“Via il casello di Santena”, Regione e ATIVA al lavoro per questo obiettivo

Via il casello pedaggiato di Santena sulla tangenziale: per ragioni di equità e per risolvere in un colpo solo i problemi futuri di viabilità verso l’ospedale unico a Vadò. E’ la strada che, anche grazie all’iniziativa recente del sindaco di Santena, Ugo Baldi, la Regione e la concessionaria ATIVA stanno predisponendosi a percorrere. “Ho parlato con l’assessore alla sanità della Regione, Saitta – dice Baldi – perché si faccia attore nei confronti della Giunta Regionale e della Città Metropolitana di questa operazione, che giudico di giustizia e di opportunità. Ho incontrato anche il presidente della concessionaria ATIVA, il professor Giovanni Ossola, che mi ha assicurato che, nell’ambito del rinnovo della concessione, la sua società è assolutamente disponibile a inserire nel progetto

Ugo Baldi, sindaco di Santena

finanziario della tangenziale questa operazione. Si tratta, infatti, di compensare il mancato introito del pedaggio al casello di Santena che verrebbe soppresso con un quid in più da pagare al casello di Villanova d’Asti. Gli equilibri finanziari sarebbero salvi. E ci sarebbe un gran vantaggio per tutto il Chierese, non solo per Santena, ma anche per Chieri, Cambiano, Poirino…Abbiamo pagato per troppi anni, adesso basta.” Baldi mette in stretta relazione l’abolizione del pedaggio a Santena con il problema della viabilità collegato al futuro ospedale unico di Vadò. “Senza il pedaggio, Vadò sarebbe raggiunta senza costi e con comodità attraverso la tangenziale, e verrebbero semplificati a costo zero tutti i problemi di viabilità di cui si sta discutendo.”