febbraio-novembre 1988, hanno lavorato per 1300 ore alla realizzazione delle sagome stilizzate in polistirolo da sistemare nei casseri prima del getto del cemento. Essi sono: Nazzareno Barel, Franco Capello, Luigi Cotto, Lino Garrone, Secondo Lazzarino, Franco Maggiorotto, Michelino Rovero, Giancarlo Ruffinengo e Carlo Sabbione.”